lunedì 15 aprile 2013

IL GOVERNO BERLUSCONI E L’IPR (UFFICIO PER LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE)


#CABLE 08ROME1337 – 
Postato da  il 06-02-2012 alle ore 00:49:05


Classificato da : Vice Capomissione Elizabeth Dibble – motivi 1.4 (b,d)
Primi segni di una direzione verso un Ufficio per la Proprietà Intellettuale sotto il governo Berlusconi
1. (C) Sommario: Fabrizio Mazza, capo dell’Ufficio per la Proprietà Intellettuale (IPR) al Ministero degli Affari Esteri spera di vedere il governo italiano formare un comitato interministeriale per gestire gli IPR, particolarmente la pirateria su Internet, e amerebbe anche veder discussa la pirateria su Internet evidenziata negli incontri del G-8 durante la presidenza italiana. Ha avvertito comunque che i funzionari italiani sono ancora irritati perché ritengono che la formulazione del Rapporto Speciale 301 del 2008 non abbia riconosciuto gli sforzi IPR italiani. Mazza ha ammesso che la protezione degli IPR è ancora carente ma ha aggiunto che i futuri progressi potrebbero essere difficili in quanto i legislatori vedrebbero non riconosciuti i loro sforzi di portare i problemi IPR all’attenzione del pubblico e della magistratura. Ha anche predetto che i negoziati ACTA [Anti Counterfeiting Trade Ageement – Accordo contro la contraffazione nel commercio – n.d.t.] non sfoceranno in un testo entro la fine del 2008.
Fine sommario.
2. (U) Questa è una richiesta di azione. Vedere paragrafo 7.
3. (U) L’addetto economico ha incontrato il 23 ottobre Fabrizio Mazza, capo dell’Ufficio per la Proprietà Intellettuale del Ministero degli Affari Esteri. Mazza ha ricoperto questo incarico anche sotto il governo Prodi.
——-RAPPORTO SPECIALE 301 – NESSUN RICONOSCIMENTO ALL’ITALIA——-
4. (C) Mazza ha detto che dirigenti chiave del governo italiano sono irritati riguardo alla formulazione del Rapporto 301 del 2008. Prima dell’ultimo Rapporto 301, ha detto, l’Italia ha investito una grande quantità di sforzi nel conseguire il “diritto di partecipazione” [‘buy in’, letteralmente il ‘chip’ che nel gioco del poker consente di partecipare alla partita – n.d.t.] consentirà un vero cambiamento. Portare il dibattito sul tema ai livelli più alti del governo è stata una parte importante di ciò, ha detto Mazza. Come risultato di questi sforzi, alti dirigenti del governo hanno cominciato a esercitare pressioni sui giudici perché le loro sentenze riguardanti i reati collegati agli IPR siano più dure, una cosa particolarmente difficile politicamente. Mentre Mazza ha affermato che nessuno si aspettava che l’Italia venisse esclusa dalla lista dei paesi in osservazione, i dirigenti del governo italiano si attendevano un riconoscimento dei propri sforzi. Ha specificamente citato il fatto che la Cina è stata lodata per i suoi sforzi di protezione degli IPR con più forza che non l’Italia.
5. (C) Dal punto di vista di Mazza, gli sforzi per far sì che un numero maggiore di dirigenti di alto livello si impegni negli IPR stanno funzionando, ma quegli stessi dirigenti sono rimasti sbalorditi da quella che egli ha definito “la durezza” del linguaggio del rapporto 301. Mazza è ansioso di continuare a spingere per l’azione nella protezione degli IPR ma ha detto che la reazione al rapporto ha reso più difficile motivare altri dirigenti a continuare in questi sforzi.
——-SPERANZA NEL FUTURO——-
6. (C) Nonostante la reazione al rapporto 301, Mazza dice di essere pronto a cominciare una nuova sollecitazione per gli IPR. Vuole vedere la formazione di un comitato interministeriale per gestire i temi della pirateria. Egli pensa di cominciare un dialogo con i provider internet. Egli immagina anche la creazione di un qualche tipo di sistema di ammonimento o di “interrompere e smettere” [‘cease and desist’] che bersagli gli scaricamenti illegali. Ha chiesto che il governo USA si impegni ai livelli più alti per appoggiare la formazione di un comitato simile. Ha anche detto che amerebbe vedere una discussione sulla pirateria in rete introdotta nel G-8 durante la presidenza italiana. Ha detto che questo necessiterebbe dell’approvazione del primo ministro Berlusconi e ha fatto capire che l’incoraggiamento degli USA sarebbe di aiuto.
