martedì 16 aprile 2013

Svelata l’origine dei cerchi delle fate



Nel deserto della Namibia, sono disegnati dalle termiti


I ‘cerchi delle fate’ nel deserto della Namibia seguono uno schema regolare (fonte: Norbert Juergens, Università di Amburgo)I ‘cerchi delle fate’ nel deserto della Namibia seguono uno schema regolare (fonte: Norbert Juergens, Università di Amburgo)
Nei ‘cerchi delle fate’ le riserve d'acqua del deserto della Namibia (fonte: Norbert Juergens, Università di Amburgo)
I ‘cerchi delle fate’ del deserto della Namibia sono disegnati dalle termiti(fonte: Norbert Juergens, Università di Amburgo)
Svelata l’origine dei ‘cerchi delle fate’, nel deserto della Namibia, sulla costa sudoccidentale dell'Africa: a disegnare gli enigmatici anelli d’erba sono le termiti, come dimostra il ricercatore tedesco Norbert Juergens, dell’università di Amburgo, nello studio pubblicato sulla rivista Science. E' un esempio di ingegneria naturale nel quale, grazie alla termiti, i cerchi delle fate trasformano un deserto di breve durata in un prato permanente.
I cerchi delle fate sono disegni circolari di erbe perenni. Nell'insieme queste circonferenze disegnate con l'era seguono schemi regolari e possono persistere per decenni, ma il modo in cui si formano questi anelli suggestivi è stato sempre un mistero.

Studiando una fascia di deserto lunga 2.000 chilometri che corre dall’Angola alla parte settentrionale del Sudafrica, Juergens ha notato che ogni volta che ha trovato i cerchi delle fate, all’interno dell'anello e nella vegetazione circostante vi era un particolare tipo di termiti chiamate Psammotermes allocerus. Il ricercatore ha stabilito che queste termiti sono gli unici organismi che si trovano costantemente quando i cerchi delle fate iniziano a formarsi.
Nei cerchi delle fate allo stadio iniziale le termiti si nutrono delle radici delle erbe. Via via che aumenta l’attività delle termiti, si riduce la crescita dell'erba all’interno dell’anello. Qui muoiono tutte le erbe, ma l’assenza delle piante diventa ‘cruciale’ per la sopravvivenza delle termiti perché permette di conservare nel terreno la rara acqua presente nel deserto.
All’interno dell’anello, infatti, l’acqua piovana non viene persa perchè evapora attraverso le piante, ma viene stoccata nella profondità nel suolo sabbioso, dove è protetta dall’evaporazione.

L'approvvigionamento idrico del suolo permette alle termiti di rimanere vive e attive durante la stagione secca e contemporaneamente aiuta l’erba a crescere e prosperare ai margini del cerchio, formando un anello e trasformando in questo modo un deserto di breve durata in un prato permanente.

(ANSA)

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