venerdì 12 aprile 2013

INCONTRO DEL SEGRETARIO ALLA DIFESA CON IL MINISTRO ITALIANO DEGLI ESTERI FRANCO FRATTINI



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Classificato da: Ambasciatore Alexander Vershbowper motivi 1.4 (B) and (D)
1. (S/NF) SOMMARIO: Il Segretario alla Difesa (SecDef) Robert Gates si è incontrato con il Ministro italiano degli Esteri Franco Frattini nel corso di una visita ufficiale a Roma l’8 febbraio. Sull’Afghanistan Frattini era ansioso di muovere oltre la Conferenza di Londra e di lavorare per produrre risultati pratici per il popolo afgano. Ha proposto un migliore coordinamento civile-militare ai livelli superiori della NATO e ha avanzato la prospettiva di coordinamento su progetti locali sul confine Afghanistan-Iran. SecDef ha ringraziato Frattini per l’impegno a inviare maggiori truppe per le operazioni in Afghanistan e ha spiegato che queste falle nella collaborazione civile-militare esistono. Frattini ritiene che la comunità internazionale si stia allineando contro l’Iran e ha incoraggiato un migliore coordinamento con i paesi esterni al P5 più 1. SecDef ha avvertito che un Iran nucleare porterebbe a una maggiore proliferazione nel Medio Oriente, alla guerra, o a entrambe le cose. SecDef si è dichiarato d’accordo con Frattini che una conferenza delle Nazioni Unite che sottolinei le minacce alla sicurezza nel Corno d’Africa sarebbe una buona idea. FINE SOMMARIO
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Afghanistan
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2. (S/NF) Frattini ha iniziato dichiarando a SecDefche gli USA possono contare sul pieno appoggio dell’Italia in Afghanistan, in Iran e nella guerra al terrore. Ha recentemente parlato con il generale Jones e il Segretario di Stato Clinton e ha trasmesso lo stesso messaggio. Ha espresso il desiderio di concentrarci su un approccio globale in modo tale da migliorare la vita quotidiana degli afgani. Ha affermato la necessità di esercitare pressioni sul presidente Karzai affinché assicuri un governo migliore ovvero rischi di perdere il sostegno della missione nei parlamenti della coalizione. Frattini vuole spingersi oltre “le sole chiacchiere” – riferendosi alla conferenza di Londra – e ha fatto notare i concreti progetti italiani di conversione delle coltivazioni di papavero da oppio in produzione di olio di oliva e di creazione di una scuola nazionale superiore per la pubblica amministrazione.
3. (S/NF) SecDef ha elogiato gli sforzi di Roma di aumentare i contributi italiani, chiedendo se ancora altri Carabinieri possano essere disponibili per addestrare le forze di sicurezza afgane. Ha osservato che l’enfasi del generale McChrystal nel proteggere i civili afgani ha cambiato gli atteggiamenti tra il pubblico degli alleati. SecDef ha detto che sta spingendo per l’approccio globale, notando la necessità che tutti gli interessati in Afghanistan condividano efficacemente le informazioni. Ha detto di sperare che il nuovo Alto Rappresentante Civile della NATO, l’ambasciatore Mark Sedwill, possa facilitare la cosa. SecDef ha raccomandato una concentrazione su un migliore governo al di sotto del livello del governo nazionale – ci vorrebbero decenni per trasformarlo in un governo moderno – avvantaggiandosi delle istituzioni tradizionali e dei governatori competenti a livello regionale e sub-regionale e trasformandoli in storie locali di successo. A livello nazionale, comunque, la nostra priorità dovrebbe essere lo sviluppo dei ministeri più critici per il nostro successo, come la Difesa, gli Interni, la Finanza, l’Agricoltura e la Sanità.
Notando la recente dichiarazione del gen. McChrystal che la situazione in Afghanistan non si sta più deteriorando, SecDef ha detto che molta parte della sfida è psicologica: convincere gli afgani che possiamo vincere e che non li abbandoneremo.
4. (S/NF) Frattini ha concordato sul fatto che l’integrazione civile-militare è la parte più debole della strategia in Afghanistan. Ha espresso frustrazione per il fatto che i ministri degli esteri della NATO discutono soltanto di temi quali l’agricoltura e l’istruzione mentre i ministri della difesa discutono solo della sicurezza. Il problema, ha suggerito Frattini, è che non si parlano gli uni con gli altri. Ha proposto una riunione congiunta di ministri degli esteri e della difesa che cominci con conversazioni a livello di esperti. SecDef ha risposto che il gen. McChrystal e l’Ambasciatore Eikenberry già praticano collaborazione civile-militare a livello nazionale sulla base del Piano Congiunto di Campagna, così come fanno i comandanti locali sul campo con i capi dei PRT [ProvincialReconstruction Team – gruppi provinciali di ricostruzione – fonte Wikipedia - n.d.t.]. Quello che manca è il livello intermedio – i comandi regionali – e SecDef ha espresso il desiderio di Sedwill di nominare subordinati che affrontino questo problema in ogni comando regionale (RC)
