venerdì 7 giugno 2013

Primi incidenti manifestanti-partito Erdogan

E' la prima volta dall'inizio delle proteste. Morto agente caduto da ponte mentre inseguiva manifestanti. Notte di scontri ad Ankara, tensione alta ad Istanbul


 Proteste

 Scontri a Istanbul

 Tweet di Ozpetek

 Un momento della protesta a Istanbul

 Manifestanti a Istanbul


ANKARA - E' stata una nuova notte di scontri ad Ankara fra manifestanti e polizia, che ha usato lacrimogeni e cannoni ad acqua. Nella capitale la tensione si è spostata a fine serata da Kizilay, teatro di scontri ogni notte da venerdi vicino agli uffici del premier Recep Tayyip Erdogan, verso il quartiere europeo di Gazi Osman Pasha, dove in via Kennedy ci sono stati incidenti per buona parte della notte. Hurriyet online riferisce che la polizia turca ha arrestato ieri 11 manifestanti stranieri accusati d'incitare ai disordini. Secondo Radikal si tratta di quattro americani, due inglesi, due iraniani, un indiano, un francese e un greco. Almeno quattro sono studenti in Turchia nel quadro del programma Erasmus. La protesta entra oggi nella 10 giornata, rileva Hurriyet, e la tensione rimane alta. Questa sera è previsto il rientro in Turchia di Erdogan, da quattro giorni in vista ufficiale nei paesi del Maghreb. Secondo la stampa turca ci sono stati ieri sera per la prima volta incidenti fra manifestanti e sostenitori del partito islamico Akp di Erdogan a Rize, sul Mar Nero.
MORTO AGENTE, INSEGUIVA MANIFESTANTI  - Un poliziotto turco è morto a causa delle ferite riportate ieri dopo essere caduto da un ponte mentre inseguiva dei manifestanti a Adana, nel sud-est del paese. Lo riferisce oggi Hurriyet online. Mustafa Sari era caduto ieri da un viadotto alto 5 metri. Stava inseguendo un gruppo di manifestanti antigovernativi. E' morto dopo essere stato ricoverato in ospedale. Dall'inizio delle proteste contro il premier Recep Tayyip Erdogan 10 giorni fa sono hanno perso la vita tre giovani manifestanti (uno investito da una vettura) e oltre 4mila secondo l'Associazione dei medici turchi sono stati feriti. Un ragazzo, Ethem Sansuluk, è morto ad Ankara dopo essere stato colpito da un proiettile al capo durante una manifestazione. Un altro giovane, Mehmet Ayvalitas, è stato ucciso da una auto che ha travolto un gruppo di manifestanti a Istanbul. Un terzo ragazzo, Abdul Comert, è morto dopo essere stato colpito alla testa probabilmente da un candelotto lacrimogeno a Antiochia, vicino al confine con la Siria.
GAS LACRIMOGENI A ISTANBUL -La polizia ha usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere centinaia di manifestanti a Istanbul e ad Ankara che tentavano di dirigersi verso gli uffici del premier Recep Tayyip Erdogan nelle due città turche. Lo riferiscono testimoni e media.
ANKARA A KERRY, NON SIAMO DEMOCRAZIA SERIE B - Ankara respinge le critiche di Washington: la Turchia "non è una democrazia di serie B". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, in un colloquio telefonico con il Segretario di Stato Usa, John Kerry, secondo quanto riferisce un diplomatico turco che ha chiesto l'anonimato.
ANONYMUS ATTACCA SITO PRESIDENZA GOVERNO - Il gruppo internazionale di hacker Anonymus ha annunciato di avere attaccato oggi il sito della presidenza del governo turco per protestare contro la violenta repressione delle manifestazioni degli ultimi giorni contro il premier Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce Hurriyet online. Domenica Anonymus ha annunciato l'operazione #OpTurkey contro il governo turco. "Da giorni guardiamo con orrore come i nostri fratelli e le nostre sorelle di Turchia che protestano pacificamente contro un governo tiranno vengono brutalizzati, picchiati, rincorsi dai mezzi della polizia, colpiti con lacrimogeni e cannoni ad acqua" spiegano i pirati informatici. Secondo Anonymus Erdogan ha instaurato "una dittatura come in Cina e in Iran". Lunedi gli hacker hanno attaccato i siti della presidenza della repubblica, del partito islamico Akp di Erdogan, del governatore e della polizia di Istanbul, oltre a quello della tv privata Ntv, accusata dai manifestanti di censurare la protesta su pressione del governo, come le altre principali emittenti del paese
OZPETEK, SE SCIOPERO GENERALE ANCH'IO MI FERMO - Se ci sarà uno sciopero generale in Turchia contro la brutale repressione delle manifestazioni antigovernative degli ultimi giorni, anche Ferzan Ozpetek "si fermerà". Il regista turco lo ha annunciato oggi su twitter. "In Turchia. Si fermerà tutto tra poco. Sciopero generale. Mi dicono. Anche io mi fermo" ha scritto Ozpetek. Per ora uno sciopero di due giorni di 'avvertimento' al governo del premier Recep Tayyip Erdogan è stato proclamato ieri dal sindacato della funzione pubblica Kesk, che potrebbe essere raggiunto oggi nella protesta dalla confederazione di sinistra Disk.
(ANSA)


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