lunedì 15 aprile 2013

GLI ACCADEMICI VEDONO L’ESERCITO IN DECLINO, MA CHE MANTIENE UNA FORTE INFLUENZA


Cablegate – #CABLE 08CAIRO2091 – 
Postato da  il 08-03-2012 alle ore 16:34:33


REF: A. CAIRO 1851
¶B. CAIRO 530
¶C. CAIRO 524
¶D. 07 CAIRO 1417
Classificato da: Vice Capo Missione (DCM) Matthew Tueller, motivi 1.4 (b) e (d).
1. (C) Sommario: Recentemente analisti civili ed accademici hanno dipinto un ritratto dell’esercito egiziano in declino sociale ed intellettuale, i cui ufficiali sono in gran parte finiti cancellati dai ranghi dell’élite della società. Essi descrivono un corpo scontento di ufficiali di medio livello duramente critici di un ministro della difesa che percepiscono come incompetente e che valuta, nei suoi subordinati, più la lealtà che le capacità. Gli analisti percepiscono comunque che l’esercito conserva una forte influenza attraverso il suo ruolo di garante della stabilità del regime e gestendo una vasta rete di imprese commerciali. Quanto alla successione, gli analisti evidenziano il disagio delle forze armate nei confronti di Gamal Mubarak, ma concordano in larga misura sul fatto che l’esercito appoggerebbe Gamal e se il presidente Mubarak si dimettesse e lo installasse alla presidenza, uno scenario che noi consideriamo improbabile. Un professore ha espresso il parere che dal 2003 il regime ha tentato di rafforzare l’élite economica vicina a Gamal a spese dell’esercito in uno sforzo di indebolire la potenziale opposizione dei militari al cammino di Gamal verso la presidenza. Altri analisti ritengono che il regime stia cercando di cooptare l’esercito ad accondiscendere ad accettare Gamal e che nonostante le tensioni tra l’esercito e il mondo degli affari, i rapporti tra essi restano collaborativi. Fine sommario.
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Un’istituzione in declino …
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2. (C) Una serie di recenti conversazioni con accademici e altri analisti civili rivela la loro sensazione che mentre l’esercito egiziano è in declino, rimane, nonostante ciò, un’istituzione potente. (Nota: la competenza di questi accademici in politica egiziana e la loro disponibilità a commentare i temi sensibili dell’attuale ruolo dell’esercito ne fa interlocutori preziosi per noi. Fine nota.) XXXXXXX ci ha detto che l’esercito ha raggiunto il vertice della sua influenza nei tardi anni ’80 prima della rimozione dell’ex Ministro della Difesa, deceduto di recente, che venne esonerato a motivo della sua crescente popolarità politica. Egli ha affermato che dal 1989 l’influenza sulla società egiziana del Ministero della Difesa è andata gradualmente svanendo e che la posizione sociale privilegiata dei membri della sua èlite è andata riducendosi mentre svanisce anche il rispetto della società per l’esercito. XXXXXXX ha osservato che i salari dell’esercito sono scesi al di sotto di quelli offerti dal settore privato e che una carriera militare non è più una scelta attraente per i giovani ambiziosi che aspirano, invece, ad aderire alla nuova èlite del mondo degli affari.
3. (S) XXXXXX ha espresso il parere che prima della guerra del 1967 gli ufficiali dell’esercito erano “viziati” e costituivano una élite sociale. In seguito alle cattive prestazioni dell’esercito nella guerra del 1967, gli ufficiali hanno cominciato una discesa dai ranghi più alti della società che è accelerata dopo la cacciata di Abu Ghazalah nel 1989. Dopo Abu Ghazalah, ha osservato XXXXXX, il regime non ha permesso a nessuna figura carismatica di raggiungere i livelli più alti. “(Il Ministro della Difesa) Tantawi sembra un burocrate” ha ironizzato. XXXXXXX ha descritto i corpi ufficiali di medio livello come in generale scontenti e ha detto che si possono sentire ufficiali di medio livello, nei circoli del Ministero della Difesa del Cairo, esprimere apertamente il loro disprezzo nei confronti di Tantawi. Questi ufficiali si riferiscono a Tantawi come al “barboncino di Mubarak”, ha detto, e lamentano il fatto questo incompetente Ministro della Difesa, che ha raggiunto la sua posizione solo per l’incrollabile lealtà a Mubarak, sta “gettando a terra l’esercito”. Ha espresso il parere che una cultura di obbedienza cieca pervade il Ministero della Difesa dove il solo criterio per la promozione è la lealtà, e la dirigenza del Ministero della Difesa non esita a licenziare ufficiali che percepisce come “troppo competenti” e che, pertanto, rappresentano una potenziale minaccia per il regime.
