mercoledì 26 giugno 2013

Alla cara Yulia...


Cara mia cara carissima Yulia, forse non ci siamo mai compresi, e non penso per un fatto di lingua ma di pensiero, dovuto sicuramente alle nostre età ma anche allens. culture. Sono come dici un albanese? Ma non sai che una delle guerrecombattute dai Romani antichi fu proprio contro l'Epiro, ed   una vittoria dalmedesimo vinta è stata chiamta dagli storici vittoria di Pirro, per direvittoria ma non vincita.
Poi non sai che il declino nell'occidente di Atene fu causato da quelli che Tu chiami albanesi.
In qualsiasi modo, ed anche a seguito di eventi che si verificarono prima della guerra 1915-1918 nella zona dei balcani, sempre quella che chiami albanese,comportò una trasformazione degli equilibri internazionali e sulla scena mondiale entrarono  americani e russi: il jazz e il futurismo, detto in due parole. Sai che parlo sempre da storico, anche la mia prima moglie la educai a pensare nei concetti storici.
Ora la mia vita, dopo i fatti di Milano, non sarà la stessa.
Non ho preso definitiva decisione. Esco o non esco, sono o non sono, to by o not to by, la verità è sostanza o divenire, permanere o mutare.
Ma tutto questo non attiene ai ns. rapporti. Ho schifo per ogni conflittualità, amo l'amore, cioè l'unione e la morte che non è separazione ma ritrovare l'amore: il dio degli inferi trascinò nelle ombre e buio delle viscere della terra a vivere Proserpina, ma acconsentì che per altra sei mesi ritornasse nella superficie della terra, è fu la Primavera: ma senza autunno e inverno non vi è primavera, perchè il seme deve morire per rifiorire: Giovanni, Vangelo, Se il grano non muore...etc cioè non risorge. Ricorderai che ho letto un libro di un teologo sulla resurrezione.
Ora io sto morendo. E affido la delega ad altri del mio risorgere. Vorrei risorgere per Te, avrei sempre voluto risorgere per Te.
Ti scrivo questo perchè so che leggi la mia posta. Ho chiesto, mancando di un programma office sul computer, la possibilità di inviare
sulla email di Valentina l'inizio di un racconto. E' la mia vita, ma raccontata da una donna al figlio. Non giudicarla e non trarre conclusioni.
Ma mi è venuta una idea, anche per ripulire la mia anima. Non pensare mai a gesti volgari perchè se sono sempre andato da Valentina era per preparare la fioritura della Primavera: la trascinavo negli anfratti bui del mio mondo sotteraneo: ma risorgeva la vita.
Sono pazzo?
Ma allora è follia anche la mitolgia greca: iniziamo una querelle o processo: Il mito di Proserpina. Ormai non vi sono più giudici, nei Tribunali ci si picchia, gli avvocati sono trafficoni di poca cultura. Devo affrontare molte cose. Un filo sottile mi unisce ancora alla vita, ed è Valentina. Senza Lei sarei già morto. Ma poi che è un morto? Il grano risorge...(sempre Giovanni) o il Tuo Tolstoj.
paolo di ieri, oggi, domani, sempre o...di mai.
Paolo Luceri

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