venerdì 12 aprile 2013

Rocco Casalino, il MoVimento 5 Stelle e il Grande Fratello della politica



 Un meraviglioso aneddoto sul Corriere



Rocco Casalino, il MoVimento 5 Stelle e il Grande Fratello della politica


L’aneddoto è raccontato da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, e riguarda Rocco Casalino, ex concorrente del Grande Fratello e ora tra i responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle, alle prese ieri con l’okkupazione della Camera e del Senato:

È nervosissimo. È qui che si guarda intorno, sbuffa, gambe larghe e mani sui fianchi. C’è il solito commesso paziente.
«Ha bisogno di qualcosa?».
E lui: «No, scusi, mi faccia capire: ma davvero tutte queste luci restano accese per colpa nostra? No no… accidenti… mi faccia capire bene…».
Il commesso, con una gentilezza da lettera d’encomio, spiega che sì, certo, gli enormi lampadari con cinquanta lampadine e i meravigliosi candelabri, le plafoniere in stile liberty e le luci al neon della sala stampa e poi tutta la sparata gialla che riverbera nella notte romana fin sotto l’orologio della facciata esterna, sì, è proprio così, signor Casalino: tutto resterà acceso per voi, per illuminare la vostra protesta.
Lui si volta con le labbra sottili che gli tremano. Tira su con il naso, scuote la testa. «E lei? Cos’ha da guardare con quella faccia?».
Pagheremo noi.
«Ma che significa?».
Significa che è uno spreco. E lo pagheranno i cittadini.
«E la nostra protesta, allora? Non conta niente?».
Siete arrivati qui per battervi contro gli sprechi. Ma sprecate anche voi.
«Sa perché stiamo protestando? Perché senza commissioni permanenti, i deputati non possono iniziare a lavorare e, ogni giorno, cinquecentomila euro se ne vanno in fumo!».
A questo punto, con un piccolo balzo, Casalino va a piantarsi quasi al centro del Transatlantico e urla alla cronista di un’agenzia di stampa: «Lei non può registrarmi! Se no poi io registro lei! Capitooo?».
Altri confermano la storia della giornalista – straniera – a cui viene intimato di non registrare, in un luogo al quale si chiede massima trasparenza dal punto di vista della gestione. Cose che capitano. Ma uno che è diventato famoso perché ha fatto un programma in cui era registrato anche quando andava in bagno che adesso si lamenta se lo registrano è roba da italiani. Pardòn: da grillini.

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