martedì 11 giugno 2013

NOMINATO L’INVIATO DELLE NAZIONI UNITE


Il diplomatico tedesco, già inviato Onu in Iraq, Martin Kobler è stato nominato nuovo rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Repubblica democratica del Congo dal Segretario generale Ban Ki-moon. A luglio Kobler subentrerà allo statunitense Roger Meece, rimasto in carica per tre anni. “Kobler porta con sé una vasta esperienza nell’attuazione di linee politiche internazionali in zone di conflitto” ha detto Ban.
La nomina di un nuovo rappresentante in Congo è giunta mentre nelle instabili provincie del Kivu, confinanti con Rwanda e Uganda, è in corso il dispiegamento di una brigata di intervento dell’Onu, costituita da più di 3000 soldati africani, con un mandato offensivo per respingere i gruppi armati attivi nell’est. La brigata affiancherà la locale missione di peacekeeping (Monusco), spesso oggetto di critiche, per “riportare la pace” nell’est del paese dei Grandi Laghi. Ad oggi circa un migliaio di militari inviati da Pretoria sono già arrivati a Goma, capoluogo del Nord Kivu, e presto saranno raggiunti da soldati del Malawi e della Tanzania. Il nuovo comandante delle forze Onu, il brasiliano Carlos Alberto Dos Santos Cruz, è sul posto per effettuare una prima visita sul terreno.
Intanto le Nazioni Unite sono tornate ad accusare il Movimento del 23 marzo (M23), ultima ribellione ad aver visto la luce in Kivu, di stare battendo le campagne alla ricerca di 53 bambini-soldato, arruolati con la forza, fuggiti nei territori di Nyiragongo e Rutshuru. Un altro motivo di preoccupazione riguarda il deteriorarsi della situazione umanitaria nella località di Pinga, sempre in Nord Kivu, dove sono state commesse esecuzioni extragiudiziarie durante recenti scontri tra Mayi-Mayi Sheka e combattenti dell’Alleanza dei patrioti per un Congo libero e sovrano (Apcls).
Nonostante i recenti scontri alle porte di Goma tra ribelli ed esercito regolare, il presidente dell’M23, Bertrand Bisimwa, si è impegnato a sedersi nuovamente al tavolo negoziale con il governo di Kinshasa. I colloqui di Kampala, avviati nel dicembre 2012, sono stati sospesi dai ribelli alcune settimane fa per spingere le autorità congolesi a firmare un cessate-il-fuoco. Prevista per domenica scorsa, la ripresa del dialogo non è ancora avvenuta.
[VV]

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