sabato 15 giugno 2013

ECCO CHI SONO I GRILLINI “PENTITI” … CHE HANNO LASCIATO GRILLO !

ADG furnari-labriola

I deputati Vincenza Labriola e Alessandro Furnari sono ufficialmente passati al gruppo misto della Camera lasciando il Movimento 5 stelle. La notizia è ufficiale visto e non a caso i loro nomi, corredati di foto, figurano sul sito di Montecitorio tra i componenti del gruppo presieduto da Pino Pisicchio. Le voci della possibile fuoriuscita erano trapelate due giorni fa quando le agenzie di stampa davano come “insistenti” le voci di malcontento a Montecitorio da parte dei due deputati tarantini. Dai due chiaramente non erano arrivate né conferme né smentite. La vergogna a volte togli anche le parole. Ma abbiamo trovato qualcosa d’interessante su una dei due, e cioè l’ “ex-grillina”-cittadina ora deputato a 20 mila euro al mese. Incredibile, ma quello che state per leggere su Vincenza Labriola ed il suo “compare” Alessandro Furnari è tutto vero !
ADG labriola_exgrillina
Vincenza Labriola, 32enne di Taranto, corse con il movimento 5 Stelle anche nel maggio dell’anno scorso per il rinnovo della giunta del Comune di Taranto, casalinga, sposata e “mamma a tempo pieno” come si definiva in campagna elettorale.
Ho scelto di rimanere a Taranto per amore della mia città - raccontava appena eletta la neoparlamentare – mi sono impegnata col movimento di Grillo perchè Taranto ha bisogno di persone che si mettano in gioco, che si impegnino, altrimenti la situazione già critica di Taranto si complicherà“.  E se  qualcuno le chiedeva com’è possibile, al di là dei diversi meccanismi elettorali, ritrovarsi a Montecitorio quando alle elezioni comunali di maggio 2012 avesse preso soltanto un voto di preferenza, la Labriola ricorda che  “in quelle settimane non ho praticamente fatto campagna elettorale. Attendevo Virginia, la mia bambina, le mie preoccupazioni erano tutte concentrate su altro“. Resta da chiedersi quindi perchè si fosse presentata alle comunali, visto che sapeva perfettamente di essere in attesa.
ADG Alessandro FurnariL’ altro “pentito” a 20 mila euro al mese è Alessandro Furnari (a sinistra nella foto) . Anche lui non nuovo alla scena politica perchè esattamente un anno fa a maggio del 2012 si presentò come “candidato sindaco” di Taranto. Prese però solo l’1,68% dei voti  ed il M5S non elesse nemmeno un consigliere comunale in una battaglia che vide arrivare al rush finale del ballottaggio solo il sindaco uscente, Ezio Stefàno, vicino a Niki Vendola, e leader di una coalizione di centrosinistra, contrapposto a Mario Cito, figlio dell’ex sindaco e deputato Giancarlo, a capo di uno schieramento di centrodestra. Vinse Stefàno, al suo secondo mandato da sindaco di Taranto.
Le spiegazioni ufficiali sono state affidate della fuga-voltafaccia sono state affidate ad ad un comunicato stampa pubblicato in rete da Furnari, che sa di inverosimile:   “Io e la mia collega Vincenza Labriola, pur rimanendo fedeli alle idee fondanti del nostro MoVimento, abbiamo deciso di lasciare l’istituzione MoVimento 5 Stelle. Siamo i primi liberi cittadini a compiere questo passo. Tra le cause di questa scelta meditata a lungo e, comunque, dolorosa, c’è una questione di cuore: l’Ilva, i suoi drammi e il coinvolgimento della nostra Taranto a cui il MoVimento ha voltato le spalle” come dire: amo mia moglie e rimango fedele al nostro matrimonio, ma vado a vivere altrove e non le passo neanche gli alimenti !
Continua il comunicato dei due ex-grillini: fuggitivi… ”Nei giorni scorsi ci sono state delle affermazioni pubbliche di Beppe Grillo, relativamente all’Ilva, che ci trovano in totale disaccordo. Riteniamo doveroso prenderne le distanze e creare le condizioni per poter lavorare liberi e sereni per il bene della nostra città e del Paese tutto. Noi siamo per la chiusura dell’area a caldo, per la tutela della salute e per la tutela dei lavoratori. Noi siamo dalla parte dei cittadini di Taranto che vogliono respirare aria pulita e che chiedono che venga rispettato il loro diritto alla salute e che urlano a gran voce la richiesta di abrogazione del decreto “Salva Ilva.
