martedì 9 aprile 2013

Patty Pravo, cosi' ho riscoperto me stessa



Triplo cd e tour, 'periodo buio alle spalle, ora sogno il Sinai'


 la copertina del cofanetto 'Meravigliosamente Patty'

  Patty Pravo in uno scatto in bianco e nero

 Patty Pravo nella sua casa a Roma



 Patty Pravo in concerto

di Giorgiana Cristalli
ROMA - Gli addetti ai lavori la chiamano 'Lady first take', perché in sala di incisione con lei è sempre buona la prima, mentre per la gente é, e sarà sempre, 'la ragazza del Piper': Patty Pravo, al secolo Nicoletta Strambelli, è un mito intramontabile che, alla soglia dei 65 anni, martedì 9 aprile, vorrebbe essere definita semplicemente "una ragazza di 65 anni".
L'entusiasmo e la freschezza sono quelli di una persona giovane, che ama i giovani, e che affronta la vita con la sfacciata curiosità di una ragazzina, ora che la luce è tornata dopo il momento buio e gli attacchi di panico. "Non amo festeggiare il mio compleanno - racconta in un'intervista all'ANSA - ma stavolta sarò costretta a farlo, visto che mi hanno fatto lo scherzo di scegliere proprio quel giorno per pubblicare il cofanetto che riassume in tre cd la mia bella carriera". Il 'best' si intitola 'Meravigliosamente Patty' (Sony Music) e contiene oltre 40 brani, scelti per la prima volta personalmente da lei, più un brano inedito, "Na canzoné, inciso in dialetto napoletano e firmato da Paolo Morelli degli Alunni del Sole.Sarà presentato alla Feltrinelli di via Appia Nuova a Roma martedì alle 18.
Mentre il 30 aprile ricorre il 40/mo anniversario della pubblicazione dell'album 'Pazza Idea', l'artista ha voluto riportare alla luce anche brani del suo repertorio meno noti come 'Miss Italia', un pezzo - spiega - "di straordinaria attualità, che sembra scritto oggi", e togliersi qualche sfizio, come la pubblicazione di un brano di nove minuti, in controtendenza con le durate consentite dalle radio. C'é la Patty autrice e la Patty interprete per i più grandi autori, da Paolo Conte a Vasco Rossi, da Lucio Battisti a Ivano Fossati. Musa di perle come 'E dimmi che non vuoi morire' e la recente 'La luna', della premiata coppia Vasco Rossi - Gaetano Curreri, Patty si prepara a pubblicare, ad ottobre, anche un album di inediti in cui collaborerà nuovamente con Giuliano Sangiorgi e, anticipa, "anche con qualcuno ancora più giovane". Qualcuno ipotizza anche un blitz di Lorenzo Cherubini, ma per ore bocche cucite. E chissà che non sia in contatto anche con qualche artista dei talent, lei che dice "The Voice non mi piace tanto, meglio X Factor" e di Amici "non mi dispiace".
Il palco ha amplificato i problemi emotivi del recente passato, ma è stato lo stesso palco ad accelerare la ripresa. "Prendevo in giro chi soffriva di queste cose - spiega Patty - senza immaginare che un giorno sarebbe capitato anche a me... Per uscirne finisci per aggrapparti alla normalità". La trasgressione è stata il tratto della sua carriera, quando ancora giovanissima, si esibiva al Piper ed entrava nell'immaginario collettivo come voce inconfondibile e icona sexy. Oggi, a suo avviso, "tutti vogliono essere trasgressivi" ed è forse per questo che lei, controcorrente, apprezza tutto ciò che è 'normale'.
Il tour, pensato in una versione con band pop-rock e in una più classica con una grande orchestra, partirà il 9 giugno da Milano e la porterà in giro per il mondo (ha firmato per tre anni un contratto con Live Nation). Ma il suo desiderio più grande è di poter tornare ad attraversare il deserto. "Ho percorso tutto il Sahara - racconta - ma porto nel cuore il Sinai. Spero di riuscire presto a completare la traversata". Un po' di sabbia del deserto africano l'ha raccolta e portata con sé a casa come souvenir.
Veneziana di nascita (ha vissuto nella città lagunare i suoi primi 15 anni) e romana di adozione, Patty si sente a tutti gli effetti 'cittadina del mondo', a casa in Francia come in Germania, in Giappone come in gran parte dell'America Latina. La strada fatta fin qui la soddisfa pienamente ("Ricordo ogni passo della mia carriera - dice - meno lineari i ricordi della vita privata"), ma un piccolo rimpianto c'é ed è legato alla Cina. "Sono stata la prima artista sbarcata lì con un successo straordinario - racconta - cantavo in cinese in una trasmissione tv vista da un miliardo e 380 milioni di persone. Se avessi firmato con i cinesi - conclude con il sorriso - oggi avrei un sacco di palazzi".

(ANSA)

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