venerdì 26 aprile 2013


Facebook fa la mappa dell'obesita' e aiuta a prevenirla

I 'mi piace' rivelano la tendenze a ingrassare


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I ''mi piace'' su Facebook possono servire a ''mappare'' e prevenire l'obesita'. E' quanto sostiene una ricerca condotta dal Boston Children's Hospital e pubblicata sulla rivista scientifica 'Plos One'.

Secondo gli studiosi, che hanno comparato i dati emersi da Facebook con due precedenti sondaggi sulla salute condotti nella citta'' di New York e in tutti gli Stati Uniti, ci sarebbe una correlazione concreta tra alcune delle preferenze espresse dagli utenti tramite il popolare social network, in particolare quelle per i programmi televisivi, e la tendenza al sovrappeso. Molto semplicemente, l'assiduita' nel commentare i programmi televisivi su Facebook puo' rivelare una presenza assidua davanti al televisore e quindi una sedentarieta', fattore importante di obesita'. Ma c'e' di piu', perche' grazie alla geo-localizzazione, che consente individuare la posizione geografica dell'utente Facebook, e' possibile aggregare i dati che riguardano coloro che abitano in una particolare zona, un quartiere o una citta', individuando le maggiori concentrazioni di persone con comportamenti non salutistici e la tendenza all'obesita'.

La ricerca pubblicata su ''Plos One'' dimostra poi che, anche se Internet consente di 'annullare le distanze' permettendo di mantenere contatti in tempo reale con conoscenti residenti anche in altri continenti, anche nella ''vita virtuale'' siamo in realta' maggiormente influenzati dalle persone piu' vicine, quelle con cui ci si confronta nella quotidianita'. Se, ad esempio, gli utenti del luogo in cui viviamo esprimono, tramite Facebook , una maggiore preferenza per lo sport o il fitness - spiegano gli studiosi - saremo a nostra volta piu' portati a fare esercizio fisico, con ripercussioni positive anche per quanto riguarda il benessere psico-fisico.

Le potenzialita' offerte dal popolare social network nell'ambito delle ricerche di questo tipo, secondo gli studiosi, insomma, sembrano essere enormi e ancora in gran parte inesplorate. ''I social network stanno diventando uno strumento di ricerca scientifica sempre piu' importante: in questo caso hanno permesso a bassissimo costo di condurre indagini sulla salute generale della popolazione- spiega John Brownstein, che ha condotto la ricerca- questo puo' permettere azioni mirate che daranno senza dubbio risultati migliori''

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