venerdì 14 giugno 2013

Divina Raffaella, i 70 anni della regina della tv

Da Luttazzi a The Voice


Raffaella Carra'Raffaella Carra'



Raffaella Carra' e Topo Gigio
Raffaella Carra'





Raffaella Carra' con Patty Pravo e Corrado
Raffaella Carra'




Raffaella Carra' con Gorni Karmer e Mina
Raffaella Carra' e Iva Zanicchi
Raffaella Carra' allo zoo
Raffaella Carra' e Carla Fracci
Raffaella Carra'

Raffaella Carra' ed Enrico Manca
Raffaella Carra'
Raffaella Carra' e la madre Iris Dellutri
Raffaella Carra' dai Vergottini
Raffaella Carra'






Raffaella Carra' nel 2001 a Sanremo
Raffaella Carra' nel 2005




Raffaella Carra' nel 2009
Raffaella Carra' nel 2011
Raffaella Carra' nel 1995
Raffaella Carra' nel 2013 per The Voice
Raffaella Carra' nel 1996
Raffaella Carra' nel 1998
Raffaella Carra' nel 1997
Raffaella Carra' nel 1998

Raffaella Carra' nel 1995
Raffaella Carra' nel 2000

Raffaella Carra' nel 2001
di Elisabetta Malvagna
"Raffaella tutta la vita": la battuta, pronunciata dai concorrenti della squadra della Carrà durante la sua ultima avventura televisiva, il talent di Rai2 The Voice, sintetizza bene l'amore che gli italiani, e non solo, nutrono nei riguardi della Raffa nazionale, una vera e propria icona che il 18 giugno festeggerà le 70 primavere. Nata a Bellaria ma cresciuta a Bologna, Raffaella Maria Roberta Pelloni a otto anni si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia di danza di Roma, quella di Jia Ruskaia, all'Aventino. Ha 14 anni quando la Ruskaia le dice che ha le caviglie troppo piccole e che andando avanti così, forse a 28 anni avrebbe potuto fare la coreografa. Raffaella fugge via. Fa l'esame per entrare al Centro sperimentale di cinematografia e frequenta il corso di recitazione.
Nel 1960 conquista una piccola parte ne La lunga notte del '43 di Florestano Vancini. Tre anni dopo gira I Compagni e poi Celestina con Carlo Lizzani. Quindi l'esperienza americana. Con Frank Sinatra recita in Il colonnello Von Ryan. "Venni scelta tra un sacco di attrici famose che avrebbero voluto recitare accanto a Frank - ha ricordato -. Era un gran signore, ma non conoscevo le sue canzoni. Andavo al juke-box e mettevo i Beatles. Era perplesso". Hollywood non la fa impazzire. Viene scelta per affiancare in Rai Nino Ferrer nel programma 'Io, Agata e tu'. Sconosciuta ai più, ha il coraggio di chiedere: "Datemi tre minuti solo per me. Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?". Siamo nel 1969. Da lì la sua inarrestabile ascesa. Caschetto biondo targato Vergottini e diventato un vero e proprio simbolo, sensualità naturale, caparbietà, duro lavoro, massima professionalità e quell'irresistibile e tanto amato 'ombelico a tortellino': sono questi gli ingredienti vincenti che faranno della Carrà un personaggio unico e inimitabile.
Capace di reinventarsi, con coraggio e curiosità, ma anche di commuoversi ed empatizzare con il pubblico, Raffaella è riuscita a stare sulla breccia per mezzo secolo, e a tenere testa a mostri sacri della tv come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese. E a giocare alla pari con una star del calibro di Mina (nell'indimenticabile Milleluci) non solo grazie al Tuca Tuca o ai costumi attillati e candidamente sexy indossati mentre si scatenava nella hit 'Rumore' o intonava 'Come e' bello far l'amore da Trieste in giu". La Carrà è quella che ancheggia e volteggia sorridente ma sensuale in Canzonissima, ma è anche quella che veste i panni di Maga Maghella e duetta teneramente con Topo Gigio, o che si immedesima con la gente comune in Carramba.
"Ho sempre pensato che se avessi fatto troppa tv tutta insieme la gente si sarebbe stancata - ha detto di recente - perché una donna si consuma prima di un uomo. Baudo diceva 'No no, la tv e' il tuo mestiere e devi fare ogni anno uno show'. Io non ci penso neppure. Fa benissimo stare lontani dalla tv per un po' di tempo. Non solo a Baudo ma a tutti, perché un po' di riposo fa bene". Tra un Fantastico e un festival di Sanremo, la signora della Tv, tifosa bianconera, 'stacca' trascorrendo del tempo nella sua casa all'Argentario, giocando a tresette e cucinando per gli amici, tra i quali il suo ex pigmalione e fidanzato decennale Gianni Boncompagni, autore di molti dei suoi successi planetari (compreso 'A far l'amore comincia tù, tornato in auge due anni fa grazie al remix di Bob Sinclair) e inventore dell'ormai celeberrimo gioco dei fagioli in 'Pronto, Raffaella?'.
Quest'anno Raffaella ha accettato di fare il coach a The Voice, secondo programma più visto del giovedì sera, preferendolo a X Factor perché, ha spiegato "non mi piace litigare". "Credevo che questo programma sarebbe stato usato molto di più come evento - ha detto -. Però siamo molto contenti, negli ascolti a due cifre Rai 2 in questo periodo faceva fatica". Carrà, "nostra signora della tv" è la biografia scritta dalla giornalista Roberta Maresci, edita da Gremese. Il libro fa parte di una collana di monografie, "Donne nel mito", nata dalla collaborazione con il canale Diva Universal (Sky - Canale 128): oltre alla Carrà, altre quattro biografie con protagoniste Anna Magnani, Coco Chanel, Edith Piaf e Maria Callas. Ai tempi di Io Agata e tu, l'allora direttore generale Rai Ettore Bernabei le disse 'lei e' come la Ferrari, la esporteremo in tutto il mondo": aveva ragione.
(ANSA)

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