mercoledì 12 giugno 2013

Dieci anni di guerra in Afghanistan

Dieci anni di guerra in Afghanistan

Dieci anni di guerra in Afghanistan

Le foto e la storia del conflitto più lungo mai combattuto dagli Stati Uniti

7 ottobre 2011

Il 7 ottobre del 2001, dieci anni fa, cominciava in Afghanistan una guerra dichiarata dagli Stati Uniti e dal Regno Unito allo scopo di combattere l’organizzazione terroristica al Qaida, che grazie al sostegno dei talebani aveva fatto del paese asiatico il suo rifugio e la sua base operativa. Meno di un mese prima gli Stati Uniti erano stati colpiti dal più grave attentato della loro storia, quando tre voli di linea erano stati dirottati e fatti schiantare sulle due torri del World Trade Center e sul Pentagono (un altro avrebbe dovuto colpire Washington ma si schiantò in Pennsylvania grazie all’intervento dei suoi passeggeri). Gli attentati erano stati organizzati e rivendicati da al Qaida e dal suo leader Osama bin Laden.
Insieme alle forze americane e britanniche, combatteva i talebani anche il Fronte Islamico Unito per la Salvezza dell’Afghanistan, detto anche “Alleanza del Nord”, che già dalla metà degli anni Novanta si batteva contro i talebani. Nel giro di poche settimane il regime talebano era stato rimosso dal potere, le forze alleate erano arrivate a Kabul costringendo molte importanti figure di al Qaida e dei talebani a fuggire nella zona vicina al confine col Pakistan, se non direttamente oltre confine. Alla fine dell’anno il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dava autorizzazione e copertura giuridica all’intervento militare, creando la cosiddetta missione ISAF (International Security Assistance Force), di cui poi la NATO prenderà il controllo nel 2003. Alla missione partecipavano quindi decine di paesi, tra cui Germania, Francia, Italia, Polonia, Romania, Turchia, Australia, Spagna, Albania, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Norvegia.
Afghanistan - 7 ottobre 2001
Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, prima di annunciare alla popolazione americana l’inizio dei bombardamenti in Afghanistan, il 7 ottobre 2001. (AP Photo/ Hillery Smith Garrison, File)

Afghanistan - 7 ottobre 2001
Due caccia americani decollano dal ponte della USS Enterprise nella notte del 7 ottobre 2001. (U.S. Navy/Getty Images)

Afghanistan - ottobre 2001
Un B-52 americano scarica bombe sull’Afghanistan il 7 ottobre 2001. (AP Photo/U.S. Air Force, Master Sgt. Ralph Hallmon, HO)


Afghanistan - 11 ottobre 2001
Rifugiati afghani attraversano il confine con il Pakistan, 11 ottobre 2001. (Paula Bronstein/Getty Images)

Afghanistan - ottobre 2001
Cittadini afghani raccolgono pacchi con aiuti umanitari lanciati dagli aerei americani, 13 ottobre 2001. (AP Photo/Misha Japaridze)

Afghanistan - novembre 2001
Soldati americani si proteggono dietro una barricata prima dell’inizio della battaglia di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afghanistan, novembre 2001. (Oleg Nikishin/Getty Images)

Afghanistan - 26 novembre 2001

Soldati americani si proteggono dietro una barricata prima dell’inizio della battaglia di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afghanistan, novembre 2001. (Oleg Nikishin/Getty Images)

Afghanistan - 17 dicembre 2001


Afghani di al Qaida catturati a Tora Bora, 17 dicembre 2001. (ROMEO GACAD/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 21 dicembre 2001
Combattenti mujahadeen si riposano in un accampamento militare nella zona di Tora Bora, 21 dicembre 2001. (Chris Hondros/Getty Images)


Afghanistan - 22 dicembre 2001
Hamid Karzai durante la cerimonia in cui ha giurato come capo del governo di transizione dell’Afghanistan a Kabul, 22 dicembre 2001. (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)

Afghanistan - 5 aprile 2002
La statunitense Susan Park con la figlia di due anni accoglie il ritorno del marito Frank a Savannah, in Georgia, dopo quattro mesi di servizio in Afghanistan nell’ambito dell’operazione Enduring Freedom in Afghanistan, 5 aprile 2002. (Erik S. Lesser/Getty Images)