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prendendo come esempio la cellula civile-militare del Comando Regionale Sud. L’effetto dovrebbe essere un coordinamento civile-militare a cascata a livello nazionale, regionale e locale. SecDef ha notato che sforzi simili del Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’ONU (UNSRSG), KaiEide, sono stati paralizzati da [mancanza di] risorse e dall’avversione delle Nazioni Unite a collabora con l’esercito. Come rappresentante della NATO, Sedwill non dovrebbe avere questi problemi.
5. (S/NF) Frattini ha anche chiesto informazioni sulla collaborazione pratica lungo il confine Afgano-Iraniano. Incentivi locali alla cooperazione potrebbero danneggiare il contrabbando di armi e di droga e contribuire a cooptare talebani conciliabili. SecDef ha fatto notare che l’Iran gioca sui due fronti, cercando di essere amichevole nei confronti del governo afgano mentre mina gli sforzi dell’ISAF. Ha notato che i servizi segreti indicano che c’è scarso materiale letale che attraversa il confine afgano-iraniano. SecDef ha suggerito che la protezione delle vie di accesso dall’Afghanistan all’Iran orientale, importante per le economie locali su entrambi i lati del confine, potrebbe essere un punto di partenza. SecDef ha notato che ogni sforzo dovrà essere coordinato con Kabul. Frattini si è detto d’accordo sul fatto che questo sarebbe un buon punto di partenza.
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Iran
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6. (S/NF) Frattini ha appoggiato le recenti dichiarazioni pubbliche del SecDef che aumentano la pressione sull’Iran. Ha dichiarato che non ci si può fidare di Ahmadinejad, specialmente dopo che ha contraddetto recenti dichiarazioni costruttive del suo stesso governo. Frattini, citando una recente conversazione con il ministro degli esteri russo Lavrov, ha detto di credere che la Russia appoggerebbe il ricorso alle sanzioni. La sfida sta nel far salire a bordo la Cina; la Cina e l’India, secondo Frattini, sono critiche per l’adozione di misure che possono influenzare il governo senza colpire la società civile iraniana. Ha anche proposto specificamente di includere nelle conversazionil’Arabia Saudita, la Turchia, il Brasile, il Venezuela e l’Egitto. Ha espresso speciale frustrazione per il “doppio gioco” di Ankara di estendersi sia verso l’Europa sia verso l’Iran. Frattini ha proposto un incontro informale dei paesi del Medio Oriente che desiderano fortemente di essere consultati a proposito dell’Iran e ha fatto notare che il Segretario di Stato Clinto era d’accordo.
7. (S/NF) SecDef ha sottolineato che una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (UNSC) sarebbe importante perché darebbe all’Unione Europea e ai signoli paesi una piattaforma legale sulla base della quale imporre all’Iran sanzioni anche più dure. SecDef ha anche intenzionalmenteavvertito che è necessaria un’azione urgente. Senza progressi nei prossimi mesi, rischiamo una proliferazione nucleare in Medio Oriente, una guerra innescata da un attacco israeliano, o entrambe le cose. SecDef ha predetto “un mondo diverso” nel giro di 4 o 5 anni se l’Iran svilupperà armamenti nucleari. SecDef ha dichiarato di aver trasmesso recentemente lo stesso avvertimento al primo ministro Erdogan e che era d’acccordo con la valutazione di Frattini sull’Arabia Saudita e la Cina, notando che l’Arabia Saudita è più importante per Pechino e Mosca che non l’Iran.
8. (S/NF) SecDef ha sollecitato Frattini a riconsiderare una visita programmata in Italia di un eminente parlamentare iraniano sulla scia delle recenti esecuzioni di studenti dell’opposizione al governo. Al tempo stesso abbiamo bisogno di garantire di non screditare l’opposizione creando la sensazione che sia uno strumento dei partner stranieri.
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Cornod’Africa
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9. (C) Frattini ha manifestatopreoccupazione per il deterioramento delle condizioni della Somalia e dello Yemen. Ha rilevato una recente conversazione con il presidente Sharif del Governo Transitorio Federale della Somalia (TSFG) in cui Sharif ha affermato che non sarebbe stato in grado di pagare le sue forze di sicurezza alla fine di febbraio. Frattini ha detto che l’Italia incoraggiava la presidenza della UE e concentrarsi sulla Somalia e lo Yemen e ha proposto una conferenza delle Nazioni Unite che affronti il tema della sicurezza del Corno d’Africa. L’Italia fornisce finanziamenti al bilancio nazionale del Governo Transitorio. SecDef ha convenuto che la regione merita maggiore attenzione.
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¶10. (U) SecDefha approvato questo dispaccio predisposto dall’Ufficio del SecDef.
DIBBLE
“Traduzione a cura di znetitaly”

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