lunedì 15 aprile 2013

In 50 anni salvi da infarto 750mila, come Bologna e Firenze



Ma ora i giovani rischiano di piu' per cattivi stili di vita


CardiochirurgoCardiochirurgo
In mezzo secolo l'Italia ha registrato 750mila morti in meno per infarto: equivalenti a due intere citta' come Bologna e Firenze, salvate grazie a nuove cure e alla rete di soccorsi dei cardiologi ospedalieri.

Purtroppo proprio l'ottimizzazione delle terapie ha portato gli italiani a temere meno l'infarto e a essere quindi meno attenti agli stili di vita: alimentazione scorretta e sedentarieta' restano i due fattori di rischio piu' temibili, ''ignoti'' negli anni del boom economico, quando l'elemento di maggior pericolo era l'abitudine al fumo. A rischio anche la salute dei piu' giovani: stili di vita scorretti, uniti alla depressione ''da mancanza di lavoro'', allo sballo da movida e nelle ragazze anche al cocktail fumo-pillola anticoncezionale, stanno creando una generazione di adulti destinati ad ammalarsi di cuore piu' dei loro nonni. Lo evidenziano i cardiologi, riuniti a Venezia, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), tracciando, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanita', un bilancio della salute del cuore degli italiani nell'ultimo mezzo secolo. 

(ANSA9

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