lunedì 17 giugno 2013

Più addominali con la mascella

La sua comparsa nei vertebrati è stata accompagnata da una nuova architettura corporea


Ricostruzione artistica degli oceani del Devoniano, dominati dai palcordermi (fonte: Brian Choo) Ricostruzione artistica degli oceani del Devoniano, dominati dai palcordermi (fonte: Brian Choo)
Il fossile di placoderma rinvenuto in Australia (fonte: John A. Long)

La ricostruzione di due tipi di placodermi, un Eastmanosteus e un Compagopicis (fonte: Brian Choo)
La muscolatura di un pesce corazzato vissuto 380 milioni di anni fa ha permesso di ricostruire una pagina fondamentale dell’evoluzione, quella della comparsa della mascella nei vertebrati. L'eccezionale reperto fossile, rinvenuto alcuni anni fa in Australia, è stato analizzato grazie ai raggi X del sincrotrone Ersf (European Synchrotron Radiation Facility) di Grenoble da un'equipe di ricercatori svedesi, australiani e francesi, che illustrano la loro scoperta sulla rivista Science.

Le analisi condotte sul fossile hanno rivelato che l'architettura dei muscoli nei pesci placodermi (i primi vertebrati dotati di mascella) era completamente diversa da quanto si immaginasse. ''I dati dimostrano che i vertebrati hanno sviluppato una sofisticata muscolatura molto prima di quanto ipotizzato finora'', afferma Per Ahlberg, dell'universita' svedese di Uppsala, che ha coordinato lo studio insieme a Kate Trinajstic, dell'australiana Curtin University a Perth.

I paleontologi avevano ipotizzato in precedenza che questi animali preistorici avessero una struttura piuttosto primitiva, simile a quella degli squali, dotati di un collo estremamente flessibile. Il fossile australiano, il primo del suo genere, ha invece dimostrato che i placodermi avevano un'importante articolazione tra il cranio e il cingolo scapolare, del tutto assente negli squali. Inoltre i muscoli addominali erano particolarmente sviluppati, proprio come nei primi vertebrati a quattro zampe, i tetrapodi.

(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento