venerdì 7 giugno 2013

Imprenditori nord Sardegna varano 'flotta Gallura'

Nasce 'go in Sardinia', noleggiata nave da giugno a settembre


Imprenditori nord Sardegna varano 'flotta Gallura'



Gli imprenditori turistici del Nord Sardegna uniscono le forze e varano la "flotta Gallura". Da giugno a settembre una nave passeggeri noleggiata dagli operatori turistici collegherà la Sardegna alla penisola, per portare più turisti nell'isola dopo il crollo degli arrivi causati dalla crisi e dal caro traghetti. Circa 60 imprenditori galluresi hanno deciso di dare una risposta forte alla crisi che sta mettendo in ginocchio le loro imprese e hanno deciso di dar vita a "Go in Sardinia".
La percentuale di prenotazioni per giugno e settembre è del 33% e arriva a superare il 50% per i mesi di luglio e agosto. Previsioni che, ad oggi, basterebbero a coprire l'investimento fatto dalla società consortile che nasce per 'stracciare' il cartello delle compagnie di navigazione. I prezzi troppo alti di questi ultimi anni hanno decimato le presenze dei turisti e contribuito a diffondere l'immagine della Sardegna come isola cara e irraggiungibile, da qui la scelta de qui imprenditori di fare da soli.
Il primo viaggio è in programma per il prossimo sabato. Il progetto, partito da Santa Teresa Gallura, è stato illustrato oggi alla Commissione delle Attività produttive della Provincia di Olbia Tempio da Cinzia Ghiani portavoce del gruppo imprenditoriale. Per Patrizia Bigi, presidente della Commissione, si tratta di "una realtà imprenditoriale coraggiosa che le istituzioni hanno il dovere di appoggiare". Loro, gli imprenditori di 'Go in Sardinia', alla politica non chiedono soldi.
"Nel momento in cui le istituzioni prenderanno atto di quello che stiamo facendo, forse ci sosterranno almeno moralmente perché ne abbiamo bisogno". Nel corso dell'incontro Ghiani ha precisato come 'Go in Sardinia' sia "una società consortile che vuole risolvere un problema, ma non siamo armatori. Vogliamo intercettare la fascia media del pubblico italiano, quella che non può spendere molto per arrivare in Sardegna".
Ogni consorziato ha una quota della nave pari a circa 500 euro che corrisponde ad una parte di posti letto, posti auto e poltrone che lo stesso operatore turistico impegna vendendo sul mercato il soggiorno nelle proprie strutture. A bordo del traghetto si propongono prodotti artigianali sardi e menù tipici, facendo respirare sin dal viaggio l'aria della Sardegna. Un progetto che punta in futuro a coinvolgere quanti più imprenditori possibile. (ANSA)

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