venerdì 12 aprile 2013

Visita a Berlusconi dopo aggressione Massimo Tartaglia



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Classificato da: Ambasciatore David H. Thorne. Motivi:1.4 (b) and (d).
1. C) Sommario: L’Ambasciatore ha visitato il Primo Ministro Silvio Berlusconi, in via di guarigione, il 30 dicembre per una colazione ufficiale presso una sua proprietà lombarda. L’Ambasciatore aveva suggerito una visita a Berlusconi dopo che il Primo Ministro aveva subito un attentato in una dimostrazione di metà dicembre a Milano. Accompagnato da Gianni Letta, il sottosegretario alla presidenza e di fatto vice di Berlusconi, l’Ambasciatore si è recato all’incontro sull’aereo del Primo Ministro. Bendato e ammaccato dall’attentato di dicembre, Berlusconi era tuttavia ottimista e ansioso di mostrare il suo nuovo progetto per l’addestramento dell’elite italiana e di condividere le sue riflessioni sui leader europei e sulla politica interna. Berlusconi è stato espansivo sulla relazioni USA-Italia e Letta ha promesso di intervenire sulle operazioni dell’ENI in Iran e di portare avanti l’iniziativa Megaports. [Iniziativa della National Nuclear Security Administration (Amministrazione per la Sicurezza Nucleare Nazionale) USA che si occupa di dotare i porti di strumenti e personale addestrato per l’identificazione di materiale nucleare nei trasporti – n.d.t.]. Fine del sommario.
Il primo ministro in via di guarigione
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2. C) In seguito alla telefonata dell’Ambasciatore a Gianni Letta che suggeriva una visita dell’Ambasciatore al Primo Ministro durante la sua convalescenza, Letta, il sottosegretario alla Presidenza, ha invitato l’Ambasciatore Thorne ad accompagnarlo a Milano il 30 dicembre per un pomeriggio privato con il Primo Ministro. L’incontro di tre ore, tenuto in italiano, ha coinvolto solo il Primo Ministro, Letta e l’Ambasciatore e ha compreso una visita al più recente impegno di Berlusconi, una scuola privata di formazione per l’elite italiana e un lungo pranzo con i due principali decisionisti del governo italiano.
3. C) Berlusconi era ancora bendato e ammaccato in seguito all’attacco degli inizi di dicembre in cui un uomo mentalmente instabile gli ha scagliato contro la testa un modellino del duomo di Milano. Berlusconi ha osservato che il proiettile lo aveva colpito di striscio alla guancia, ferendolo, rompendogli il naso e alcuni denti, ma che se l’avesse colpito in pieno lo “avrebbe ucciso”. Letta ha raccontato separatamente che Berlusconi era caduto in depressione in seguito all’attacco: “E’ un impresario, vuole che tutti lo amino”, ma che aveva reagito e ora stava recuperando. Letta ha anche osservato che la visita al sito del nuovo progetto di Berlusconi era la prima uscita del Primo Ministro dopo essere stato dimesso dall’ospedale.
USA-Italia: un rapporto prezioso
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4. C) Nei discorsi a tavola, Berlusconi ha dichiarato sfrenatamente che considerava prezioso il rapporto dell’Italia con gli USA e che il suo governo era pronto ad aiutarci in qualsiasi cosa. Ha osservato che l’Italia aveva un debito di gratitudine nei confronti degli Stati Uniti per la salvezza durante la Seconda Guerra Mondiale e per la protezione nel corso della Guerra Fredda. Sull’Afghanistan, quanto ai temi di fondo, e su altri problemi ardui, l’Italia era impegnata ad aiutare gli USA a trovare la soluzione giusta. Ha osservato che sperava che l’aumento [del contributo di truppe – n.d.t.] italiano in Afghanistan avrebbe aiutato il presidente Obama ad affrontare la situazione sul campo.
