venerdì 19 aprile 2013

STEVE JOBS TELEFONA AL PADRE DEL RAGAZZO UCCISO PER UN IPOD


Steve JobsNEW YORK - Di iPod a New York si può anche morire e la Apple sente un peso sulla coscienza: Steve Jobs, il capo del gigante informatico rilanciato dal ettore digitale di musica, ha telefonato al padre di un ragazzo di Brooklyn ucciso da un altro giovane che voleva rubarglielo.

Errol Rose ha ricevuto la telefonata mentre stava preparandosi ad andare al funerale di Christopher, il figlio ucciso a 15 anni durante una rissa con una gang di adolescenti "Non sapevo chi fosse. Mi ha chiamato per nome. Mi ha fatto le sue condoglianze. Parlava col cuore. Mi ha detto che capiva come mi potevo sentire".

La conversazione è durata alcuni minuti: "Se c'é qualcosa,qualsiasi cosa che posso fare, non esiti a chiamarmi", avrebbe detto il miliardario della Apple al padre del ragazzo morto.

Christopher era stato ucciso sabato pomeriggio mentre in compagnia di quattro amici stava andando a prendere la metropolitana: il gruppetto è stato circondato da una decina di adolescenti che hanno aggredito i quattro ragazzi, picchiandogli e rubando tutto quando avevano addosso di valore, compreso l'Ipod.

Durante la rissa uno degli aggressori, Darran Samuel, ha colpito Christopher con un coltello al petto. Il ragazzo è morto. Samuel, che ha 16 anni, è stato incriminato per omicidio colposo e tentata rapina.

La magistratura ha affermato che l'aggressione è scattata con la richiesta di consegnare l'iPod. Secondo la polizia di New York, dallo scorso aprile una cinquantina di iPod sono stati rubati sulla metropolitana della Grande Mela, mentre l'anno scorso, nello stesso periodo, non c'era stata alcuna denuncia del genere, perché lo strumento era meno diffuso e soprattutto non era ancora divenuto una sorta di status symbol degli adolescenti (e non solo).

Gli iPod vengono di solito rubati tra giovani "per uso personale" e non per farne commercio.

(ANSA)

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