lunedì 22 aprile 2013


I luoghi del mistero
INDIA E AYURVEDA
Una scienza medica dall'origine misteriosa, che affonda le sue radici nella millenaria tradizione sapienziale indiana


Andare alla scoperta dell'India vuol dire affidarsi all'intenso abbraccio di una realtà pulsante di vita, che poggia su una dimensione che va oltre la "normale" umanità. 
La sua bellezza, dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico; il patrimonio spirituale, il rispetto per le tradizioni, richiedono sempre una sensibilità ed un'attenzione particolare all'occidentale che vi si avvicina.

La distanza, la vastità e la varietà dei territori e delle culture, il clima e gli eventi naturali, i ritmi e le abitudini, la povertà, le difficoltà ed i contrasti di ordine pratico, la vita e la morte, che si incontrano per strada, impongono anzitutto un atteggiamento di silenzio, di sospensione del pensiero e del giudizio, per chi vuole arrivare al "cuore vergine" di questa terra, soprattutto se la incontra per la prima volta.

Dei tanti "misteri", storici, geografici o culturali, che la avvolgono, vogliamo rivolgere l'attenzione alla tradizione medica dell'Ayurveda, basata su principi assai diversi rispetto alla tradizione occidentale. 
Essa che trova una spiegazione solo nel particolare rapporto tra uomo e natura, così come interpretato nella tradizione filosofico-religiosa indiana. D'altra parte, da alcuni decenni, questa pratica si sta diffondendo anche nel mondo occidentale, di pari passo con l'interesse per gli insegnamenti dei vari "guru" e "santoni", alla ricerca di un più profondo senso della vita. 

L'Ayurveda, dunque, è un sistema medico, nato in India dai 3000 ai 5000 anni fa (non si conoscono le precise origini storiche), da quella stessa tradizione sapienziale che concepì lo yoga e l'astrologia.
E' basato sull'affermazione che l'essere umano consta di tre "corpi" o "aspetti": fisico, sottile e causale (che possono corrispondere a corpo, mente e spirito della tradizione occidentale).
La salute corrisponde al funzionamento armonico di queste tre parti. 

Inoltre, ogni aspetto materiale, ogni essere vivente, viene descritto come costituito dalla combinazione dei cinque elementi: Spazio o Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra, che sono manifestazioni di un principio creativo indifferenziato.
Questi cinque elementi, intesi nel loro significato "essenziale" (non come la terra e l'acqua che tocchiamo!) sono la base di tutte le manifestazioni materiali della creazione, compresa l'anatomia e la fisiologia umana.

Ayurveda è un termine sanscrito, che deriva da due radici: "vid", che significa conoscenza e "ayus", che significa "ciclo di vita" o "vita quotidiana", qundi è rivolta allo studio del ciclo vitale.
In questo sistema medico la natura è vista come madre di tutti gli essere e ognuno di noi è parte integrante dell'universo e responsabile nei confronti delle proprie origini.
Come già detto, è difficile datare gli inizi di questa disciplina. È noto che la valle dell'Indo ospitava molte città stato, tra il 3500 ed il 1500 a.C., contemporaneamente al fiorire delle civiltà egizia, cinese, mesopotamica e precolombiana. Erano città ben organizzate, dove le attività commerciali e l'urbanizzazione erano ben sviluppate, insieme ad una cultura di orientamento naturalistico, che praticava il culto della Dea Madre.

La tradizione vuole che i "rishi", antichi saggi indiani di quest'epoca, si ritirassero in luoghi impervi e solitari per meditare i segreti della conoscenza dei diversi aspetti della vita e, tra questi anche del significato della malatia, non solo nell'uomo, ma in tutte le creature.
A questa tradizione si sovrappone quella sulle origini della sapienza "Veda".
Anche in questo caso le notizie storiche si frammischiano ad un insieme di leggende. 
La stesura di queste dottrine sapienziali, raccolte in quattro testi, viene fatta risalire all'arrivo nelle terre dell'India di un popolo di lingua indoeuropea, proveniente da nord-ovest, intorno al 2000 a.C..
I testi indiani li chiamano "ariani", il cui significato è traducibile con "itineranti" o "girovaghi". 
Questi "Ariani" introdussero principi religiosi, riti, divinità e una bevanda che sviluppava la capacità di conoscere.
L'insieme della disciplina religiosa introdotta è descritta in una raccolta di inni e canti chiamata appunto "Veda" o "conoscenza". Gli induisti li hanno sempre considerati eterni, ritenendo i "rishi" solo dei veggenti che scrivevano ciò che veniva loro trasmesso, per ispirazione divina.
Da notare che, come per altre grandi civiltà del passato, anche la più tipica tradizione filosofico-religiosa dell'India pare trarre le sue origini da una popolazione giunta da lontano. Per molti ricercatori è quindi possibile supporre una comune origine alla diffusione delle conoscenze che segnano il passaggio dalla preistoria alla storia. 

Alla sua tradizione medica l'India si è mantenuta ben fedele: infatti all'Ayurveda si rivolge il 90% della popolazione ed è considerata medicina ufficiale al pari di quella occidentale, malgrado i loro principi di fondo siano diversi.
La medicina moderna opera nei confronti di categorie patologiche specifiche, su precise malattie, mirando alla eliminazione degli agenti responsabili.
Il medico ayurvedico invece ha di mira l'individuo nel suo complesso (corpo, mente, spirito) e nella sua relazione con l'ambiente. La diagnosi e la terapia cominciano con il delineare il tipo costituzionale specifico di una persona.
La presenza o assenza di malattia è in relazione con l'equilibrio o il disequilibrio complessivo del modello personale.
È quindi basata su una concezione olistica dell'uomo: la persona è un "tutto" indivisibile. La malattia è vista come un "messaggio" che segnala la necessità di "ricalibrare" il modo di vivere, per raggiungere la piena realizzazione.
La guarigione è in realtà una "autoguarigione" favorita dall'utilizzo di rimedi e trattamenti interamente naturali.

Per chi vuole approfondire i tanti affascinanti segreti dell'India e dell'Ayurveda segnaliamo questi due volumi: "India" della collana "Storia Universale" della Feltrineli e "Ayurveda" di Scott Gerson, edito dalla Sonzogno.
Per chi vuole sperimentare direttamente su di sè i benefici della medicina tradizionale indiana, basata su trattamenti naturali, che portano alla disintossicazione e purificazione dei canali di energia del corpo, segnaliamo il viaggio, proposto dall'Agenzia ARATOURS di Cinisello Balsamo, a SOMATHEERAM, nel Kerala, dove potrete sperimentare direttamente i benefici dei massaggi con oli curativi, dei medicamenti purificativi per i vari organi, dei bagni di vapore alle erbe e quant'altro la natura può offrire.

www.emule.it

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