lunedì 10 giugno 2013

Indesit: blocco del traffico a Fabriano

Stop attivita' call center e centro servizi dove sono stati annunciati 480 esuberi


 Il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola al presidio dei lavoratori Indesit che bloccano il centro servizi e il call center dell'azienda, e la Sp Fabriano-Sassoferrato, Fabriano

 INDESIT: OPERAI BLOCCANO STRADA A FABRIANO

 Lavoratori della Indesit di Melano e Albacina stanno bloccando dalle 3 del mattino il call center e il magazzino ricambi dello sito di C Maiano di Fabriano (Ancona)

 Sciopero Indesit

  I lavoratori di indesit di Albacina Melano in presidio davanti al service

Oltre 300 lavoratori della Indesit Company di Fabriano, che dalle 3 del mattino hanno interrotto le attivita' del call center, service e centro ricambi dell'azienda a Ca' Maiano, stanno spostando il loro presidio dalla Sp per Sassoferrato all'ingresso di Fabriano, dove daranno vita ad un nuovo blocco del traffico. Bandiere sindacali e striscioni punteggiano il corteo: ''lavoro, lavoro! Fabriano non si tocca!'' gli slogan. Nei siti produttivi fabrianesi Indesit ha annunciato 480 esuberi.
''I lavoratori della Indesit sono determinati a respingere il piano di esuberi presentato dall'azienda, come dimostrano le manifestazioni di oggi a Fabriano, e il presidio che gli addetti dell'impianto di Caserta terranno alle 10 con tutti i sindaci del Casertano''. Cosi' Alessandro Pagano, della Fiom Cgil nazionale, commentando il blocco del call center Indesit e del traffico attuati oggi a Fabriano. Domani riunione del coordinamento sindacale nazionale per decidere nuove iniziative di lotta. 
"Domani vedrò l'amministratore delegato di Indesit Company Marco Milani". E' l'annuncio che il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola ha dato ai lavoratori della multinazionale dell'elettrodomestico che da prima dell'alba occupano il call center di Cà Maiano e la Sp Fabriano-Sassoferrato. "Fra i lavoratori c'é rabbia, risentimento - spiega Sagramola ai giornalisti - per un piano di ristrutturazione che così com'é è inaccettabile. Cerchiamo un dialogo, ma la situazione è drammatica".
(ANSA)

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