Al centro del problema Furnari e la Labriola pone anche la questione della democrazia interna: “In questi mesi ci sono state alcune decisioni calate dall’alto che di fatto hanno spezzato quel legame di fiducia che ci legava ad un sogno oramai trasformatosi in altro. L’istituzione in cui si è trasformato è a nostro avviso incapace di sopravvivere alla disorganizzazione imperante al suo interno”, aggiungono.
Giuseppe D’Ambrosio, deputato M5S, va all’attacco di Alessandro Furnari e Vincenza Labriola postando sulla sua bacheca Facebook due scatti del sito della Camera dai quali si capisce l’iscrizione al misto dei due ex parlamentari stellati. “Benvenuti nel fritto misto“, scrive ironicamente D’Ambrosio. ”Siamo felici per loro e gli auguriamo buon lavoro”, ha commentato il capogruppo alla Camera Riccardo Nuti: “Guarda caso – dice all’Adnkronos – lasciano due parlamentari tra quelli che hanno fatto discussioni sulla restituzione dei soldi“.  
Nuti si toglie un sassolino dalla scarpa su Furnari e la Labriola,: “la loro attività svolta in Parlamento è nulla. L’apporto in commissioni nullo e anche sull’Ilva non hanno fatto nessuna proposta di legge o dato idee in assemblea. A livello umano non li conosco, ma dal punto di vista dell’attività legislativa..”
In una nota ufficiale, il gruppo parlamentare di M5S alla Camera commentando l’addio di Labriola e Furnaro scrive: ”Tale serenità economica – prosegue il gruppo ‘stellato – consentirà loro anche di dedicarsi finalmente al problema Ilva, che da deputati tarantini vedono certamente come stella polare. Finora, però, non hanno purtroppo avuto modo di pronunciarsi o di impegnarsi in proposito neanche una volta, preferendo delegare in toto tale spinosa questione al senso di responsabilità degli altri colleghi pugliesi che ci stanno mettendo la faccia e l’impegno. Per finire siamo sicuri che i due deputati, finalmente liberi, sapranno rendere merito anche al nuovo titolo di cui potranno ora fregiarsi: l’onorevole Labriola e l’onorevole Furnari”.
Taranto, comune con quasi 200.000 abitanti, alle scorse elezioni amministrative vide candidarsi undici persone per contendersi la carica primo cittadino della città pugliese, con un totale di 36 liste e moltissimi candidati come consiglieri comunali. Il candidato sindaco Alessandro Furnari prese soltanto 2.155 voti cioè il 2.09% dei votanti, e nessuno della sua lista è entrato in consiglio comunale.
Infatti a fine febbraio, nonostante il bomm dei grilli (a Taranto città 27,7 alla Camera e 26,8 al Senato, in provincia 26,1 alla Camera e 25,1 al Senato) non fu  una vera festa: ed emerse la prima divisione interna . Buona parte degli aderenti al Meetup Taranto 192-Amici di Beppe Grillo preferirono spostarsi di un centinaio di chilometri, ad Andria, in provincia di Bari, e festeggiare il successo col neo deputato Giuseppe D’Ambrosio.  Venne alla luce già allora come il resto del Movimento – e non solo tarantino – non fosse particolarmente in sintonia con l’elezione di Furnari, cui veniva fra l’altro contestato alle comunali del 2012 un impegno non all’altezza della situazione di Taranto e di qui, dunque, il risultato ritenuto molto deludente. “Furnari è un conto, noi del Meetup Taranto 192 siamo altro” precisarono già a fine febbraio gli “Amici di Beppe Grillo”. E da allora le distanze, più che invariate, sembra proprio che si siano allargate sino fuoriuscita di cui la Rete già da qualche giorno aveva cominciato a parlare. Di qui anche le accuse e gli insulti di cui i due sono stati fatti bersaglio sui social network.
E questi cari lettori sono numeri, non opinioni o parole.
http://www.adgnews24.com/2013/06/09/ecco-chi-sono-i-grillini-pentiti-che-hanno-lasciato-grillo/

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