mercoledì 26 giugno 2013

L'allegro fantasma


Per ovvie ragioni non menziono i paesi ne il personaggio.
Quanto ti racconto si verifico’ intorno agli anni cinquanta, in un ridente paesino della provincia di Rieti, li  e’ vissuto un personaggio molto simpatico, era un rude contadino molto corpulento e possente, basti dire che con le mani e l’ausilio di un ginocchio riusciva a spezzare rami di grandi spessori altresi’ portare a spalla quintali di prodotti vari dei campi.
Costui aveva la fidanzata in un paese distante otto chilometri dal suo, ed usava andarla a trovare a sera dopo il lavoro nei campi, egli percorreva questa distanza composta da colline e piccole zone montuose e all’occorrenza si portava dietro anche una lampada di quella al carburo ed un nodoso bastone.
accadeva che in un certo punto del percorso gli appariva sempre una persona vestiva tutta di nero e poiche’ egli non aveva paura di nessuno neanche  dei fantasmi o presunti tali, ogni volta gli correva dietro senza riuscire mai ad afferrarlo gridandogli di presentarsi o di non dargli piu’ fastidio.  Poiche’ questa entita’ imperterrita perseverava con l’illusione di incutergli paura, una sera egli intenzionato di chiarire una volta per tutte questa situazione, dopo l’apparizione e la fuga gli corse dietro di buona lena fino a raggiungerlo e batterlo col bastone ripetutamente e con violenza, mentre lo percuoteva sentiva i lamenti e invocazioni di perdono, gli tolse infine quest’abbigliamento scuro tra l’abito monacale e un carbonaio e riconobbe un suo vecchio amico.

Conclusione, questo suo amico innamorato anch’egli di questa ragazza credeva di incutergli paura affinche’ non si recasse piu’ da lei ed avere cosi campo libero nel corteggiarla, ma il finale e’ stato al contrario egli ando’ in ospedale per lungo tempo ed il fidanzato ufficiale prosegui’ la corte fino al matrimonio.   

Antonio Bacolini.

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