venerdì 7 giugno 2013

Giovani Confindustria: 'Persa speranza, rischio rivolta'

Presente di angoscia. Ora sfida sviluppo e coesione


 Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli

S.MARGHERITA LIGURE - "Hanno svuotato il domani di speranza e colmato il presente di angoscia", sottolineano le tesi dei Giovani imprenditori di Confindustria. Il leader Jacopo Morelli avverte: "Senza prospettive per il futuro l'unica prospettiva diventa la rivolta". Ora "perseguire insieme sviluppo, libertà economica, coesione sociale".
I giovani di Confindustria chiedono "uno strumento universale e flessibile" per il mercato del lavoro. Le tesi dei giovani, illustrate dal presidente Jacopo Morelli, sottolineano che non serve "il sussidio a pioggia del reddito di cittadinanza" ma, questa la proposta dei giovani industriali lanciata dal convegno di Santa Margherita Ligure, "una sorta di reddito minimo a tempo condizionato all'attiva ricerca di lavoro e alla formazione professionale".
Chi ha la responsabilità di Governo "non è chiamato a ripetere quello che già si fa o a farlo un po' meglio ma a compiere quanto al momento nessuno fa". Così i giovani di Confindustria invitano il nuovo governo a"a dare un progetto concreto di futuro. A disegnare l'Italia che sarà tra 10 anni". "La capacità di visione per un leader è essenziale" dice Jacopo Morelli: "Non un governo che faccia miracoli ma che agisca sulla competitività del Paese. Miracoli no, statisti sì".
Più che l'Imu, la priorità dovrebbe essere "il livello di tassazione su lavoro e imprese", chiedono i giovani di Confindustria: 'Se sull'Imu in governo è "intervenuto in 10 giorni", sul cuneo fiscale "non si intravedono riforme all'orizzonte". "120 miliardi di evasione fiscale sono una ferita, 60 miliardi di corruzione sulle spalle del nostro Paese sono un macigno", sottolinea il presidente dei giovani, Jacopo Morelli, nelle tesi presentate al convegno di Santa Margherita Ligure.
"Scateniamoci. Liberiamo l'Italia da vincoli e catene": con questo slogan i giovani imprenditori di Confindustria presentano le proprie tesi al 43/mo convegno di Santa Margherita Ligure. "Qualcuno accusa gli imprenditori e Confindustria di ripetere le stesse cose. Ribattiamo che non siamo ripetitivi per mancanza di argomenti, ma purtroppo perché, da troppo tempo, continuiamo ad essere bloccati sui soliti problemi", dice il presidente Jacopo Morelli, sottolineando che l'Italia "per troppi anni non si è mossa". E' "arrivato il tempo di guardare avanti: con orgoglio, con fiducia, con dignità. Tocca a noi. Scateniamoci!".
"3,8 milioni di posti di lavoro persi. -12% di produzione industriale. Un bollettino di guerra per 5 anni di crisi" in Europa, sottolinea il presidente dei giovani di Confindustria, Jacopo Morelli, nelle tesi al convegno di Santa Margherita Ligure. "L'occupazione non nasce da sola per decreto, nasce perché qualcuno, l'imprenditore, riesce a combinare i fattori della produzione. Non serve che ci siano lavoratori, terreni, impianti, macchinari, se tutto è inutilizzato. Nessun imprenditore può lavorare se non ha sicurezza e mancano le prospettive". Qualunque società, dice Morelli, "esige fiducia". I giovani industriali ricordano anche i dati italiani sulla 'disoccupazione giovanile al 40,5, che sale di dieci punti al Sud'', la "contrazione della produzione del 25%", il "Pil atteso ancora in calo a fine anno".
"Nell'estate del 1513 Machiavelli inizia a scrivere Il Principe, in una Italia tormentata da incertezze e lotte. Oggi, dopo 500 anni, le similitudini non mancano". Il presidente dei giovani di Confindustria, Jacopo Morelli, ha esordito così nelle "tesi dei giovani imprenditori" presentate al tradizionale convegno di Santa MArgherita Ligure. "Quando il futuro fa paure, quando la diseguaglianza minaccia la nostra società, non serve fingere. Arriva un momento, e quel momento è adesso, in cui chiederci quante occasioni possiamo ancora sprecare", ha aggiunto.
"Oggi l'imprenditore é solo quando deve chiudere la propria azienda. Solo quando deve comunicare ai propri dipendenti il licenziamento. Solo quando si trova davanti alle ipoteche sulla casa. Troppi imprenditori sono stati soli quando hanno deciso di finirla con tutto". Lo ha sottolineato al convegno di Santa Margherita Ligure il leader dei giovani imprenditori di Confindustria. Che rilancia anche l'allarme fisco con le stesse parole che aveva usato all'ultimo convegno di Capri innescando un dibattito: Il fisco ha raggiunto i livelli di una confisca".

(ANSA)

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