4.(C) XXXXXXX ritiene che la crescente opposizione del governo al dialogo con l’accademia sia sintomatica del suo declino sociale e intellettuale. Ha detto che fino a 6 anni fa il Ministero della Difesa aveva assegnato un rappresentante militare al Centro Al-Ahram per partecipare alle discussioni accademiche; successivamente il Ministero della Difesa ha incarcerato il rappresentante perché i suoi punti di vista stavano diventando troppo indipendenti e non ha inviato un sostituto al centro. Ha affermato che Tantawi si è fatto sempre più intollerante della libertà intellettuale. A suo parere Tantawi ha chiarito che l’esercito è “territorio vietato (off-limits)” come oggetto di ricerca accademica e che il Ministero della Difesa non tollererà pensiero indipendente nei propri ranghi.
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… ma che conserva per il momento un potere economico
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5. (C) Anche se gli analisti vedono un esiguo numero di élite del regime e degli affari esercitare un crescente controllo politico ed economico sul paese, essi riconoscono la forte influenza dell’esercito sull’economia egiziana. XXXXXXX è del parere che il regime dia carta bianca ai sei uomini d’affari del gabinetto per acquisire attività commerciali, ma il Ministero della Difesa può imporre la propria priorità su ogni contratto per “motivi di sicurezza”. Contatti ci hanno riferito che società di proprietà dell’esercito, spesso gestite da generali in pensione, sono particolarmente attive nelle industrie idriche, olearie, cementiere, edili, alberghiere e metanifere. XXXXXXXX ha fatto notare che le società dell’esercito hanno costruito la moderna strada verso la zona turistica di Ain Souknah sul Mar Rosso e i nuovi edifici dell’Università del Cairo. Ha fatto notare la grande quantità di terreni di proprietà dell’esercito nel Delta del Nilo e sulla costa del Mar Rosso, ipotizzando che tali proprietà un “compenso accessorio (fringe benefit)” in cambio della garanzia di stabilità e sicurezza offerta dall’esercito. (Commento: noi consideriamo il ruolo dell’esercito nell’economia come una forza che in generale soffoca la riforma del libero mercato mediante un crescente coinvolgimento diretto del governo nei mercati. Fine commento.)
6 (C) La maggior parte degli analisti concorda sul fatto che l’esercito veda gli sforzi di privatizzazione del governo egiziano come una minaccia alla sua posizione economica e perciò si opponga in generale alle riforme economiche. XXXXXXX ha ipotizzato che la privatizzazione abbia costretto le società di proprietà dell’esercito a migliorare la qualità della loro operatività, particolarmente nel settore alberghiero, per competere con le società private che attirano investimenti critici dall’estero. XXXXXX ha previsto che il crescente potere delle élite economiche a spese dell’esercito sia inevitabile poiché i bisogni economici spingono il governo a mantenere le proprie politiche di riforme economiche al fine di attirare investimenti diretti dall’estero (FDI). Ha detto che gli FDI sono essenziali per i programmi del governo di mantenimento della crescita economica e della stabilità politica.
