venerdì 12 aprile 2013

SOTTOSEGRETERAIO AL TESORO LEVEY NOTA LA COLLABORAZIONE ITALIANA SULLE SANZIONI ALL’IRAN



Classificato da: Consigliere Economico Ministeriale Tom Delare – Motivi 1.4 (b) e (d)
1. (S/NF) Sommario: Il Sottosegretario al Tesoro per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria, Stuart Levey, è stato in Italia il 14-15 luglio per discutere gli sforzi per aumentare la pressione finanziaria sull’Iran ed evitare che l’Iran faccia cattivo uso del sistema finanziario internazionale per sostenere le proprie attività di proliferazione. Il Sottosegretario Levey ha condiviso informazioni riguardanti la condotta illecita e ingannevole della Compagnia di Navigazione della Repubblica Islamica dell’Iran (IRISL). Ha anche fornito un’anteprima di un’iniziativa del governo statunitense per sensibilizzare gli assicuratori e riassicuratori a pratiche nei confronti dell’IRISL e di altre compagnie iraniane che considerino una revisione delle condizioni di assicurazione che potrebbero avvantaggiare le attività di proliferazione iraniane. Levey ha ringraziato gli italiani per i loro sforzi presso la UE per rafforzare le sanzioni contro le banche iraniane coinvolte in operazioni di proliferazione. Gli interlocutori italiani hanno apprezzato le proposte del Sottosegretario Levy e affermato che esamineranno con attenzione i dettagli per vedere come si adattino alle leggi italiane. Fine sommario.
2. (C) Nel corso della sua visita a Roma del 14-15 luglio, il Sottosegretario al Tesoro per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria, Stuart Levey, ha incontrato il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, il Direttore Generale del Ministero delle Finanze per i Crimini Finanziari, Giuseppe Maresca, il Direttore Politico uscente del Ministero degli Esteri, Giulio Terzi e il successore di Terzi (attuale Vicedirettore del Ministero degli Esteri per l’Integrazione Multilaterale, Luca Giansanti.)
Banca d’Italia
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3. (S) Il Sottosegretario Levey ha condiviso con il Governatore della Banca d’Italia (GOI), Mario Draghi, informazioni specifiche riguardanti la condotta illecita e ingannevole della Compagnia di Navigazione della Repubblica Islamica dell’Iran (IRISL) e ha proposto di sensibilizzare gli assicuratori e riassicuratori a pratiche nei confronti dell’IRISL e di altre compagnie iraniane che considerino una revisione delle condizioni di assicurazione che potrebbero avvantaggiare le attività di proliferazione dell’Iran. Draghi ha apprezzato l’iniziativa e suggerito che il Comitato interministeriale per la Sicurezza Finanziaria sarebbe la sede per tali discussioni e ha anche incoraggiato il Sottosegretario a visitare l’organismo di supervisione delle assicurazioni e il Ministro Scajola. (Nota: Scajola è Ministro dello Sviluppo Economico. Vicino al Primo Ministro Berlusconi, il suo portafoglio si va ampliando sempre di più ed evidentemente comprende la supervisione sulle assicurazioni.)
Ministero delle Finanze: spingere la UE ad essere all’avanguardia della FATF * sulle Sanzioni all’Iran
(* FATF = Financial Action Task Force, gruppo di lavoro per l’azione finanziaria, organismo intergovernativo per combattere il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo – n.d.t.)
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4. (S/NF) Ringraziando l’Italia per la sua recente collaborazione presso la UE nel tentativo di promuovere la Posizione Comune sull’Iran, il Sottosegretario Levey ha chiesto cosa può fare di più l’Europa per evitare che l’Iran faccia cattivo uso del sistema finanziario UE per sostenere le proprie attività di proliferazione. Il Direttore Generale per i Crimini Finanziari, Giuseppe Maresca, ha risposto che pensa che una completa attuazione della Posizione Comune della UE sulla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (UNSCR) 1803 sarà realizzata entro settembre. Ha affermato che il ritardo è dovuto al fatto che i paesi UE stanno tuttora negoziando. Il capo dell’Unità per i Crimini Finanziari, Cristina Collura, ha osservato che l’Italia ha sostenuto che la Posizione Comune deve contenere politiche che promuovano la vigilanza sulle banche residenti in Iran e dovrebbe includere misure specifiche contro la Bank Saderat. L’Italia ha spinto per proposte che richiederebbero che la Unità di Intelligence Finanziaria siano informate prima di qualsiasi transazione con l’Iran, ma l’EU-4 (Italia, Inghilterra, Francia e Germania) ha concordato notifiche successive alle transazioni. Maresca ha osservato che la Posizione Comune si spingerebbe oltre le raccomandazioni del FATF riguardanti le transazioni che coinvolgono banche iraniane. Tutte le transazioni che coinvolgono l’Iran pongono rischi, ha affermato Maresca e ha chiarito che il governo italiano non sarà soddisfatto da un superficiale processo di controllo post-transazione.