Afghanistan - 13 maggio 2002
Soldati americani nel campo di aviazione di Kandahar durante una tempesta di sabbia, 13 maggio 2002. L’occupazione dell’aeroporto faceva parte dell’operazione Enduring Freedom. (Scott Nelson/Getty Images)


Afghanistan - 31 agosto 2002
Un soldato delle Forze speciali americani si allena in un luogo sicuro a Kunduz, in Afghanistan, 31 agosto 2002. (Scott Nelson/Getty Images)

Afghanistan - 9 settembre 2002

Il tenente americano Carlin Williams fugge dalle fiamme nella base americana di Orgun-e Kalay, il 9 settembre 2002. (Chris Hondros/Getty Images)

Afghanistan - dicembre 2006

Due donne camminano davanti al palazzo Darlaman di Kabul, in una delle zone della città più danneggiate dai combattimenti. (SHAH MARAI/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 3 luglio 2007

Esercitazioni dell’esercito afghano poco fuori Kabul, 3 luglio 2007. (AP Photo/Musadeq Sadeq)

Afghanistan - gennaio 2010
La scena di un attentato suicida a Kabul, 18 gennaio 2010. (SHAH MARAI/AFP/Getty Images)

Afghanistan - aprile 2010
Un imam parla attraverso un interprete con un marine americano, che gli consegna 420 dollari per riparare i danni alla moschea provocati dalla battaglia contro i talebani a Marjah, provincia di Helmand. Aprile 2010. (MAURICIO LIMA/AFP/Getty Images)


Afghanistan - 18 settembre 2010
Una donna afghana dopo aver votato nelle elezioni parlamentari a Kabul, 18 settembre 2010. (Paula Bronstein /Getty Images)

Afghanistan - 15 dicembre 2008

Il presidente afghano Hamid Karzai decora il presidente americano George W. Bush con una medaglia nel palazzo presidenziale di Kabul 15 dicembre 2008. (MUSADEQ SADEQ/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 11 dicembre 2009
Soldati americani pattugliano il distretto di Sarkani nella provincia di Kunar, 11 dicembre 2009. (TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 22 dicembre 2009

Il funerale di un soldato americano morto in Afghanistan, ad Alrington, in Virginia, Stati Uniti, 22 dicembre 2009. (SAUL LOEB/AFP/Getty Images)
Afghanistan - 14 febbraio 2010
Un poliziotto sul luogo di un attentato suicida in un centro commerciale a Kabul, 14 febbraio 2010. (Getty Images)

Afghanistan - 8 agosto 2010

Poliziotti afghani sul luogo di un attentato suicida a Herat, 8 agosto 2010. (Aref Karimi/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 3 dicembre 2010

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nell’aeroporto militare di Bagram insieme al generale David Petraeus, 3 dicembre 2010. (JIM WATSON/AFP/Getty Images)

Afghanistan - febbraio 2011

Il luogo di un attentato suicida a Khost, a est di Kabul, 18 febbraio 2011. L’attentato talebano ha ucciso nove persone e ne ha ferite 40 ed è avvenuto a un quartier generale della polizia afghana. (RASOOL ADIL/AFP/Getty Images)

Afghanistan - aprile 2011

Un gruppo di militanti talebani si arrende a Kandahar, aprile 2011. (U.S. Army Maj. James D. Crawford/ISAF Regional Command (South) via Getty Images)

Afghanistan - aprile 2011
Un anziano afghano durante la shura (il consiglio locale) nella città di Musa Qala, provincia di Helmand, 12 aprile 2011. (PETER PARKS/AFP/Getty Images)

Afghanistan - giugno 2011
L’hotel Continental di Kabul sotto attacco, giugno 2011. (MASSOUD HOSSAINI/AFP/Getty Images)

Afghanistan - giugno 2011


Un gruppo di soldati americani dopo l’attacco all’hotel Continental di Kabul, 29 giugno 2011. (PEDRO UGARTE/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 1 luglio 2011

Un soldato americano su un elicottero Chinook che sorvola la provincia orientale di Paktiya, 1 luglio 2011. (TED ALJIBE/AFP/Getty Images)

Afghanistan - luglio 2011

Una vista aerea del villaggio di Paktiya, in Afghanistan, luglio 2011. (TED ALJIBE/AFP/Getty Images)

