lunedì 22 aprile 2013

Ricercatori contro attivisti, liberi animali forse infetti



Protesta dopo blitz animalisti in laboratorio universita' Milano


Animalisti protestano in centro a MilanoAnimalisti protestano in centro a Milano
(di Marisa Alagia)

MILANO - Per contestare il blitz degli animalisti che ieri con la loro protesta hanno ottenuto la 'liberazione' di un migliaio tra topi e conigli da laboratorio, ieri sono in scesi in piazza a Milano i ricercatori, gli studenti, gli addetti ai lavori. I due gruppi si sono quasi fronteggiati davanti il Dipartimento di Farmacologia dell'Università Statale di Milano. La presenza delle forze dell'ordine ha impedito che si andasse oltre gli slogan, le minacce e qualche parola di troppo. 

"Queste persone non si rendono conto che liberando topi e conigli usati in laboratorio non solo creano un danno economico all'università, ma danneggiano anche lo stesso animale - ha detto Andrea Tosini, uno degli studenti -. Si tratta infatti di esemplari con un sistema immunitario più basso, incapaci di vivere liberamente e forse anche con malattie infettive''

"Siamo scesi in piazza - ha inoltre precisato Massimiliano Filippi segretario FederFauna tra i promotori della manifestazione di stamattina - proprio perché dopo tanti e vani tentativi di dialogo pacifico in difesa dei lavoratori, del diritto alla salute e alla sanità pubblica ci siamo sempre visti rispondere con prevaricazioni e prepotenza". Dopo un'occupazione del laboratorio durata circa 10 ore, gli attivisti sono riusciti a portate via dentro diversi scatoloni i primi 200 roditori e una decina di conigli. Gli altri li preleveranno nelle prossime ore. 

"E' stato il risultato di un accordo raggiunto con il dipartimento" - hanno spiegato gli animalisti, di cui fanno parre anche esponenti del Coordinamento Fermare Green Hill. Un accordo quasi forzato per i responsabili del laboratorio di via Vanvitelli. Quando gli attivisti infatti sono riusciti a penetrare nel laboratorio, cinque di loro si sono incatenati alla porta impedendo quindi l'ingresso a chiunque. Gli altri hanno aperto le gabbiette, scambiato di posto topi e conigli messo in disordine etichette e documentazione.

"Un puzzle scombinato, dall'impossibile ricostituzione", hanno definito la loro azione. In effetti gli animali sono diventati così 'inservibili' per continuare la sperimentazione. "I laboratori sono universitari e hanno tutte le autorizzazioni per fare quello che fanno - ha detto oggi uno dei ricercatori che protestava -. E' inammissibile che nessuno abbia fatto niente per impedire che questi animalisti entrassero e rubassero animali da migliaia di euro, rovinando anni di studi a favore dei malati e di chi soffre".

Per gli attivisti ora si pone il problema non secondario e non facilmente risolvibile di come sistemare topi e conigli 'liberati'.

(ANSA)

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