lunedì 15 aprile 2013

LA ZONA FRANCA ALL’ESPORTAZIONE DI AL-GHEDDAFI


#CABLEGATE 09TRIPOLI198 – 
Postato da  il 12-09-2011 alle ore 15:57:51


REF: 08 TRIPOLI 530
CLASSIFICATO DA: Gene A. Cretz, Ambasciatore, Ambasciata USA – Tripoli – Dipartimento di Stato USA – MOTIVI : 1.4 (b), (d)
1. (C) Sommario: Saadi al-Gheddafi, figlio di Muammar al-Gheddafi, ha recentemente rivolto la sua attenzione alla trasformazione di un’area presso la città libica occidentale di Zuwara in una Zona Franca all’Esportazione. Il progetto comprenderebbe un aeroporto, attività doganali e di immigrazione, un parco industriale ad alta tecnologia, banche, centri medici e strutture educative. Nel corso di una rara visita di Muammar al-Gheddafi a Zuwara alla fine dell’anno scorso, egli ha promesso di contribuire a trasformare il progetto in realtà; il lavoro è cominciato pochi giorni dopo la sua visita. Come nella maggior parte delle iniziative imprenditoriali in Libia, ci sono considerevoli dimensioni politiche in ogni impresa economica. Il desiderio di offrire prospettive tangibili a una delle principali città dei berberi, con i quali il regime ha storicamente un rapporto contrastato, può aver contribuito a stimolare il sostegno di al-Gheddafi.
Lo status di Saadi, di figlio della famiglia al potere, può significare che il suo progetto ha una maggiore possibilità di sopravvivere in un contesto di bilanci governativi inaspriti alla luce del prezzi piatti del petrolio. Anche se la Zona Franca di Zuwara è un progetto ambizioso e costoso XXXXXXXX. Nonostante ciò la città di Zuwara, dominata dai berberi, beneficerà dalla creazione di nuova occupazione sia nella fase di costruzione sia in seguito, nella gestione della zona.
Fine sommario.
SAADI SI INSEDIA
2. (C) Saadi al-Gheddafi, figlio di Muammar al-Gheddafi, ha recentemente passato molto tempo nella città a predominanza berbera di Zuwara, situata nella Libia occidentale presso il confine con la Tunisia. Saadi si è sposato parecchi anni fa con la figlia dell’eminente figura del regime al-Khweildi al-Hmeidi XXXXXX. Secondo i residenti, XXXXXXXX Saadi si occupa di fare la propria spesa e percorre le strade del piccolo centro di Zuwara con una modesta scorta. Ex giocatore di calcio professionista (ha partecipato a un’unica stagione con il Perugia nella Serie A italiana, possiede una quota significativa di al-Ahli, una delle due più grosse squadre di calcio della Libia, e ha gestito la Federazione Calcio Libica) e ingegnere come formazione, l’attenzione di Saadi si è spostata dal calcio all’esercito (è stato per breve tempo ufficiale di una unità di forze speciali e si dice abbia fatto bella figura, ma la vita militare lo ha annoiato), al cinema (possiede la casa di produzione cinematografica World Navigator Entertainment). Ora appare concentrato sullo sviluppo di Zuwara in una Zona Franca per l’Esportazione.
IL PROGETTO DI ZUWARA FATTIBILE COME PORTATA
3. (SBU) Il progetto della Zona Franca all’Esportazione è cominciato nel 2006 XXXXXXX per sviluppare un’area situata tra la città di Zuwara e il villaggio di pescatori di Ras-Ajdar. Quest’ultimo è situato sul confine tra la Libia e la Tunisia.
Scopo della zona è incoraggiare gli investimenti esteri e stimolare lo sviluppo commerciale e industriale e il turismo che contribuiranno alla crescita economica a lungo termine. In un comunicato alla stampa, Saadi ha messo in evidenza il progetto come mezzo attraverso il quale diversificare l’economia libica, ridurre la dipendenza dalle entrate petrolifere, creare occupazione e rafforzare gli investimenti stranieri. La predisposizione del progetto è stata assegnata a un certo numero di multinazionali, che hanno sviluppato un piano graduale per il progetto. A fine 2008 la Emirati Emaar Properties e il Governo della Libia (GOL) hanno creato una società in joint venture che sarà il principale sviluppatore della Fase 1, che comprende componenti relative allo sviluppo residenziale, commerciale, industriale, educativo, dell’assistenza sanitaria, del tempo libero e dell’intrattenimento progettate per attirare investimenti stranieri e generare occupazione.
4. (SBU) Se realizzata, la Zona Franca all’Esportazione sarà la prima di questo tipo in
Libia. Avrebbe caratteristiche
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Uniche, quali il proprio porto e aeroporto, e uffici doganali e di immigrazione per agevolare l’ingresso dei visitatori in Libia e sarebbe un fulcro a operatività completa per gli investitori. In ossequio alla sensibilità culturale, disporrebbe di strutture di culto multi confessionali nell’area e l’area svilupperebbe deliberatamente leggi commerciali di “stile occidentale” con le quali le società europee e americane avrebbero familiarità.
Personale dell’Ambasciata assunto il loco e residente ha Zuwara ha saputo di resoconti credibili che Saadi abbia garantito un accordo per vendere alcool nella zona come parte di uno sforzo per renderla attrattiva a potenziali investitori stranieri e a interessi imprenditoriali. (Nota: la Libia è tecnicamente astemia, anche se c’è un prospero mercato nero per l’alcool e il suo consumo discreto è tacitamente accettato. Diversi nuovi alberghi di Tripoli prossimi all’apertura hanno richiesto licenze per i liquori e ritengono che le otterranno, anche se vi sono notizie credibili che suggeriscono che Muammar al-Gheddafi personalmente si oppone al consumo di alcool e non lo permetterà fino a quando rimarrà al potere. Fine nota.)