7. (SBU) Richiesta di azione: Mazza sembra echeggiare una posizione USA sull’introduzione dei temi degli IPR e della pirateria in rete nel processo del G-8. Questa postazione richiede indicazioni sul modo di rispondere a discussioni riguardanti gli IPR e il G-8.
———I PAESI UE CHIEDERANNO UN RALLENTAMENTO DEI NEGOZIATI ACTA———
8. (SBU) Mazza non si aspetta un testo di Accordo contro le Contraffazioni Commerciali (ACTA) entro la fine dell’anno. L’estate o addirittura l’autunno del 2009 sono le epoche più prossime in cui egli immagina sia possibile un testo condiviso. Secondo lui, i paesi europei probabilmente chiederanno un rallentamento dei negoziati a casua ROMA 00001337 002 DI 002
dell’opposizione al coinvolgimento della commissione UE in parti della negoziazione del trattato, del disaccordo sul livello di confidenzialità dei negoziati, e dell’assenza di indicazioni geografiche nell’Accordo.
9. (SBU) Mazza ha detto che gli stati membri si oppongono al fatto che la Commissione UE negozi questioni relative alle verifiche penali. Mazza ha osservato che la competenza degli stati membri in quest’area renderebbe più appropriato che questi punti siano negoziati dagli stati membri che ricoprono la carica di presidenti di turno. Ha detto che il Regno Unito e i paesi scandinavi sono particolarmente accesi nella loro opposizione al coinvolgimento della Commissione su questi punti ma che vi si oppone anche l’Italia.
10. (SBU) Il livello di confidenzialità di questi negoziati ACTA è stato posto a un livello più elevato di quanto sia normale per accordi che non riguardano la sicurezza. Secondo Mazza, è impossibile per gli stati membri condurre le consultazioni necessarie con le parti interessate agli IPR e i legislatori al di sotto di questo livello di confidenzialità. Ha detto che prima del prossimo giro di dibattiti ACTA, questo punto dovrà essere rinegoziato.
11. (SBU) Secondo Mazza ACTA è di fatto un “TRIPS Plus” dal punto di vista di molte nazioni europee, [TRIPS = Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights, aspetti della proprietà intellettuale collegati al commercio – n.d.t.] e tuttavia l’ACTA non affronta il problema delle indicazioni geografiche, che è trattato nel TRIPS. Ha detto che è “solo questione di tempo” prima che una delegazione europea faccia presente che questo aggiornamento del TRIPS affronta i problemi chiave americani della pirateria e della contraffazione ma ignora il tema chiave europeo delle indicazioni geografiche. Egli afferma che questa omissione non porterà all’interruzione dei negoziati ma tuttavia li rallenterà.
——COMMENTO——-
12. (C) Anche se Mazza lamenta la supposta mancanza di riconoscimento dei progressi dell’Italia da parte del governo USA, un’occhiata a ciò che egli propone – un altro comitato – dimostra che l’Italia ha ancora molta strada da fare prima di intraprendere il tipo di azioni di controllo necessarie per uscire dalla lista del Rapporto Speciale 301.
13. (C) Ciò nonostante riteniamo che Mazza stia cercando di far sì che il governo italiano migliori i controlli: dovremmo aiutarlo. La frammentazione delle responsabilità in Italia per la protezione degli IPR significa che perché una qualsiasi azione concreta sia realizzata, devono aderire al processo dirigenti di livelli diversi di molti uffici. Mazza è motivato a spingere per l’azione riguardo agli IPR ma non ha il potere di far sì, da solo, che le cose accadano. Sta combattendo per attirare l’attenzione dei suoi superiori, principalmente del Delegato IPR. L’attuale Delegato IPR italiano, Mauro Masi, ricopre anche la carica di Segretario Generale dell’Ufficio del Primo Ministro ed è in una buona posizione per spingere per progressi concreti sul fronte IPR. Abbiamo trattato questo argomento con Masi sotto il governo Prodi ed egli è ben consapevole delle nostre preoccupazioni e delle diverse aree in cui ci si aspettano progressi nella protezione degli IPR. L’Ambasciata sta per riproporre il tema a Masi in uno sforzo di suscitare maggior interesse politico nel governo Berlusconi in modo da garantire impegni a una politica annunciata pubblicamente, all’educazione popolare sui temi e alla misurazione dei progressi.
Fine Commento
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“Traduzione a cura di Giuseppe Volpe“

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