L′INFORMAZIONE CATTOLICA
MARIA REGINA GENUAE CIVITATIS, ORA PRO NOBIS
Circolare dell′associazione San Michele Arcangelo
di Genova-resp.Raimondo Gatto
anno IV n.23/09
1939-2009
MEMORIA STORICA:
L′OLOCAUSTO DELLA CHIESA IN SPAGNA
Nel 1939 la Chiesa riemerse dalla situazione creatasi a causa della guerra civile (1936-39) ma anche dagli anni precedenti la Repúbblica (1931-36). La nota dominante fu una persecuzione sistematica, denunciata solennemente dal Papa e dall’Episcopado spagnolo davanti al mondo intero. La Costituzione della Repubblica e le leggi che la caratterizzavano (1931-33) avevano sottomesso la Chiesa alle seguenti vessazioni: Privazione del diritto all’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche e asportazione dei crocefissi. Proibizione alle Congregazioni Religiose di esercitare l’insegnamento, divieto appena attutito per ritardarne l’esecuzione e per iniziative volte a creare dei nuovi collegi; ma nel 1936 il Governo fece occupare questi edifici.
Detenzione delle Religose Adoratrici da parte dei miliziani.
Il governo sciolse gli Ordini con voto speciale di obbedienza al Papa, che si applicó alla Compagnia di Gesu’ con nazionalizzazioni ed espropri di tutti i suoi beni ed inmobili, nonchè la soppressione della vita comunitaria.. Si decretò la Nazionalizzazione di tutti gli immobili della Chiesa (templi, seminari, conventi, etc.) e di tutto l’arredo destinato al culto. Fu soppreso il Bilancio del Clero con il quale si compensavano in parte le rendite dei beni anteriormente confiscati: questo provocò gravi ristrettezze e anche la miseria per gran parte dei sacerdoti. Furono emanate leggi contro l’istituto della famiglia (secolarizzazione del matrimonio, divorzio, aborto).Queste disposizioni causarono la precarietà nell’assistenza religiosa ai cattolici accolti nei centri d’assistenza. Gravissima fu l’intromissione statale nella vita delle Congregazioni, nonche la restrizione del culto fuori dalle chiese e la confisca dei cimiteri. Ma tutto fu aggravato perchè la moltiplicazioni degli arbitrii da parte delle autorità subalterne, rimaneva impunito.
I vescovi spagnoli di allora, riassunsero così la situazione: “si tratta la Chiesa , non come una persona giuridica, ma come un pericolo”. Allo scoppio della guerra, la Chiesa ritrovò la Sua libertà nella “zona nazionale”. Invece, nella cosiddetta “zona rossa” si procedette sin dal primo momento alla Sua distruzione. La Chiesa cessò di esistere come istituzione pubblica riconosciuta. La sua attività sopravvisse nella clandestinità, specialmente nelle grandi città piene di nascondigli.
Rogo del Collegio di Nostra Signora delle Meraviglie,
dei “Fratelli delle Scuole Cristiane” di G. B.De La Salle
I gruppi rivoluzionari, socialisti, comunisti ed anarchici, continuarono ciò che avevano iniziato nel 1934, proseguendo la rivoluzione organizzata dal partito socialista. Nelle Asturie, realizzarono in forma premeditata, una distruzione sistematica: con esibizioni e impunità avevano i grandi mezzi come strumenti dello Stato detentore del potere. Se la intensità delle distruzioni, fu maggiore nel 1936, gli effetti, con nuove minacce e molte vittime, continuarono sino alla fine della guerra.
Chiese distrutte e profanate.
Si interruppe ogni culto pubblico; si proibì ogni predica, ogni rivista ed associazione religiosa. Si utilizzarono per altri scopi tutti gli edifici (chiese, conventi, seminari, ecc,). Si profanarono, convertendoli in magazzini, mercati, caserme...Si bruciarono e si distrussero molte chiese, la maggior parte delle pale d’altare, gli altari stessi e le immagini. Si requisì o si disperse ogni mobilia di sacrestia, ma anche decine di migliaia di opere del patrimonio artistico. Si sacchegiarono ed incendiarono numerosi archivi e si spoliarono le biblioteche. .
Arresto del Cardinale Segura
I sacerdoti furono perseguitati con volontà di sterminio.. Tra i religiosi, principalmente, gli ordini maschili; però alcune víttime nel primo periodo della guerra civile furono religiose di clausura, come le Carmelitane di Guadalajara dichiarate Martiri dalla Santa Sede. Bastava essere sacerdote per essere ucciso, quasi sempre senza apparenza di giudizio. E in moltissimi casi con orrenda crrudeltà.
Chiesa de “Las Madres Salesas”
Un capo rivoluzionario affermó nell’agosto del 1936: “Il problema della Chiesa…noi lo abbiamo risolto alla radice. Abbiamo soppresso i suoi sacerdoti, le chiese ed il culto”. “ La Chiesa è stata completamente annichilita.”.
Profanazione di tombe e cadaveri
Si salvarono dalla morte unicamente quelli che ebbero la fortuna di nascondersi oppure, quelli che, seppur detenuti, beneficiarono della moderazione di alcuni funzionari.
Parodia dei miliziani. Quelli che volevano portare la libertà alla Spagna...
Passata la tormenta e fatto il macabro conteggio delle víttime, si appurò che erano stati sacrificati tredici vescovi; nessuno si salvó tra coloro che risiedavano in quella zona, eccetto un vescovo cieco ricoverato in ospedale. Ben 7000 tra sacerdoti e religiosi furono martirizzati, equivalente, come media, a un terzo del totale del Clero nella zona republicana, raggiungendo in alcune diocesi quasi la metà
Al Clero vanno aggiunti migliaia di secolari, assassinati solo per la loro condizione di cattolici devoti o membri delle associazioni apostoliche, senza contare quelli uccisi per motivi più direttamente polítici.
“Fucilazione” della statua del Sacro Cuore
Miliziani e miliziane travestiti da “Figlie della Carità” inneggiano alla Russia ed al comunismo
· Testo: Monsignor José Guerra Campos
( La Higlesia en España. Síntesis histórica)
· Tratto dal sito Radiocristiandad-traduzione di I.C.
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