Il Direttore del DECS preoccupato. "Hanno consegnato l'Italia alle destre" riferito all'elezione di Napolitano
Le elezioni del presidente della Repubblica italiana, conclusesi con l'elezione per un secondo mandato di Giorgio Napolitano, hanno suscitato interesse anche alle nostre latitudini. Volenti o nolenti quello che succede in Italia ha influenza anche su di noi, sia dal punto di vista pratico, ma anche emotivo.
Il Direttore del Dipartimento Educazione, Scuola e Cultura, Manuele Bertoli ha voluto manifestare tutto il suo disappunto per il risultato finale. E lo ha fatto senza mezzi termini, definendo "imbecilli", quei deputati e senatori del PD che hanno silurato il candidato proposto dal PD stesso, ossia della sinistra italiana, Romano Prodi.
Ecco quanto scritto su Facebook: ""La vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica italiana ha appassionato molte persone anche da noi e lasciato aperti una serie di interrogativi".
Inoltre: "Personalmente non ho capito la candidatura Marini presentata il 18 aprile tra molte critiche aperte nel PD. Poi il 19 aprile è arrivata la candidatura Prodi, approvata all’unanimità dal PD e silurata nel silenzio dell’urna da almeno 100 grandi elettori di questo partito".
E si conclude con l'invettiva: "Quel che hanno fatto questi 100 imbecilli è gravissimo. In nome di un obiettivo comunque irrealizzabile, a meno che l’obiettivo fosse la messa in crisi profonda del PD, essi hanno consegnato l’Italia nelle mani della destra per i prossimi anni. Lo dico indipendentemente dalle simpatie o antipatie per Prodi, Rodotà o altri degnissimi candidati possibili: i 100 imbecilli si sono presi una responsabilità enorme che la storia mostrerà in tutta la sua drammatica evidenza".
Poi Bertoli rimanda al suo sito personale, manuelebertoli.ch, per la lettura integrale dell'articolo, il quale non cambia nella sostanza.
Il Direttore del Dipartimento Educazione, Scuola e Cultura, Manuele Bertoli ha voluto manifestare tutto il suo disappunto per il risultato finale. E lo ha fatto senza mezzi termini, definendo "imbecilli", quei deputati e senatori del PD che hanno silurato il candidato proposto dal PD stesso, ossia della sinistra italiana, Romano Prodi.
Ecco quanto scritto su Facebook: ""La vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica italiana ha appassionato molte persone anche da noi e lasciato aperti una serie di interrogativi".
Inoltre: "Personalmente non ho capito la candidatura Marini presentata il 18 aprile tra molte critiche aperte nel PD. Poi il 19 aprile è arrivata la candidatura Prodi, approvata all’unanimità dal PD e silurata nel silenzio dell’urna da almeno 100 grandi elettori di questo partito".
E si conclude con l'invettiva: "Quel che hanno fatto questi 100 imbecilli è gravissimo. In nome di un obiettivo comunque irrealizzabile, a meno che l’obiettivo fosse la messa in crisi profonda del PD, essi hanno consegnato l’Italia nelle mani della destra per i prossimi anni. Lo dico indipendentemente dalle simpatie o antipatie per Prodi, Rodotà o altri degnissimi candidati possibili: i 100 imbecilli si sono presi una responsabilità enorme che la storia mostrerà in tutta la sua drammatica evidenza".
Poi Bertoli rimanda al suo sito personale, manuelebertoli.ch, per la lettura integrale dell'articolo, il quale non cambia nella sostanza.
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