mercoledì 19 giugno 2013

Il rituale del sole all'Abazia di San Leonardo


Sin d'agli albori della civiltà c'è stata la consuetudine d'inserire nelle costruzioni a carattere religioso elementi architettonici ispirati da modelli astronomici e matematici per arricchire di elementi simbolici il fabbricato. Il simbolismo cosmico si ritrova nelle costruzioni assiro-babilonesi, in quelle dell'antico Egitto e nelle opere sacre degli Ebrei. Alcuni elementi architettonici, che avevano sfruttato l'osservazione di fenomeni quali il solstizio d'estate e d'inverno, erano stati inseriti nel tempio che Re Salomone aveva innalzato su suggerimento divino.

Il disegno spiega l'artifizio architettonico che permette, nel giorno del solstizio d'estate, di vedere la luce solare proiettata su di un punto ben preciso del pavimento.

Essendo il tempio o il monastero al centro del microcosmo locale, l'inserimento in essi di elementi costanti nel tempo (perenni), come i fenomeni astronomici, li rendeva più vicini a Dio.

Anche a San Leonardo di Siponto ritroviamo un preziosismo architettonico del genere. Ad ogni solstizio d'estate, il 21 giugno, al mezzogiorno astronomico, il sole è perfettamente sulla direttrice, penetra con un solo raggio all'interno della Chiesa attraverso un piccolo rosone posto in una cupola e va a cadere sul pavimento al centro di due pilastri che sorreggono la navata centrale in prossimità del portale laterale. Il fenomeno è stato concepito con molta precisione, abbinando calcoli astronomici a quelli architettonici al momento della costruzione dell'Abbazia. Simili artifizi si possono osservare in altre Chiese, come ad esempio nella Cattedrale di Chartres in Francia, dove la luce passa attraverso un foro praticato in una vetrata. La foto qui di lato coglie il momento nel quale il fascio di luce solare passa attraverso il rosone e scende fino al pavimento della chiesa. 

Fonte: garganonline

Nessun commento:

Posta un commento