venerdì 19 aprile 2013

Problemi di orecchie...



 

Sara e Silvia, gemelle

Dolore alle orecchie e otitedi Cristina Cannone (mamma di una bambina singola e di due bambini gemelli)

Già una semplice situazione di infiammazione della gola e di ostruzione del naso, come si verifica nel raffreddore, può far aumentare la pressione sulla membrana del timpano, anche senza la presenza di un'infezione a questo livello, determinando dolore alle orecchie.
Invece l'otite è l'infezione dovuta alla presenza di germi a livello dell'orecchio medio che può essere di origine batterica o virale (sulla quale spesso poi si instaura una sovrainfezione batterica).
L’otite si manifesta inizialmente con dolore pulsante o trafittivo all'orecchio al quale si aggiunge in poche ore febbre anche elevata, accompagnata, in genere nel bambino piccolo o lattante, da rifiuto di mangiare per il dolore che esso provoca nella suzione o nella masticazione.
In alcuni casi l'infezione presente nell'orecchio medio determina una eccessiva produzione di pus che può provocare la rottura spontanea della membrana del timpano, anche nel giro di poche ore dall’esordio del dolore, con riduzione del dolore e fuoriuscita del pus; tale rottura di per sé non implica conseguenze e si ripara nel giro di una ventina di giorni; solo continue rotture possono determinare un danno all’udito.
Un dolore all’orecchio specie con rialzo febbrile deve sempre farci decidere di portare il bambino dal pediatra per una valutazione visiva e la prescrizione di farmaci.
Generalmente la cura è antibiotica associata a cortisone che riduce l’infiammazione; per il dolore può andare bene del paracetamolo, anche se per una forte otite può non essere sufficiente; le gocce, che sono analgesiche e antibiotiche, non vanno usate se non è stata effettuata la visita con l’otoscopio per valutare che il timpano sia integro (con timpano rotto non devono essere usate).
L’otite è spesso la conseguenza di ristagno di catarro nelle Tube di Eustacchio che non riuscendo ad essere correttamente ventilate, permettono l’instaurarsi dell’infezione. Il ristagno di catarro può essere dovuto all’ipertrofia delle adenoidi, ma anche alla conformazione delle tube nei bambini che risultano corte, orizzontali e con poca motilità.
Per aiutare lo svuotamento delle tube è consigliato da molti medici masticare chewing-gum, poiché la masticazione “allena” il movimento: si consigliano in questo caso gomme senza zucchero e con aggiunta di xilitolo che esplica una riconosciuta azione antibatterica. Altro esercizio consigliato è quello di gonfiare palloncini con la bocca.
È infine importante ricordare come un buon lavaggio nasale aiuta a prevenire il ristagno di muco e di conseguenza riduce il rischio di otite; si consiglia l'uso di una soluzione salina spray, piuttosto che in flaconcini, per la sua capacità ad arrivare più in alto nelle fosse nasali.

Cerume
di Massimo Trenta (medico e papà di un bambino singolo e di due bambini gemelli - detto " Piccolo-sciamano-buono")

Per il cerume il rimedio sciamanico è olio di oliva a temperatura ambiente instillato delicatamente nel condotto uditivo esterno, ovviamente a testa reclinata.
Massaggiare delicatamente l'esterno dell'orecchio per favorire la penetrazione dell'olio e lasciare agire per qualche minuto (sempre a testa reclinata).
Poi pulire l'esterno dell'orecchio con carta assorbente (la carta igienica va benissimo), coprire l'ingresso del condotto uditivo con una garza o con del cotone idrofilo, e aspettare che l'olio sciolga il cerume. Il risultato dovrebbe essere visibile a distanza di alcune ore.
L'operazione si può ripetere 2 volte al giorno per 3 o 4 giorni; se non c'è risultato, consultare un medico.
Per aiutare la fuoriuscita del cerume, dopo almeno 2 trattamenti, si può "sciacquare" l'orecchio dall'esterno con il "telefono" della doccia usando acqua calda, ma attenzione: non troppo calda, non ustionatevi!
Il rimedio sciamanico va bene per grandi e piccini.
Al posto dell'olio si possono usare anche dei prodotti che si vendono in farmacia a base di olio di mandorla etc. tipo "cerulisina" in gocce.
Attenzione! Importante: non pulire né asciugare mai l'interno del condotto uditivo esterno con i bastoncini tipo "cotton fioc"! Questo può causare lo spalmamento del cerume lungo le pareti, quindi può renderne più difficile l'espulsione e può essere causa di infiammazione.
Per asciugare le orecchie dei bimbi, per esempio dopo il bagnetto, io uso della carta igienica morbida appoggiata delicatamente all'esterno del condotto e, poi, l'asciugacapelli.

ultimo aggiornamento: dicembre 2004

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