Afghanistan - 2 settembre 2011

Un gruppo di soldati statunitensi cena nel punto di osservazione di Mustang, provincia di Kunar, in Afghanistan, 2 settembre 2011. (John Moore/Getty Images)

Afghanistan - 18 settembre 2011

La facciata di un edificio a Kabul , 18 settembre 2011. (ADEK BERRY/AFP/Getty Images)


Come accadrà poi in Iraq, l’abbattimento del regime non sarà garanzia della fine delle ostilità. Nel corso dei mesi i talebani e al Qaida metteranno in piedi una guerriglia intensa e persistente, volta a colpire sia le forze alleate che le debolissime istituzioni afghane e i cittadini inermi. Invece che concludersi, le operazioni belliche guadagneranno forza e violenza nel corso dei mesi, con le forze alleate impegnate allo stesso tempo nella battaglia contro un nemico atipico e nel faticoso tentativo di ricostruire i servizi e le istituzioni di una democrazia. In diverse zone del paese nascono ospedali, uffici, scuole, infrastrutture. La NATO comincia ad addestrare forze di polizia locali e un esercito. Hamid Karzai, già presidente ad interim del nuovo governo afghano, viene eletto presidente nel 2004: sarà poi rieletto nel 2009 tra accuse di irregolarità e brogli. In entrambi i casi, però, il numero di persone che si presenta ai seggi nonostante le minacce e gli attentati dei talebani e di al Qaida viene visto come un segnale incoraggiante sulla volontà di moltissimi afghani di mettersi alle spalle gli anni della dittatura.

Intanto gli attentati continuano, così come le operazioni di guerra: i soldati alleati tentano di stanare i membri della guerriglia e quindi allargano la loro presenza in Afghanistan, spostandosi in luoghi remoti e lontani da Kabul ingaggiando battaglie che durano giorni, a volte settimane, e portano alla morte di migliaia di civili. La guerra intanto diventa sempre più contestata e criticata anche perché nel 2003 gli Stati Uniti hanno cominciato un’altra guerra, in Iraq, e in molti accusano il governo americano di aver così indebolito la propria presenza in Afghanistan compromettendo il successo della missione militare.
È di questa opinione anche Barack Obama, giovane senatore dell’Illinois, contrario fin dall’inizio alla guerra in Iraq, che accusa l’amministrazione Bush di aver compromesso il risultato in Afghanistan e soprattutto la lotta ad al Qaida con una guerra inutile e dannosa. Eletto presidente nel 2008, Barack Obama invierà in Afghanistan 30.000 nuovi soldati, raddoppiando di fatto il loro numero e ripercorrendo così una strategia – il cosiddetto surge – che aveva dato buoni e incoraggianti risultati durante l’ultima fase della guerra in Iraq sotto il comando del generale David Petraeus.
Nel frattempo cambiano anche le politiche del governo americano e di quello afghano riguardo i talebani: se l’amministrazione Bush li considerava al pari di al Qaida, combattendo allo stesso modo le organizzazioni terroristiche e i regimi loro alleati, col tempo le parti hanno optato per un cambio di strategia. Combattere al Qaida, tentare di fare la pace con i talebani. Per mesi il governo americano e quello afghano sono stati impegnati in colloqui di pace con i talebani, volti a mettere fine alle violenze garantendo ai clan una qualche forma di rappresentanza all’interno del governo. La settimana scorsa, però, Karzai ha annunciato la sospensione dei colloqui, esasperato dal continuo ricorso alla violenza dei talebani, anche durante le trattative.
Non esistono stime precise e univoche delle persone morte in Afghanistan dall’inizio della guerra a oggi. Il numero dei civili uccisi in dieci anni oscilla tra le 15 e i 35 mila. Un rapporto delle Nazioni Unite del 2009 dava ai talebani la responsabilità del 76 per cento dei civili uccisi in Afghanistan. Nel giugno del 2010 la guerra in Afghanistan è diventata la guerra più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti, superando la durata della guerra in Vietnam. Dopo aver ultimato il ritiro delle truppe da combattimento in Iraq, Barack Obama ha fissato le date del ritiro anche per l’Afghanistan: 10.000 soldati americani dovrebbero lasciare l’Afghanistan entro la fine del 2011, altri 23.000 dovrebbero farlo entro la fine del 2012.











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