lunedì 24 giugno 2013

L'isola di Skorpios va ai russi
Ma Atene si ribella


La nipote di Onassis vende l'isola di Jackie: «Non mi piace»
Ma il governo greco si è opposto alla cessione


Jacqueline Kennedy sull'isola di SkorpiosJacqueline Kennedy sull'isola di Skorpios
MOSCA - È un paradiso nel mar Ionio, vicino all'isola di Cefalonia e quasi di fronte alla costa pugliese. Ma la piccola Skorpios è anche un simbolo per tutti i greci e allo stesso tempo il monumento funebre di Aristotele Onassis, il grande armatore tutt'ora amatissimo nel paese, che qui sposò Jacqueline Kennedy nel 1968 e qui è sepolto assieme ai suoi due figli.
Per questo il governo di Atene ha deciso di aprire una indagine sulla vendita dell'isola al magnate russo Dmitrij Rybolovlev che l'ha regalata alla figlia. Skorpios ai russi? «Mai e poi mai» hanno tuonato i deputati che hanno presentato interrogazioni in Parlamento. Così il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, ha deciso di indagare, per verificare se la cosa sia legale e se sia «nell'interesse pubblico dello Stato greco».
Nel frattempo il passaggio di proprietà è già avvenutotra società che fanno capo alla nipote di Onassis Athina e alla figlia di Rybolovlev Ekaterina per una cifra superiore ai 100 milioni di euro. Forse, proprio per evitare problemi legali, si è trattato di un leasing di 90 anni, una specie di affitto a lungo termine.Il problema, infatti, sarebbe il testamento del vecchio armatore il quale stabilì che l'isola doveva rimanere nelle mani della sua famiglia fino a quando gli eredi avessero avuto la possibilità di spendere almeno centomila dollari l'anno per la manutenzione (in realtà oggi ci vogliono un milione e mezzo di dollari ogni anno). Altrimenti il tutto sarebbe dovuto andare allo Stato greco (come residenza del presidente) o alla compagnia di bandiera per creare colonie per i figli dei dipendenti. Di vendite a terzi nel testamento non si parla.
Athina, che è sposata e vive a San Paolo del Brasile, ha messo piede su Skorpios solo due volte, quando era bambina e per il decimo anniversario della morte della madre Christina, stroncata da un infarto nel 1988. Il posto non le piace e da anni pensava di venderlo. Il nonno invece se ne innamorò nel 1962. Lo pagò tre milioni e mezzo di dracme (circa 24 milioni di lire dell'epoca), vi fece piantare duecento specie di alberi diversi che ora ricoprono quella che era una superficie brulla con un manto lussureggiante. Fece arrivare milioni di tonnellate di sabbia per creare le spiagge e realizzò tre ville e un paio di porticcioli. L'acqua arriva dalla montagna di un'isola vicina.
Onassis volle sposare qui la vedova del presidente John Fitzgerald Kennedy e quando morì nel 1975 fu sepolto qui. Due anni prima aveva portato a Skorpios anche la salma del figlio venticinquenne Alessandro, deceduto in un incidente aereo. Nel 1988 anche Christina venne portata nel piccolo cimitero. Un posto, dunque pieno di ricordi tragici. Che non sembrano turbare Rybolovlev, il quarantaseienne ex re dei fertilizzanti. Un paio di anni fa ha venduto tutte le sue aziende russe, incassando poco meno di quattro miliardi di euro (Forbes valuta il suo patrimonio 7 miliardi di euro). E si è messo a spendere: la squadra del Monaco, numerosi giocatori (Radamel Falcao è costato 45 milioni di euro), ville in America e appartamenti. Uno a Manhattan per 88 milioni di dollari su Central Park. Un altro, dove vive buona parte dell'anno, a Montecarlo. È l'attico più caro mai ceduto, con un prezzo di 230 milioni di euro. Era del banchiere Edmond Safra che nel 1999 ci fu assassinato in un incendio che distrusse completamente l'alloggio. Due designer inglesi lo hanno acquistato dalla vedova Safra a poco prezzo e l'hanno ristrutturato spendendo 45 milioni e tenendo ben presente il gusto dei magnati russi e arabi: pare che Rybolovlev sia stato particolarmente colpito dalla sala da pranzo col soffitto di platino.

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