mercoledì 5 giugno 2013

Incidenti ad Ankara Polizia usa lacrimogeni

Ankara a Kerry, Non siamo democrazia serie B. Anonymus attacca sito presidenza governo


  Scontri a Istanbul

 Tweet di Ozpetek

 Un momento della protesta a Istanbul

 Manifestanti a Istanbul


ANKARA - Incidenti fra polizia e manifestanti si sono verificati alla fine del pomeriggio ad Ankara, dove la polizia ha lanciato lacrimogeni verso i manifestanti a Kizilay. Ogni sera da venerdì scorso si sono registrati scontri in questa zona, quando i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi agli uffici del premier Recep Tayyip Erdogan. Un elicottero della polizia sorvola la zona.
GAS LACRIMOGENI A ISTANBUL -La polizia ha usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere centinaia di manifestanti a Istanbul e ad Ankara che tentavano di dirigersi verso gli uffici del premier Recep Tayyip Erdogan nelle due città turche. Lo riferiscono testimoni e media.
ANKARA A KERRY, NON SIAMO DEMOCRAZIA SERIE B - Ankara respinge le critiche di Washington: la Turchia "non è una democrazia di serie B". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, in un colloquio telefonico con il Segretario di Stato Usa, John Kerry, secondo quanto riferisce un diplomatico turco che ha chiesto l'anonimato.
ANONYMUS ATTACCA SITO PRESIDENZA GOVERNO - Il gruppo internazionale di hacker Anonymus ha annunciato di avere attaccato oggi il sito della presidenza del governo turco per protestare contro la violenta repressione delle manifestazioni degli ultimi giorni contro il premier Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce Hurriyet online. Domenica Anonymus ha annunciato l'operazione #OpTurkey contro il governo turco. "Da giorni guardiamo con orrore come i nostri fratelli e le nostre sorelle di Turchia che protestano pacificamente contro un governo tiranno vengono brutalizzati, picchiati, rincorsi dai mezzi della polizia, colpiti con lacrimogeni e cannoni ad acqua" spiegano i pirati informatici. Secondo Anonymus Erdogan ha instaurato "una dittatura come in Cina e in Iran". Lunedi gli hacker hanno attaccato i siti della presidenza della repubblica, del partito islamico Akp di Erdogan, del governatore e della polizia di Istanbul, oltre a quello della tv privata Ntv, accusata dai manifestanti di censurare la protesta su pressione del governo, come le altre principali emittenti del paese
OZPETEK, SE SCIOPERO GENERALE ANCH'IO MI FERMO - Se ci sarà uno sciopero generale in Turchia contro la brutale repressione delle manifestazioni antigovernative degli ultimi giorni, anche Ferzan Ozpetek "si fermerà". Il regista turco lo ha annunciato oggi su twitter. "In Turchia. Si fermerà tutto tra poco. Sciopero generale. Mi dicono. Anche io mi fermo" ha scritto Ozpetek. Per ora uno sciopero di due giorni di 'avvertimento' al governo del premier Recep Tayyip Erdogan è stato proclamato ieri dal sindacato della funzione pubblica Kesk, che potrebbe essere raggiunto oggi nella protesta dalla confederazione di sinistra Disk.
 (ANSA)

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