domenica 2 giugno 2013

La pillola del diavolo - una pasticca ci trasformera' in robot


Queste sono le proposte dei nostri luminari. Dopo fluoro e aspartame, la psichiatria e gli psicofarmaci arriva la nuova pillola che ci "ammorbidira'" il cervello.
No, non voglio parlare degli effetti collaterali (per quello ce ne sara' tempo), ma della malsana idea di uccidere l'umano sentire. La nostra societa' e' malata, troppi problemi che sentiamo ci sono sfuggiti di mano, che tutti percepiscono, ma di cui nessuno si prende la responsabilita'.
Adesso vogliono uccidere la nostra insofferenza. I sintomi delle "malattie mentali" aumentano di anno in anno, includendo il tamburellare delle dita o il toccarsi i capelli. Chi decide chi ha bisogno di questa pillola? chi decide cos'e' la pazzia? e soprattutto che effetti possono avere queste "operazioni chirurgiche" che toccano il nostro Io, sul singolo uomo, sul gruppo e infine sull'umanita' intera?
Eppure sempre piu' "omicidi estivi" - grazie al caldo le tossine circolano meglio - nelle cronache di tutti i giorni, dove spesso poi si scopre che lo "squilibrato" era in cura dallo psichiatra e sotto medicinali.
"La pillola del diavolo", quale nome piu' azzeccato? mi ricorda molto la famosa pasticca che tutto fa dimenticare, utilizzata dalla societa' futuristica descritta da Haldous Huxley in "Nuovo Mondo"... le mie previsioni, vivendo il presente, sono molto piu' drastiche. Sono forse le guerre e la fame nel mondo che vogliono farci dimenticare? le discriminazioni e le sofferenze derivate dai nostri modelli sociali, politici ed economici?
o che siamo tutti vittime dello stesso crimine?
Tutto questo e' inaccettabile.
La pillola del diavolo
Una pasticca ci trasformerà in robot

Rimorso, paura, dolore, senso di colpa.
Sono sensazioni che ognuno di noi conosce bene, perché nel corso della nostra vita ci è sicuramente capitato di vivere, per causa nostra o per colpa d’altri, alcune situazioni che ci portassero a provarli. È di pochi giorni fa la notizia, pubblicata sul “Village voice” di New York, che centri di ricerca di alcune delle più prestigiose università americane, tra cui Harvard e la Columbia, negli ultimi mesi si sono adoperati a creare una pillola in grado di cancellare dalla memoria le esperienze più traumatiche della nostra vita.
Da uno studio americano del 1994 è emerso che la parte del nostro cervello che elabora questo tipo di esperienze e le tramuta in sentimenti &#
232; l’amigdala: ed è su questa che la nuova pillola agisce. La pillola funziona in modo da inibire l’amigdala, per far sì che il ricordo di quell’esperienza non si fissi nella nostra memoria. L’assunzione di questa deve essere però molto rapida; infatti avrà effetto solo se sarà presa subito dopo il trauma subito.
Dalla guerra in Vietnam l’esercito americano ha cominciato a far uso di pillole – anch’esse dall’effetto disastroso – chiamate “go-pills” o “speed”. (basti tornare con la memoria al G8 di Genova, NDR)
Queste sono pillole composte da dexedrina, meglio conosciuta come amfetamina, che essendo uno psicostimolante permette ai soldati che ne fanno uso (la pillola viene fornita dall’esercito ma l’uso è a discrezione del soldato) di non sentire stanchezza ed affaticamento in modo da poter continuare l’azione che sta svolgendo più lucidamente. Non è però l’unico effetto di queste pillole. Esse creano anche allucinazioni e psicosi; sono infatti le principali indiziate per il fatale errore commesso da due piloti americani in aprile, che durante una missione in Afghanistan bombardarono un campo dell’esercito canadese portando alla morte di 4 persone e al ferimento di altre 8.
Quest’ultima scoperta avrebbe però effetti ancora peggiori, probabilmente non dal punto di vista militare, ma sicuramente dal punto di vista morale. Secondo il coordinatore dei “Vietnam veterans against the war”, Barry Romo, “questa è la pillola del diavolo, che può convincere la gente di poter fare qualsiasi cosa mostruosa senza poi doverne pagare il prezzo”.
L’esercito invece ne è entusiasta. Uno dei 12 membri dell’Enola Gay (l’aereo che buttò la bomba atomica su Hiroshima) dovette vivere con l’enorme peso di aver ucciso migliaia di persone sulla coscienza, ed arrivò a suicidarsi perché non riusciva più a convivere con tale rimorso. Se si dovesse ripresentare la necessità di svolgere azioni simili, solo con la disponibilità di questa pillola l’ipotetico pilota potrebbe svolgere il suo dovere senza la paura di non riuscire a tirare avanti.
I soldati che la dovessero prendere si troverebbero a poter commettere i crimini peggiori senza poi dover provare alcun rimorso. Ma la cosa peggiore è che questa pasticca rischia di essere non soltanto distribuita ai militari, ma addirittura venduta in qualsiasi farmacia, e di essere dunque usata da un cittadino qualsiasi. La messa in commercio di questa pasticca
avrebbe un effetto devastante per la nostra società: la criminalità aumenterebbe a dismisura, perché il freno migliore per evitare di commettere gli atti peggiori è proprio la nostra coscienza, che quando stiamo per fare qualcosa di sbagliato ci blocca e ci impedisce di realizzare azioni delle quali conseguenze potremmo pentirci per il resto della vita.
La nostra vita è in continuo movimento, il nostro essere si modifica a seconda delle esperienze piccole e grandi che quotidianamente viviamo, che una volta fissatesi nella nostra memoria lasciano un segno indelebile sulla nostra personalità e sul nostro modo di pensare. Questo è quello che ci differenzia dagli altri animali; ed è proprio questa parte di noi, la più affascinante, che questa scoperta tende ad annullare, riducendoci inesorabilmente ad automi.
Daniel (Chorshim)



mandato da Ivan Ingrilli il Venerdì Luglio 25 2003
aggiornato il Sabato Settembre 24 2005

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