lunedì 15 aprile 2013

Giudice britannico autorizza l’estradizione in Svezia di Jualian Assange, El Paìs 24/02/2011


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Postato da  il 01-03-2011 alle ore 17:01:39


Londra – 24/02/2011
Un tribunale di Londra ha dato il via libera all’estradizione in Svezia di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, dov’è accusato di vari crimini sessuali.Assange, di nazionalità australiana, nega le accuse e crede che siano state costruite per farle uscire a seguito della circolazione di migliaia di documenti sensibili, soprattutto degli Stati Uniti, che sono stati messi alla luce nella sua pagina web.
Assange sostiene che la sua estradizione in Svezia sia il primo passo prima di finire davanti ad un tribunale statunitense, dove è accusato di tradimento e dove potrebbe essere condannato a morte. I suoi avvocati hanno dichiarato che non si assisterà ad un giusto giudizio in Svezia e hanno annunciato che pensano al ricorso per cassazione.
La sentenza del giudice Howard Ridde, della Corte dei Magistrati di Belmarsh, nel sud di Londra, giunge dopo il processo di due giorni e mezzo nel quale è stata esaminata la petizione di estradizione autorizzata dalla Svezia all’inizio di questo mese. Ivi, Assange detiene tre accuse pendenti di abusi sessuali e una di violenza da parte di due donne con le quali condivise il letto in un viaggio a Oslo l’estate scorsa. Assange, di 39 anni, nega tutte le accuse e sostiene che l’atto fu in ogni momento consenziente.
In virtù di un ordine internazione di detenzione emesso dalla Svezia, Assange è stato arrestato lo scorso 7 dicembre nel Regno Unito e ha passato 9 giorni nella prigione di Wandsworth prima di essere posto in libertà vigilata. Durante il processo per la sua estradizione, svoltosi all’inizio di questo mese, gli avvocati di Assange hanno argomentato che, una volta inviato in Svezia, il loro cliente non avrebbe ottenuto un giusto giudizio. Inoltre, hanno esternato il loro timore che, una volta in Svezia, sarebbe stato inviato negli Stati Uniti, dove potrebbe essere condannato a morte per varie accuse relative al suo lavoro come rivelatore di segreti. Durante il processo, la rappresentante della procura svedese, sostenne che nel suo paese si fornisce sempre “protezione contro tutti i tipi di minacce e violazioni”. Aggiungendo che il Tribunale Europeo dei Diritti Umani interverrebbe nel caso in cui Assange fosse sottoposto a “trattamenti inumani, umilianti o a un giudizio ingiusto” negli Stati Uniti.
Il giudice ha respinto queste argomentazioni e ha approvato l’istanza svedese di estradizione. Contro la sua decisione è possibile il ricorso, opzione alla quale la difesa di Assange pensa di appoggiarsi.
La pagina web diretta dal carismatico australiano, ha messo in serie difficoltà il Governo degli Stati Uniti, prima a pubblicare documenti e video sulla guerra in Iraq ed in Afghanistan che ampliano il numero dei morti civili e, soprattutto, per il cosi detto cablegate, i 250.000 cablogrammi diplomatici delle ambasciate degli Stati Uniti in tutto il mondo che sono stati ceduti per la loro pubblicazione a cinque grandi periodici in tutto il mondo: The New York Times, The Guardian, Der Spiegel, EL PAÍS y Le Monde.

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