Lo scrive la Cassazione motivando conferma arresti domiciliari
TARANTO - Il gruppo Riva era consapevole del disastro ambientale che l'Ilva di Taranto provoca alla citta': lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con la quale il 16 gennaio scorso ha confermato gli arresti domiciliari nei confronti del patron dell'Ilva, Emilio Riva, del figlio Nicola, e dell'ex direttore dello stabilimento Luigi Capogrosso.
Il disastro ambientale, scrivono, e' ''certamente riconducibile anche alla gestione successiva al 1995, quando e' subentrato il gruppo Riva''.
Il disastro ambientale, scrivono, e' ''certamente riconducibile anche alla gestione successiva al 1995, quando e' subentrato il gruppo Riva''.
(ANSA)
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