Berlusconi sui leader europei
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5. C) Il Primo Ministro e Letta hanno anche dato il loro parere sull’attuale leadership europea. Berlusconi ha giudicato che la stella di Sarkozy stia svanendo nei circoli europei e che il presidente francese non eserciti più la stessa influenza che aveva un anno fa. Letta era meno convinto e ha fatto notare all’Ambasciatore che sia Berlusconi sia Sarkozy sono “mastini che competono per gli stessi riflettori”. Berlusconi ha raccontato come ha giocato un ruolo strumentale in primavera nel persuadere un riluttante Erdogan ad accettare il primo ministro danese Rasmussen come nuovo Segretario Generale della NATO, superando la profonda irritazione del presidente turco nei confronti di Rasmussen per non aver fatto tacere le stazioni radio in lingua turca nonostante le numerose richieste. Sulla Russia, Berlusconi ritiene che Putin e Medvedev si accompagnino bene, si rispettino l’un l’altro e abbiano un rapporto efficace. Di fatto, i saluti dopo il pranzo sono stati inaspettatamente accelerati da una telefonata in arrivo di Putin.
Iran: Inorridito dalla violenza. Cercherà di convincere l’ENI
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6. C) Quanto all’Iran, Berlusconi ha osservato di essere inorridito dal giro di vite iraniano. Ha offerto le risorse dei servizi d’informazione italiani e assicurato la completa condivisione delle informazioni raccolte sulle dinamiche interne di Teheran. Letta, come autorità di supervisione sui servizi di informazione italiani, ha assicurato l’Ambasciatore sulla continuazione
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Della già eccellente collaborazione bilaterale sulla materia. Letta ha anche promesso di parlare con il direttore generale dell’ENI Scaroni sulle operazioni che il gigante energetico ha in corso in Iran e, se possibile, convincerlo a interromperle.
Megaports–Il governo italiano deve decidere sul contatto
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7. C) In risposta alla richiesta USA di portare avanti Megaports, Letta ha dichiarato all’Ambasciatore che il tema sarà dibattuto alla riunione del Consiglio dei Ministri dell’8 gennaio e che immediatamente dopo si metteranno in contatto per far sapere quale ministro avrà la guida nel governo italiano per la realizzazione del progetto e sarà, in quanto tale, l’interlocutore primario della nostra Ambasciata.
I tribunali italiani – Problema numero uno
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8. C) Berlusconi ha apertamente identificato la magistratura – il sistema giudiziario e i tribunali – come “il maggior problema” dell’Italia e ha dichiarato all’Ambasciatore di essere pronto a formare un’alleanza con l’opposizione di centrosinistra per attuare la riforma della magistratura. Ha osservato che un sistema legale in cui le controversie non mai risolte definitivamente – dove si può essere assolti per un reato e tuttavia la causa può rinascere in seguito – ha minato il sistema politico ed economico italiano. Ha sostenuto che questo è ciò che accaduto nel suo stesso caso, in cui è stato assolto in passato ma le stesse accuse continua a ritornare ripetutamente. Ha affermato di avere alleati all’opposizione sulla necessità della riforma, tra cui il leader del PD Bersani. Letta ha affermato prudentemente che il governo non saprà se avrà la forza sufficiente per realizzare tale idea a meno di conseguire un risultato ragionevole alle elezioni regionali del marzo 2010.
Gente in gamba dell’opposizione
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9. C) Berlusconi e Letta hanno mostrato molto rispetto per i leader dell’opposizione. Berlusconi ha elogiato il leader del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani come “persona diretta” che era leale e con un’intelligenza di primo d’ordine. Separatamente Letta è stato anche complimentoso nei confronti dell’ex primo ministro (e arcirivale) Massimo Dalema cui ha riconosciuto di aver dimostrato coraggio e integrità nel corso della crisi dei Balcani e di aver assunto decisioni molto difficili. Letta ha osservato che il comportamento pungente da “tipo più intelligente di tutti” rendeva un lavoraccio trattare con lui ma ne ha riconosciuto il giudizio e l’efficacia politica, ragione per cui Berlusconi ne ha sostenuto la posizione come Ministro degli Esteri della UE nonostante le reciproche differenze. Letta ha detto all’Ambasciatore di non avere un chiaro giudizio di come Di Pietro si comporterà in politica interna e di attendere colloqui futuri. Su altri temi di politica interna Letta pensava che l’attuale distacco tra il partito al governo, PDL, e il presidente siciliano Lombardo fosse un problema minore e che lo avrebbero risolto rapidamente.
