L'allegro fantasma
Per ovvie ragioni non menziono i paesi ne il
personaggio.
Quanto ti racconto si verifico’ intorno agli anni cinquanta,
in un ridente paesino della provincia di Rieti, li e’ vissuto un personaggio
molto simpatico, era un rude contadino molto corpulento e possente, basti dire
che con le mani e l’ausilio di un ginocchio riusciva a spezzare rami di grandi
spessori altresi’ portare a spalla quintali di prodotti vari dei
campi.
Costui aveva la fidanzata in un paese distante otto
chilometri dal suo, ed usava andarla a trovare a sera dopo il lavoro nei campi,
egli percorreva questa distanza composta da colline e piccole zone montuose e
all’occorrenza si portava dietro anche una lampada di quella al carburo ed un
nodoso bastone.
accadeva che in un certo punto del percorso gli appariva
sempre una persona vestiva tutta di nero e poiche’ egli non aveva paura di
nessuno neanche dei fantasmi o presunti tali, ogni volta gli correva dietro
senza riuscire mai ad afferrarlo gridandogli di presentarsi o di non dargli piu’
fastidio. Poiche’ questa entita’ imperterrita perseverava con l’illusione di
incutergli paura, una sera egli intenzionato di chiarire una volta per tutte
questa situazione, dopo l’apparizione e la fuga gli corse dietro di buona lena
fino a raggiungerlo e batterlo col bastone ripetutamente e con violenza, mentre
lo percuoteva sentiva i lamenti e invocazioni di perdono, gli tolse infine
quest’abbigliamento scuro tra l’abito monacale e un carbonaio e riconobbe un suo
vecchio amico.
Conclusione, questo suo amico innamorato anch’egli di questa
ragazza credeva di incutergli paura affinche’ non si recasse piu’ da lei ed
avere cosi campo libero nel corteggiarla, ma il finale e’ stato al contrario
egli ando’ in ospedale per lungo tempo ed il fidanzato ufficiale prosegui’ la
corte fino al matrimonio.
Antonio Bacolini.
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