LA VISITA DEL LEADER METTE IN MOTO LA COSTRUZIONE
5. (C) Nel corso di una rara visita di Muammar al-Gheddafi a Zuwara nel settembre 2008 egli ha promesso di contribuire a portare a compimento il progetto. La sua visita e il suo interesse al progetto possono in parte essere stati stimolati dal desiderio di offrire prospettive tangibili alla comunità berbera, che con il suo regime ha un rapporto storicamente conflittuale. Nel 2007 il governo libico ha mostrato qualche indizio di inversione della sua negazione di lungo periodo che esista una qualsiasi comunità berbera in Libia e ha concesso al Congresso Mondiale Amazigh (Berbero) di ospitare un grande raduno a Tripoli nell’agosto 2007. Saif al-Islam al-Gheddafi, figlio di Muammar al-Gheddafi, e il Primo Ministro hanno fatto visite di alto profilo in agosto e settembre 2007 alle comunità prevalentemente berbere e hanno annunciato investimenti in importanti infrastrutture; comunque a marzo 2008 il governo libico ha violentemente criticato una richiesta per una visita dei funzionari dell’ambasciata ai leader berberi di Zuwara e a maggio 2008 Muammar al-Gheddafi, in una visita alle tribù berbere presso Jadu (rif. tel.) ha negato l’esistenza di una minoranza berbera distinta a livello etnico-linguistico.
6. (C) Nel giro di pochi giorni dalla visita di al-Gheddafi a Zuwara, sono cominciati lavori significativi al progetto della zona franca. In una visita a Zuwara nell’ottobre 2008 l’Addetto Economico ha notato numerosi vecchi edifici che venivano abbattuti lungo la spiaggia per far posto a nuove costruzioni. Le strade sono state riassaltate a tempo di recordo e il principale ingresso alla città dalla strada costiera che porta a Tripoli è stato abbellito con palme e giardini.
I residenti locali hanno osservato che la loro città, in precedenza piuttosto polverosa e scialba, ora sembra una “città internazionale”. Un progetto per la costruzione di un altro impianto di desalinizzazione è stato appena assegnato a un appaltatore turco e sono iniziati lavori che contribuiranno direttamente al livello di vita complessivo degli abitanti di Zuwara. Nella città di Zuwar si dice che l’edificio più bello città, già di proprietà della National Livestock Company (Società Nazionale del Bestiame), ospiterà una nuova joint venture che gestirà la costruzione della zona franca.
7. (C) Commento: Lo status di Saadi in qualità di figlio della famiglia al potere significa che la Zona Franca all’Esportazione ha migliori possibilità di sopravvivenza mentre i bilanci sono tagliati alla luce dei prezzi piatti del petrolio. Come riferito in precedenza, il governo libico aveva in precedenza determinato il proprio bilancio nazionale per il 2009 (ora in corso di discussione alla sessione del Congresso Generale del Popolo attualmente in corso) basandosi sul prezzo di 65 dollari al barile; tuttavia ha recentemente ricalibrato il bilancio e significativamente ridotto le spese relative ad alcuni progetti di sviluppo in rapporto ai prezzi in flessione del petrolio. Sebbene la Zona Franca di Zuwara sia un progetto ambizioso e costoso, Muammar al-Gheddafi probabilmente lo considera un prezzo relativamente basso da pagare se contribuisce a tenere occupato il notoriamente turbolento Saadi e a dare una patina di impegno utile alla sua reputazione altrimenti meno che specchiata. Saadi ha un passato agitato, comprese zuffe con la polizia in Europa (specialmente in Italia), abuso di droghe e alcool, feste eccessive, viaggi all’estero contravvenendo ai desideri del padre XXXXXX. Creare un’apparenza di occupazione utile per la prole di al-Gheddafi è stato un importante obiettivo del regime. Muhammad al-Gheddafi (il più anziano dei figli di Gheddafi, ma dalla prima moglie)
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domina il settore delle telecomunicazioni, Saif al-Islam è il presunto erede ufficiale ed è concentrato sulla società civile e le riforme politico-economiche, Muatassim è Consigliere della Sicurezza Nazionale, Hannibal (un altro scellerato il cui recente comportamento a Ginevra è causa dell’attuale rottura dei rapporti Svizzera-Libia) ha le spedizioni marittime, Khamis è ufficiale comandante della principale unità militare della Libia e Aisha gestisce un’organizzazione semigovernativa e contribuisce a mediare le dispute familiari. Il candidato del mistero è Saif al-Arab, che, a quanto viene riferito, passa la maggior parte del suo tempo a Monaco, dove è impegnato in interessi imprenditoriali indefiniti e passa molto del suo tempo in feste. Indipendentemente da qualsiasi desiderio di ammansire la comunità berbera e/o da motivi paternalistici dietro il sostengo del governo libico alla zona franca, la città di Zuwara e i residenti prevalentemente berberi alla fine beneficeranno dal progetto. Fine commento.
CRETZ
“Traduzione a cura di znetitaly”

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