lunedì 15 aprile 2013

Facebook, per Julian è la più potente macchina di spionaggio mai ideata


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MAG

Postato da  il 10-05-2011 alle ore 21:22:32


Mosca – Julian Paul Assange e il sito da lui fondato, WikiLeaks, hanno numerosi fan su Facebook, ma lui non conosce contraddizioni: “Tutti dovrebbero capire che quando aggiungono i loro amici su Facebook, stanno lavorando gratis per le agenzie di intelligence Usa”.
Ecco dunque l’ultima denuncia di Assange contro il socialnetwork più seguito: “Facebookè la più spaventosa macchina di spionaggio mai inventata. E’ la più grande banca dati mondiale sui cittadini, sulle loro amicizie, i loro nomi, i loro indirizzi, la loro localizzazione e le loro comunicazioni, i loro parenti, tutto pronto negli Usa, a disposizione dell’intelligence americana”.
E Assange va oltre: “Facebook, Google, Yahoo, tutte queste organizzazioni Usa hanno costruito una interfaccia per l’intelligence Usa. Tutti dovrebbero capire che quando aggiungono i loro amici su Facebook, stanno lavorando gratis per le agenzie di intelligence Usa formando questa banca dati per loro”, avverte.
Il leader di WikiLeaks, però, non ritiene che Facebook e i social network siano gestiti direttamente dai servizi segreti americani, sottolienando però che “l’intelligence statunitense è in grado di metterli sotto pressione giuridica e politica. Ed è costoso per loro passare la documentazione a mano, quindi hanno automatizzato il processo”.
Assange ha inoltre ricevuto il premio Zora per la libertà dei media, assegnato annualmente dall’Associazione dei giornalisti serbi (Uns) con la seguente motivazione: Assange ed i suoi colleghi di Wikileaks hanno dato un “contributo storico al diritto a essere informati che hanno i cittadini di tutto il mondo. Gli stati hanno il diritto di proteggere i loro segreti, ma Julian Assange ha mostrato perche’ i giornalisti non devono aiutarli a nasconderli”.
Secondo Geoffrey Robertson, il maggior avvocato per i diritti umani a Londra (ha difeso Salman Rushdie e da ultimo Julian Assange), inoltre, l’uccisione di Osama bin Laden non e’ stata giustizia: “Giustizia significa un processo davanti a una corte indipendente e imparziale. Questa”, ha aggiunto citando da Alice nel Paese delle Meraviglie, “e’ la giustizia della Regina Rossa: condanna prima processa dopo”.

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