sabato 22 giugno 2013

Il sogno americano di Warhol a Porto Cervo

Nella mostra curata da Bonito Oliva anche un video inedito del 1982


Andy Warhol - Ritratto di Madame Smith, 1974Andy Warhol - Ritratto di Madame Smith, 1974
Andy Warhol, Regina Schrecker - Quadro Wahrol bianco

Andy Warhol - Campbell Soup Pepper Pot 1968
Andy Warhol - Joseph Beuys, 1980
Andy Warhol - Mao, 1972

Andy Warhol - Flowers, 1964
Andy Warhol - Shadow, 1979
Andy Warhol - Shoes, 1980
Il sogno americano di Andy Warhol sbarca in Sardegna in una mostra curata da Achille Bonito Oliva al MDM Museum di Porto Cervo. La storia del guru della pop art made in Usa e del profeta dei 15 minuti di fama per tutti viene raccontata attraverso una selezione di opere, provenienti per lo più da collezioni private italiane, giocando intenzionalmente sulla ripetizione ossessiva dei soggetti, praticata da Warhol come mezzo espressivo, e su una riproducibilità potenzialmente infinita dell’immagine tale da competere con la forza persuasiva della pubblicità e l’invadenza della comunicazione massmediale.
Figlio di immigrati ruteni dell’estremo lembo orientale dell’Impero austroungarico, Andrew Warhola Jr., meglio noto come Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987), incarna nel modo piu' esaustivo non solo il compiersi del mito americano, che negli anni 60 conquisto' l’America underground promiscua e multirazziale, ma ancor piu' il progressivo mutare della sua valenza nella ristrutturazione socio-economica degli anni '80.
L'esposizione, che sara' visibile fino al 15 settembre, racconta le sorti del sogno americano dalla metà degli anni 70 – segnata dal successo di Fame, in cui David Bowie e John Lennon cantavano l’anima di plastica della celebrità – alla rivincita conservatrice degli 80, quando il prodotto si fa mito e la logica del mercato impregna ogni aspetto della vita politica, sociale, culturale.
La mostra, soprattutto, offre la rara occasione di vedere in anteprima un video inedito (superotto, colore, 110min. circa), girato nel maggio 1982 da Andy Warhol e Peter Wise durante un viaggio da New York a Cape Cod, nel Massachusetts. Il film sarà proiettato nella prima delle 5 sezioni in cui si articolerà la mostra di Porto Cervo, che raccoglierà opere uniche, multipli in edizioni limitata e a larga tiratura.
Una sezione sarà dedicata ai ritratti: quelli eseguiti su commissione di noti imprenditori italiani oppure raffiguranti personaggi noti della Factory, come Christa Päffgen alias Nico (l’attrice, cantautrice e modella tedesca che con Warhol condivise glamour, inquietudini e sperimentazione artistica), o quello di Joseph Beuys (con cui Warhol aveva più volte esposto a Napoli nel 1980-82) celebrato come superstar del mondo dell’arte e della comunicazione.
Fanno da contrappunto il ciclo Shoes Diamond Dust (1980), in cui la polvere di vetro conferisce un aspetto patinato agli oggetti più comuni, e i Camouflage (1986), dove la simbologia del mimetismo militare è piegata all’estetica espressionista della pittura astratta.
Un’altra sezione ripropone i soggetti più noti, gli oggetti di consumo e le icone pop dell’artista sotto forma di rare stampe d´autore, come il portfolio Marilyn, stampato da Aetna Silkscreen Products, New York e pubblicato da Factory Additions nel 1967; la serie Ladies and Gentlemen, realizzata nel 1975 prendendo come modelle le drag queen del club newyorkese The Gilden Grape e poi oggetto da parte di Pier Paolo Pasolini di un saggio scritto in occasione della personale di Warhol a Ferrara; o la serie dedicata allo scrittore danese Hans Christian Andersen nel 1987.
Una quarta sezione s’incentrerà invece sulle molteplici collaborazioni avute da Warhol con case discografiche, cantanti e gruppi musicali: da Thelonious Monk ad Aretha Franklyn, dai Velvet Underground ai Rolling Stones. Collaborazioni che hanno visto l’artista vestire i panni del produttore e, più spesso, firmare sin dal 1949 copertine entrate poi nella storia della cultura alternativa.
La quinta e ultima sezione, di carattere didattico, muove invece da cinque t-shirt riproducenti opere dell’artista, per costruire attorno all’idea di riproducibilità dell’arte e di “arte applicata” laboratori didattici per bambini e ragazzi.
La mostra segna la prima tappa di un progetto espositivo più ampio, prodotto da Artes s.a.s. e curato da Achille Bonito Oliva, che arriverà nel 2013-2014 al PAN di Napoli, con produzione Spirale di Idee e Artes s.a.s., per poi fermarsi al Kremlin di Kazan in Russia.
(ANSA)

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