5. (S/NF) In risposta a una domanda del Sottosegretario Levey riguardante la situazione della Bank Sepah, Maresca a dichiarato che la Bank Sepah rimane commissariata dalla Banca d’Italia e che l’organizzazione sta tuttora utilizzando i conti attivi. A maggio, la scadenza del commissariamento è stata prorogata di altri sei mesi. Ogni transazione è tuttora sotto il controllo della Banca d’Italia. La Banca d’Italia sta valutando la fase finale della sua
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azione che potrebbe comprendere la chiusura dell’intera banca oppure il lasciare aperto un ufficio ma senza consentirgli attività. Maresca ha affermato che la Banca d’Italia deve ancora prendere la decisione finale su queste due opzioni.
6. (S/NF) Passando ai passi successivi che la comunità internazionale può fare nei confronti dell’Iran, il Sottosegretario Levey ha condiviso informazioni sull’IRISL e di nuovo ha fornito un’anteprima dell’iniziativa del governo USA in campo assicurativo. Maresca ha apprezzato la proposta e ha chiesto se ci fossero compagnie italiane che il governo USA ritenesse fornissero servizi alle compagnie iraniane. Il Sottosegretario Levey ha risposto che non gliene risultano ma che, a causa della complessiva dell’industria assicurativa internazionale, le compagnie potrebbero essere coinvolte senza che il loro coinvolgimento risulti. Con riferimento a polizze di carico ingannevoli utilizzate dalla IRISL, Maresca ha promesso di collaborare con le Autorità Doganali italiane per assicurare che gli ispettori nei porti dispongano delle più recenti informazioni sulla pratiche iraniane ingannevoli e per garantire che gli agenti doganali adempiano agli obblighi dell’Italia relativi alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU 1803. Maresca ha anche offerto di parlare con le compagnie di assicurazione italiane per informarle dei rischi per la loro attività se forniscono servizi a compagnie iraniane oggetto di sanzioni. Il Sottosegretario Levey ha fornito a Maresca alcuni punti riguardanti l’impresa italiana Società Esecuzione Lavori Idraulici (SELI) che è coinvolta con la Ghorb Ghaeb, nella lista nera USA. Ghorb Ghaleb è una società di proprietà dell’IRGC [Esercito dei Guardiani della Rivoluzione Islamica – n.d.t.] che lavora alla metropolitana di Teheran (le tecnologie di scavo interessate nei lavori sono di ovvio interesse del settore della proliferazione e delle armi di distruzione di massa). Inoltre il Sottosegretario Levey ha fornita a Maresca informazioni aggiornate sulla Bank Mellat, osservando che il caso contro la Mellat è molto forte. Maresca si è detto d’accordo di esaminare attentamente tutte le informazioni che il Sottosegretario Levey gli ha passato.
Terzi, del Ministero degli Esteri: l’iniziativa con le assicurazioni è fattibile
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7. (C) Il Direttore Politico Giulio Terzi ha aggiornato il Sottosegretario Levey sulla situazione delle discussioni a Bruxelles sulla Posizione Comune rispetto alla UNSCR 1803, osservando che l’attuazione della UNSCR 1803 potrebbe essere rimandata a settembre. Sottolineando gli sforzi dell’EU-4 (Italia, Inghilterra, Francia e Germania) di sviluppare una posizione comune forte che includa un controllo rafforzato delle transazioni iraniane, Terzi ha enfatizzato il fatto che l’Italia sta lavorando duramente per incoraggiare una robusta attuazione a livello UE. Esprimendo preoccupazione per il ritardo, Levey ha chiesto cosa, ove qualcosa sia possibile, il governo possa fare per accelerare l’attuazione. Terzi ha suggerito di consultare i paesi esterni Austria, Spagna, Svezia e Cipro e ha detto di ritenere che gli austriaci, in particolare, siano preoccupate che le sanzioni siano presto imposte alla società energetiche; Terzi ritiene che cerchino di ritardare sanzioni aggiuntive. Terzi ha proposto che il governo USA e altri lavorino per persuadere gli austriaci che non ci sono programmi nascosti riguardo alla posizione comune sulla UNSCR 1803 e per assicurare agli austriaci che non sono imminenti sanzioni al settore petrolifero.
