martedì 4 giugno 2013

Andrei Agape, in carcere per truffa. Si pente, si fa prete e “vince” domiciliari


Andrei Agape, in carcere per truffa. Si pente, si fa prete e "vince" domiciliari

PALERMO – Si è pentito, si è fatto prete ortodosso e si è così guadagnato i domiciliari. E’ la storia di Andrei Traian Agape, un romeno finito in carcere perché accusato di clonare carte di credito oltre che per frode e ricettazione. Ma in cella si è convertito, ha ammesso con i magistrati tutti i crimini che gli sono stati contestati e sulla via della redenzione si è pure fatto prete ortodosso.
L’uomo fu arrestato alla fine dello scorso anno per una storia di presunte truffe risalenti al 2009 ed al 2010. Una raggiro del valore di migliaia di euro la cui base operativa era a Palermo ma che si ramificava anche all’estero. L’affare ai danni delle agenzie di viaggio era stato scoperto dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione  “Easy travel”. Una volta clonati i numeri delle carte di credito inseriti sul web, venivano comprati biglietti a prezzo pieno per lussuosi viaggi esotici, poi rivenduti alla metà del prezzo ad ignari acquirenti.  
”E’ stato un periodo ormai superato della mia vita – ha spiegato ai magistrati – ed ora voglio rimediare, cambiare vita”. E il cambiamento è stato piuttosto radicale, certificato dall’essere diventato un prete ortodosso della chiesa di Cagliari. Una circostanza che ha convinto i giudici, ma fino a un certo punto: perché Agape lascia il carcere ma resta comunque agli arresti domiciliari.



Nessun commento:

Posta un commento