martedì 18 giugno 2013

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DI SOSTEGNO AL SINDACO AMENTA E AI SINDACI CHE NON HANNO CONSEGNATO GLI IMPIANTI A SAI8 ED HANNO RICEVUTO RICHIESTA RISARCITORIA DAL GESTORE


«Non avevo dubbi che la città di Canicattini Bagni si schierasse a fianco del sindaco e degli altri sindaci che non hanno consegnato gli impianti a Sai8, e che giorno dopo giorno sono impegnati in questa battaglia di civiltà e legalità a difesa dei propri cittadini e dell’acqua pubblica. Insieme, come ha deciso il Consiglio comunale, continueremo in questo percorso che guarda al futuro e al miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità».

martedì 18 giugno 2013, di Giuseppe Castiglia 
Così il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, a conclusione della seduta del Consiglio comunale di ieri sera che ha approvato all’unanimità la Mozione a sostegno del primo cittadino e degli altri sindaci che stanno resistendo alle pressioni del gestore privato del servizio idrico integrato, Sai8, per la consegna degli impianti. Una Mozione, nata dall’invito rivolto dal presidente del Consiglio comunale canicattinese, Antonino Zocco, rivolto a tutti i colleghi degli altri Comuni, per rafforzare e sostenere i sindaci dopo la richiesta risarcitoria per danni, circa 100 milioni di euro (oltre 6 milioni la quota addebitata a Canicattini Bagni, tanto quanto Sai 8 ritiene avrebbe dovuto incassare dai cittadini-utenti), che il gestore privato ha chiesto ai Comuni e, in solido, ai sindaci e ai dirigenti degli Uffici Tecnici, accusati di essere responsabili della non consegna degli impianti.
Della Mozione si era già parlato anche nella seduta consiliare dello scorso 10 giugno, che aveva fatto seguito alla seduta “aperta” sulla vicenda Sai8, nel corso della quale venne data solidarietà al sindaco Amenta, vittima qualche giorno prima di un fallito attentato nella sua abitazione, e che aveva visto la partecipazione di cittadini, Associazioni, del Forum delle Associazioni per l’Acqua Pubblica, Forze sociali e politiche, e dei sindaci degli 11 Comuni della provincia di Siracusa (Avola, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Rosolini, Sortino), e di alcuni primi cittadini dei Comuni che gli impianti hanno consegnato, come Floridia e Solarino, che ogni giorno denunciano disservizi e disagi alla cittadinanza, e che hanno sottoscritto il ricorso al TAR che chiedere l’inefficacia del contratto con il gestore privato.
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In quella occasione la seduta venne rinviata ad ieri sera per avere in aula il contributo dei legali che difendono i Comuni (il professore Salvatore Mazza e gli avvocati Emanuele Tringali e Felice Giuffrè), ma già la risposta fu di unanime rigetto delle “ingiuste” richieste per danni, avanzate da Sai8, nel tentativo di ribaltare una situazione che invece la vede, come da sempre denunciano i sindaci, inadempienze degli impegni contrattuali, ad iniziare dal mancato pagamento dei canoni annuali ammontanti a 1.950.000,00; mancato deposito del “contratto di finanziamento” per i 500 milioni di euro necessari per la realizzazione del Piano d’Ambito che dovrebbe realizzarsi nei 30 anni di gestione; e la mancata produzione della stessa fideiussione bancaria, pari a 14 milioni di euro, per finanziare lo start up dei primi tre anni.
Non solo, ma come ha ricordato e ricostruito ieri sera in aula, su richiesta del gruppo di minoranza “Trasparenza e Cambiamento”, l’avvocato Emanuele Tringali, uno dei legali che con il professore Salvatore Mazza e l’avvocato Felice Giuffrè assiste il Comune di Canicattini Bagni e gli altri Comuni, tra l’altro, tale fidejussione fu indebitamente (a gara ormai espletata) riferita al solo periodo triennale di start up e, pertanto, ridimensionata a 14 milioni di euro, mentre la garanzia, in base al bando, doveva essere rapportata all’intero periodo trentennale dell’affidamento. Un’operazione che il CGA ha considerato finalizzata a mettere fuori gioco altri possibili competitori o concorrenti, come ben spiega nella sentenza n. 290/2011 con la quale annulla il verbale del Consorzio Ato di assegnazione della gara per violazione della “par condicio”.