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Influenza sulla burocrazia e sulla società civile
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7. (C) XXXXXXX ha evidenziato uno “sforzo concertato” del “vertice del regime” di introdursi nella burocrazia civile con alti ufficiali dell’esercito in pensione. Ha sottolineato che ufficiali in pensione ricoprono posizioni civili di vertice, ad esempio quelle di governatore e di capo della segreteria e altre posizioni elevate nel ministero delle Informazioni, dei Trasporti e dell’Istruzione. Altri contatti hanno riferito la loro esperienza aneddotica di ufficiali dell’esercito che gestiscono organizzazioni ed enti di beneficenza della società civile. XXXXXXX ha evidenziato che una campagna di alfabetizzazione XXXXXX ha recentemente assunto un ufficiale dell’esercito in pensione per gestire le proprie attività. Ci ha detto che l’ente di beneficenza XXXXXXXX ha recentemente assunto un ufficiale dell’esercito in pensione come proprio direttore, nella convinzione che la competenza del generale, la sua esperienza con la burocrazia e la rete sua rete di colleghi e contatti nei ministeri potrebbe essere molto utile all’ente,
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L’esercito e la successione
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8. (C) I contatti concordano sul fatto che la base di potere del figlio del presidente, Gamal Mubarak, è incentrata sulla comunità degli affari, non sull’esercito. XXXXXXX ha detto che ufficiali gli hanno riferito recentemente che l’esercito non appoggia Gamal e che se Mubarak morisse in carica, l’esercito prenderebbe il potere piuttosto che permettere a Gamal di succedere a suo padre. Gli analisti, comunque, convengono che l’esercito consentirebbe che Gamal assumesse il potere mediante le elezioni se il presidente Mubarak benedicesse il processo ed affidasse effettivamente a Gamal le redini del potere. XXXXXXX ha sostenuto che dopo che Gamal è diventato attivo nel Partito Democratico Nazionale (NDP) nel 2002, il regime ha dato potere ai riformatori del gabinetto del 2004 di cominciare sforzi di privatizzazione che hanno rafforzato i ricchi uomini d’affari vicini a Gamal. Secondo le sue valutazioni l’obiettivo del regime consiste nel creare una base di potere nel NDP per Gamal centrata sul mondo degli affari per compensare la sua mancanza di credenziali nell’esercito. Un corollario necessario per questa strategia, ha detto, è che il regime indebolisca il potere politico ed economico dell’esercito in modo che esso non possa bloccare il percorso verso la presidenza di Gamal.
9. (S) Commento: L’esercito rimane ancora una forza politica ed economica potente. I suoi recenti interventi, utilizzando le considerevoli risorse del Ministero della Difesa, per produrre pane per far fronte alla penuria ed estinguere l’incendio al Senato (Consiglio della Shura) in agosto (rif. A e B) dimostrano che a volte può intervenire con successo dove altre entità del governo falliscono. L’esercito contribuisce a garantire la stabilità del regime e gestisce una vasta rete di società diventando esso stesso un’impresa “quasi commerciale”. Pur essendovi tensioni economiche e politiche tra l’élite economica e l’esercito, il rapporto complessivo tra le due realtà appare tuttora collaborativo, piuttosto che antagonistico. La perdita di un po’ di prestigio da parte dell’esercito è in parte dovuta alla scomparsa di una minaccia militare esterna incombente, dopo gli Accordi di Camp David del 1979. Il regime, consapevole del ruolo critico che il Ministero della Difesa può giocare nella successione presidenziale può cercare di cooptare l’esercito mediante il clientelismo affinché accetti il percorso di Gamal verso la presidenza. Concordiamo con gli analisti sul fatto che gli alti ufficiali dell’esercito appoggerebbero Gamal se Mubarak si dimettesse e lo collocasse alla presidenza, in quanto è difficile immaginare un’opposizione da tali ufficiali che dipendono dal presidente e dal Ministero della Difesa per le loro cariche e i loro incentivi materiali. In uno scenario successorio più confuso, tuttavia, diventa più difficile prevedere le azioni dell’esercito. Mentre gli ufficiali di livello medio non necessariamente condivideranno la lealtà al regime dei loro superiori, i sistemi di protezione e i vuoti di comunicazione incorporati nell’esercito rendono improbabile che questi ufficiali possano installare indipendentemente un nuovo leader.
SCOBEY
“Traduzione a cura di znetitaly”

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