Preoccupato per un 2010 piatto
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10. C) Sia Berlusconi sia Letta hanno espresso preoccupazione sulle prospettive limitate di crescita economica nel 2010. Berlusconi pensava che l’Italia avesse superato abbastanza bene lo scorso anno di crisi finanziaria ma che fosse una sfida produrre nel 2010 una crescita sufficiente a rimpiazzare i posti di lavoro persi. Il Primo Ministro era meno preoccupato che un crollo economico in Grecia avesse una largo impatto sulla UE. Ha affermato di avere un buon rapporto con il Primo Ministro greco Papandreu e di aver fiducia che egli possa sistemare la situazione.
Nuovi media – Importanti per la Libertà
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11. C)In risposta alle domande dell’Ambasciatore al Primo Ministro sul ruolo di Internet, Berlusconi ha replicato “è importante per la libertà”. I nuovi media – in particolare Facebook che era stato strumentale all’organizzazione di un “No Berlusconi Day” il mese prima e più controverso nel continuare a ospitare pagine “Uccidete Berlusconi” – avevano irritato il governo italiano, ma il Primo Ministro ha affermato di ritenere che i media in evoluzione erano critici sia per il futuro sia per la conservazione della libertà. Ma riteneva che ci fosse necessità di controlli meglio meglio mirati per evitare l’uso più estremo dei nuovi canali.
L’Accademia della Leadership di Berlusconi
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12. C) Il Primo Ministro ha iniziato la visita conducendo personalmente
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una visita guidata al suo progetto più recente, un’accademia privata per la formazione delle migliori menti più giovani d’Italia. Berlusconi ha guidato Letta e l’Ambasciatore in un giro personale di una proprietà in Lombardia appena ristrutturata che servirà da sede dell’iniziativa. La villa di campagna del diciassettesimo secolo completamente rinnovata, Villa Gernetto,ospiterà una scuola speciale da aprire a marzo per un centinaio dei giovani leader italiani di maggior talento, completamente finanziata dal patrimonio personale di Berlusconi. Il Primo Ministro intende scegliere gli studenti di persona e immagina un ambiente in cui i migliori e più brillanti vivano e studino, sotto la guida di leader mondiali “come Blair e Clinton”.
Commento
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13. C)Il pomeriggio intimo dell’Ambasciatori con i due massimi decisionisti è stato sia una prova delle priorità che Berlusconi attribuisce al rapporto USA-Italia, sia anche, forse, un segno che il governo italiano ha raggiunto l’agio e la naturalezza a lungo ricercati con l’amministrazione Obama. E’ anche un premio per la coltivazione, da parte dell’Ambasciatore, del rapporto con Letta, che ha aperto un canale personale con il Primo Ministro. La copertura della stampa, il giorno dopo, ha chiaramente recepito questo messaggio da quella che è stata vista come una sessione straordinariamente privata. Il Primo Ministro è stato chiaro sul fatto che si aspetta di essere richiesto di agire per gli Stati Uniti, cosa che farà per principio, non per interesse personale. Nonostante le molte aperture offerte loro, né il Primo Ministro né Letta hanno chiesto alcunchè agli USA durante il lungo pranzo. Un aspetto che ha colpito, nell’incontro, è stata la chiara posizione di Letta come co-reggente, con Berlusconi che si rimetteva regolarmente al collega e con Letta che spesso esprimeva al suo capo punti di vista opposti durante il pranzo.
THORNE
“Traduzione a cura di znetitaly”

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