giovedì 13 giugno 2013

Le buste di plastica in mare ingannano le tartatughe

Vengono scambiate per 'gustose' meduse


Una tartaruga marina equipaggiata con una telecamera 3D (fonte: Tomoko Narazaki, Atmosphere and Ocean Research Institute, University of Tokyo)Una tartaruga marina equipaggiata con una telecamera 3D (fonte: Tomoko Narazaki, Atmosphere and Ocean Research Institute, University of Tokyo)
Le tartarughe marine amano fare spuntini gelatinosi durante le lunghe nuotate nelle correnti oceaniche, ma spesso rischiano di mangiare buste di plastica scambiate per meduse. Lo testimoniano le immagini catturate da speciali telecamere montate sul dorso degli animali. La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One e condotta dall'Università di Tokyo, ha inoltre permesso di comprendere come nella tartarughe la caccia alle meduse sia guidata dal senso della vista piuttosto che da udito e olfatto.

Scoprire le abitudini alimentari, ma più in generale i comportamenti degli animali marini, è un compito particolarmente complesso ma che negli ultimi anni ha ricevuto un grande aiuto dallo sviluppo di telecamere molto piccole e resistenti. Grazie a questi speciali strumenti i ricercatori giapponesi hanno così potuto spiare le abitudini alimentari delle tartarughe marine (Caretta caretta) impegnate nelle loro lunghissime traversate in mare aperto.

A differenza di quando si trovano nei pressi della costa, con fondali relativamente bassi dove si cibano soprattutto di crostacei, in mare aperto le tartarughe si cibano in particolare di meduse. La ricerca condotta con l'aiuto delle telecamere mostra che durante le traversate le tartarughe si spostano muovendosi alla profondità di circa un metro e si cibano di una medusa ogni due ore. Ciò avviene prevalentemente nelle ore diurne, indizio quindi di un riconoscimento grazie alla vista, non grazie a udito o olfatto come ritenuto da alcuni. Nel corso delle registrazioni, puntualizzano i ricercatori, più di una tartaruga ha confuso buste di plastica per prede gelatinose, una vera piaga che uccide molte tartarughe ogni anno.

(ANSA)

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