8. (S/NF) Il Sottosegretario Levey ha ringraziato Terzi per i recenti sforzi dell’Italia presso la UE per far progredire le sanzioni contro l’Iran e ha osservato che le azioni europee trasmettono un segnale ad altri stati, particolarmente gli stati del Golfo, che sta montando la pressione contro le banche che continuano ad appoggiare gli interessi iraniani nel settore della proliferazione. Capitalizzando i successi delle sanzioni, il Sottosegretario Levey ha aggiornato Terzi sull’iniziativa del governo USA nel settore assicurativo. Terzi ha risposto che deve consultarsi con i suoi legali ma ha dichiarato di ritenere che le UNSCR 1803 e 1737 forniscano una buona base legale per “ampliare la portata” delle azioni. Definendo “valido” il programma, Terzi ha affermato che il governo italiano agirà in aree in cui vi siano prove di attività illecite.
9. (S/NF) In risposta a una domanda del Sottosegretario riguardanti la visione italiana della situazione in Iran, Terzi ha affermato di aver recentemente parlato con un professore dell’Università di Teheran che gli ha dato l’impressione che sia in corso un dibattito interno ma che non si tratta di “nulla di grosso”. Il professore ha affermato che le banche iraniane hanno riportato 8 miliardi di dollari di perdite l’ano scorso e che l’inflazione sta salendo alle stelle. Ahmadinejad può essere meno politicamente stabile, ha commentato Terzi e ha riferito che il professore ha affermato che persino la risposta di Ahmadinejad a Solana è stata meno negativa di reazioni precedenti. Da racconti che si sentono, ha detto Terzi, sembra che le sanzioni stiano avendo “qualche effetto” sul regime.
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10. (S/NF) Terzi ha annunciato che la Banca d’Italia ha recentemente diffuso il suo sesto avvertimento sul condurre affari con banche iraniane. Osservando che il nuovo avvertimento della Banca d’Italia è un passo positivo, il Sottosegretario Levey ha passato a Terzi informazioni sulla Bank Mellat e la società italiana SELI. Terzi, ringraziando il Sottosegretario per le informazioni, ha fatto riferimento alle recenti dichiarazioni forti sull’Iran del Primo Ministro Berlusconi e del Ministro degli Esteri Frattini, ma ha affermato che i negoziatori dovrebbero cogliere le opportunità, se aperture minori si mostrano da parte iraniana. Terzi ha concluso facendo notare i risultati molto positivi che sono stati ottenuti con le consultazioni dell’Italia riguardo al processo del P5+1 e ha suggerito un incontro del gruppo dei Cinque [‘Quint Format’: Francia, Germania, Italia, Inghilterra e Stati Uniti – n.d.t.] alle riunioni del G8 per discutere dell’Iran e di altri problemi di proliferazione. (Commento: questo è il modo di Terzi di ricordare al Sottosegretario Levey che il nuovo ruolo proattivo dell’Italia sulle sanzioni all’Iran si sta sviluppando parallelamente al ruolo rafforzato di consultazione dell’Italia nel processo dei P5+1. Fine commento.)
Commento: Il nuovo governo segnala una collaborazione molto maggiore sulle sanzioni all’Iran
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11. (S) Commento: Dalla visita di novembre del Sottosegretario Levey l’Italia ha un nuovo governo e un nuovo atteggiamento nei confronti della collaborazione con le politiche statunitensi verso l’Iran. Visite precedenti avevano mostrato leggere differenze tra il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Finanze. Questa volta tutti i nostri interlocutori hanno parlato degli stessi argomenti e riflesso una rinnovata disponibilità a lavorare su aree di comune interesse. Fine commento.
Traduzione a cura di znetitaly

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