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E l’attenzione, così come le domande dei consiglieri, sono state nei confronti del legale, per capire quali risvolti giudiziari la vicenda Sai8 può comportare alla luce delle richieste risarcitorie. «Quelle dei sindaci, in particolare del sindaco Amenta, nella sua veste di vice presidente dell’Ato idrico 8 – ha risposto l’avvocato Tringali – sono azioni coraggiose, anche a rischio personale, come nel caso di eventuali risarcimenti, che hanno salvaguardato i cittadini dai disagi e dai disservizi che gli altri Comuni che hanno consegnato gli impianti denunciano giornalmente. Le somme richieste a risarcimento sono quelle che secondo Sai8 avrebbe dovuto incassare dai cittadini di Canicattini, se avessero consegnato gli impianti. E noi sappiamo da ciò che denunciano i sindaci che hanno consegnato, quanto siano esose le bollette che arrivano ai cittadini. Allo stato attuale però – ha aggiunto l’avvocato Tringali – a nostro giudizio non ci sono le condizioni di una eventuale condanna al risarcimento dei sindaci e dei dirigenti comunali, proprio per le violazioni contrattuali fatte registrare da Sai8, e della continua violazione della sentenza del CGA che annulla il verbale di assegnazione della gara. Non solo, ma sottolineo, che Sai8 non è nelle condizioni di poter assumere nessun impianto essendo stata, la sua prima ed unica mandataria, Sogeas (l’acronimo SAI8 sta per Sogeas Ato Idrico 8), dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa, il 17/07/2012 con sentenza n. 41/2012».
Molti gli interventi al dibattito aperto dal presidente Antonino Zocco, dopo la ricostruzione fatta dal sindaco Paolo Amenta degli avvenimenti di questi ultimi anni che hanno visto il Comune e i colleghi degli altri Centri impegnati a subire le imposizioni di Sai8.
Dai consiglieri di “Trasparenza e Cambiamento”, Emanuele Amenta, che ha posto alcune domanda all’avvocato Tringali, al capogruppo Pietro Savarino, al suo collega Sebastiano Gazzara, al capogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, al capogruppo di “Sviluppo e Futuro”, Gaetano Amenta, alla consigliera dello stesso gruppo Giusy Mara Recupero.
Per Gazzara, che ha ricordato personali e battaglie fatte per l’acqua pubblica ed il referendum, “gli impianti non vanno consegnati al privato, e la minoranza è contro la privatizzazione dell’acqua e contro Sai8 a difesa dei diritti dei cittadini”.
Per il capogruppo Pietro Savarino: “Il sindaco Amenta sta facendo ciò che va fatto a difesa della propria comunità. Per cui è naturale che l’opposizione voti la Mozione di sostegno del suo operato e degli altri sindaci, augurandoci che da questa sera, nasca un confronto diverso all’interno del Consiglio comunale, tra maggioranza e minoranza, nell’attenzionare tematiche che interessano i nostri cittadini, vedi l’Imu, com’è stato per questa vicenda, che il presidente Zocco ha saputo gestire egregiamente, anche se occorre, con Consigli aperti al contributo di tutti»..
Per Giusy Mara Recupero, «la battaglia del sindaco Amenta è una battaglia di civiltà e di legalità contro la cattiva gestione di un bene pubblico da parte del privato».
Dello stesso tenore l’intervento del capogruppo Sebastiano Cascone: «Pieno sostegno al sindaco Amenta e agli altri sindaci che con le loro azioni civili e legali stanno contrapponendosi, nell’interesse dei cittadini, ad azioni arroganti. Per cui votiamo la Mozione ed invitiamo il sindaco e i colleghi degli altri Comuni ad andare avanti».
Per il capogruppo della maggioranza Gaetano Amenta: «Il sindaco e tutto il Consiglio comunale, stiamo tenendo alta la testa, pur rappresentando una piccola quota, l’140% all’interno dell’Ato dove il Comune di Siracusa e la Provincia hanno la maggioranza, a difesa dei nostri cittadini e dei cittadini degli altri Comuni. Dobbiamo rafforzare questo fronte oggi rappresentato da 11 Comuni, per difendere il futuro dei nostri figli e guardare fiduciosi al futuro delle nostre comunità”. Alla fine degli interventi il presidente Antonino Zocco ha messo ai voti la Mozione, approvata all’unanimità, che verrà inviata a tutti gli altri Consigli comunali della provincia per lo stesso adempimento di sostegno alla battaglia dei sindaci e per la definizione di una grande manifestazione pubblica con le forze sociali, le forze politiche, la deputazione nazionale e regionale della provincia, le associazioni e i cittadini, a difesa dell’acqua pubblica.

La Mozione approvata verrà trasmessa, dunque, per le opportune conoscenze anche:

- al Presidente della Repubblica;
- al Presidente della Regione Sicilia;
- al Commissario della Provincia regionale di Siracusa;
- all’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità;
- al Comitato regionale per la difesa dell’acqua pubblica;
- ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli dei Comuni della Provincia di Siracusa

COMUNICATO STAMPA Prot. n. 813 del 18/06/2013


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