venerdì 19 aprile 2013

RITROVATO IL 'LOMBARDO', PORTO' GARIBALDI E I MILLE IN SICILIA


Il relitto del 'Lombardo'ROMA - Riemerge uno dei simboli della storia d'Italia, 141 anni dopo esserne stato protagonista: la nave 'Lombardo', che assieme alla 'Piemonte' porto Garibaldi e i Mille da Quarto in Sicilia, e' stata ritrovata nei fondali delle Isole Tremiti, dove naufrago' quattro anni dopo aver sbarcato i garibalidini a Marsala.
La notizia e' stata anticipata dal mensile 'Focus' che sul numero in edicola da domani ricostruisce gli ultimi anni del Lombardo.

La nave e' stata ritrovata dallo storico Pietro Faggioli, che l'ha localizzata nei fondali dell'Isola di San Domino, nei pressi di cala degli Inglesi e punta del Vapore.
Il Lombardo - un pirovapore varato nel 1841 - ebbe un primo contatto, non troppo fortunato, con i garibaldini gia' nel 1849, quando trasporto' i superstiti della difesa della Repubblica Romana dai francesi. Ben altra sorte riservo' invece il nuovo incontro il 6 maggio del 1860, quando inizio' la spedizione che cambio la storia d'Italia. Le due navi - secondo quanto ricostruisce il mensile di Gruner - Jahr/Mondadori diretto da Sandro Boeri - furono concesse gratuitamente ai garibaldini da Giovan Battista Fauche', amministratore delegato dell'armatore Raffaele Rubattino, che ne era invece all'oscuro. La Lombardo e la Piemonte salparono il 6 maggio: a bordo c'erano 1089 uomini e un'unica donna, Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi.

Il 7 maggio le navi si fermarono a Talamone, dove furono consegnati a Garibaldi 4 cannoni e munizioni e il giorno dopo ripresero la navigazione per la Sicilia. A Marsala arrivarono l'11 maggio: le navi borboniche avrebbero potuto cannoneggiare e affondare subito sia il Lombardo sia il Piemonte, mettendo fine allo sbarco e all'unita' d'Italia, ma non lo fecero per evitare un incidente diplomatico: le due navi erano infatti entrate in porto 'scortate' da due imbarcazioni inglesi. Furono pero' colpite poche ore dopo: il 'Piemonte fu devastato e ando' in secca mentre il Lombardo rimase semi affondato nel porto di Marsala.

Due mesi dopo, prosegue la ricostruzione di Focus, il Lombardo fu rimorchiato fino a Palermo per essere ristrutturato e un anno dopo torno' nuovamente a navigare, iscritto nella marina da guerra sarda. Per tre anni fece avanti e indietro dai porti italiani, portando truppe, trainando draghe e consegnando detenuti alle colonie penali. Il 3 marzo 1864 inizio' il suo ultimo viaggio: partito da Ancona con truppe destinate a Manfredonia e detenuti per le isole Tremiti, incappo' in una secca dell'isola di San Domino la notte tra il 12 e il 13 marzo. Per 6 giorni consecutivi si tento' di salvare la nave ma il 19 marzo la forza del mare gli spezzo' la chiglia e la fece colare a picco, consegnando il Lombardo agli abissi.
(ANSA)

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