venerdì 5 aprile 2013

Suicidi Marche: sindaco piange: 'Hanno preferito scomparire'



'Piuttosto che chiedere aiuto. Stato non abbandoni gente'


Il sindaco di Civitanova Marche, Tommaso Claudio Corvatta, davanti l'abitazione di via Calatafimi dove si consumato il duplice suicidio Il sindaco di Civitanova Marche, Tommaso Claudio Corvatta, davanti l'abitazione di via Calatafimi dove si consumato il duplice suicidio

CIVITANOVA MARCHE (ANCONA)  - "Hanno preferito scomparire piuttosto che chiedere aiuto, dimostrando una dignità estrema nella tragedia: in altri luoghi la disperazione avrebbe portato a atti di criminalità". Lo dice, tra le lacrime, il sindaco di Civitanova Marche Tommaso Claudio Corvatta, a capo di una coalizione di centro sinistra, commentando la tragedia, figlia della crisi, che ha spazzato via la vita dei coniugi Dionisi e di Giuseppe Sopranzi, fratello della donna. "Pochi giorni fa - ricorda Corvatta - marito e moglie si erano incontrati con il presidente del consiglio comunale, che abita nello stesso palazzo, e avevano rifiutato il suo invito a rivolgersi ai servizi sociali per essere aiutati, perché si vergognavano a chiedere. Non posso dire che questa situazione sia non prevista, ci sono tante famiglie disperate. Come amministratori cerchiamo di concentrare tutti gli sforzi, ci sentiamo veramente coinvolti", aggiunge piangendo. Poi lancia un appello: "Lo Stato non deve abbandonare la gente. Quando nei palazzi del Governo si discutono le strategie economiche, bisogna sempre pensare che in fondo alla catena c'é gente come questa. Nessuna mancata attenzione è perdonabile. Invito tutte le autorità, il Governo, a riflettere su quello che sta succedendo e a cercare di essere più celeri nel trovare soluzioni e collaboranti".

(ANSA)

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