lunedì 15 aprile 2013

Egitto – Crisi interna e internazionale per Mubarak (2)


Cablegate – #cable 10CAIRO145 – 
Postato da  il 08-03-2012 alle ore 16:32:48


RIF: CAIRO 64; CAIRO 47; 09 CAIRO 2111; 09 CAIRO 1997; 09 CAIRO 1977
CLASSIFICATO DA : Margaret Scobey, Ambasciatore ; Motivo : 1.4(B), (D)
1. Punti chiave:
– (C) In incontri del 13 e 14 gennaio il Vicesegretario del Dipartimento di Stato (A/S) Posner ha dichiarato ad attivisti e politici di opposizione che gli USA stanno cercando il mondo di far progredire i diritti umani e la partecipazione politica nei prossimi 12-18 mesi.
– (C) Gli attivisti hanno sollecitato gli USA a por fine al “doppio metro” sulle violazioni israeliane dei diritti umani, a chiudere Guantanamo e a pronunciarsi contro la repressione da parte del governo egiziano.
– (C) I dirigenti dell’opposizione politica hanno concordato sul fatto che le prospettive di significative riforme politiche sono esigue, con il presidente Mubarak in carica. Molti si aspettano che Mubarak si candiderà nel 2011 e prevedono che l’esercito avrà un ruolo nella successione per garantire la stabilità.
– (C) L’ex candidato presidenziale Ayman Nour ha sollecitato l’A/S Posner a esercitare pressioni sul governo egiziano perché interrompa le interferenze con l’attività di opposizione politica e gli consenta di lavorare e viaggiare.
2. (C) A/S Posner ha detto agli attivisti che gli USA sono interessati a come far progredire i diritti umani in Egitto nei prossimi 12-18 mesi per migliorare la vita della gente. Ha detto che gli USA perseguono un programma tradizionale di diritti umani per contrastare la brutalità della polizia, le restrizioni alle Organizzazioni Non Governative (ONG), i problemi relativi alla libertà di espressione e di riunione, le tensioni settarie e lo Stato di Emergenza. Posner ha osservato che gli Stati Uniti sono impegnati nelle prossimi elezioni egiziane e stanno lavorando sui temi dell’osservazione, partecipazione e addestramento. Posner ha detto che il Consiglio dell’ONU per i Diritti Umani si concentra su Israele in misura sproporzionata. Ha descritto scorretto il Rapporto Goldstone per non essere stato capace di includere la posizione del governo di Israele e richiedendo indagini interne israeliane e palestinesi nelle violazioni dei diritti umani durante la guerra di Gaza.
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Raccomandazioni agli USA della società civile
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3. (C) XXXXXX ha sollecitato gli Stati Uniti a “praticare quel che predica” sui diritti umani, chiedendo la prigione di Guantanamo Bay. Bahgat ha sollecitato gli Stati Uniti a por fine al “doppio metro sulle violazioni israeliane dei diritti umani” e ha espresso disappunto per la posizione USA sul Rapporto Goldsone che, ha detto, “ci rende più difficile collaborare con voi” sui diritti umani. XXXXXX ha raccomandato che il rapporto sui diritti umani del Dipartimento di Stato valuta che la situazione in Egitto sia peggiorata nel 2009. XXXXXXX ha affermato che molti egiziani ritengono che il governo egiziano abbia interpretato il relativo “silenzio” dell’attuale amministrazione sui diritti umani e i problemi politici come un segnale di appoggio.
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Preoccupazioni e critiche degli attivisti
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4. (C) XXXXXXXX ha detto di non essere sicuro
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quale sia l’attuale politica degli USA sui diritti umani. Ha espresso preoccupazione sulla mancanza di critiche pubbliche statunitensi riguardo alle violazioni dei diritti umani siriane e per l’appoggio al presidente yemenita Saleh mentre questi reprime il suo popolo. XXXXXXX si aspetta una crescente repressione da parte del governo egiziano che precederà le elezioni parlamentari del 2010 e quelle presidenziali del 2011. XXXXXXX ha affermato di essere stato dapprima ottimista, quando è stato lanciato il Forum per il Futuro, che esso avrebbe rafforzato la collaborazione tra i governi arabi e la società civile. Invece, ha affermato XXXXXXX, il Forum è stato dominato dalle ONG controllate dal governo. XXXXXXX ha fatto detto che a causa di questo fenomeno, non partecipa al Forum dal 2005.
5.(C) XXXXXXXXX ha chiesto cosa intendano fare gli USA riguardo alle attese che le elezioni del 2010 e del 2011 saranno permeate da frodi e che Gamal Mubarak erediterà il potere da suo padre. XXXXXXXXX ha affermato che l’appoggio USA al governo egiziano lo incoraggia a reprimere il popolo egiziano. Ha sostenuto che il discorso del Presidente Obama del 4 giugno al Cairo non ha prodotto “alcun risultato positivo” in Egitto. XXXXXXXX ha critica il discorso del Presidente per “aver messo sullo stesso piano le donne di tutta la regione” invece di riconoscerne le differenze. XXXXXXXX si è lamentato del fatto che gli USA gli hanno negato l’ingresso alla prigione di Guantanamo Bay per visitare un prigioniero che cercava di rappresentare. XXXXXXXXX ha anche lamentato il fatto che la prigione di Guantanamo sia ancora aperta nonostante l’impegno del Presidente a chiuderla. XXXXXXXXX ha chiesto che gli USA sollecitino il governo egiziano a operare cambiamenti significativi per aprire la vita politica.
6. (C) Affermando una insoddisfazione diffusa nei confronti dei dirigenti politici di tutti gli schieramenti, XXXXXXXX ha detto che le elezioni del 2010 e 2011 rappresentano l’unica occasione di cambiamento e ha premuto per un’azione più immediata. Ha chiesto maggiore pressione dall’interno e dall’esterno sul governo egiziano per accrescere la libertà di riunione e di espressione, migliorare le proceduto elettorali mediante il voto elettronico e consentire la registrazione con le carte di identità nazionali.
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I dirigenti politici di opposizione a proposito del futuro dell’Egitto
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7. (C) A un pranzo con dirigenti dei partiti politici di opposizione l’A/S Posner si è informato sulle prospettive del cambiamento democratico. La maggior parte si aspetta che Mubarak si candidi nel 2011, lasciando poco spazio al cambiamento. Il presidente del Wafd [“Partito Egiziano della Delegazione” – n.d.t.] Mahmoud Abaza e il presidente del Fronte Democratico Osama Al-Ghazali Harb hanno detto di essere concentrati nella preparazione di una transizione post-Mubarak, in qualsiasi momento avvenga. Oltre ai loro piani per partecipare alle elezioni parlamentari del 2010, i dirigenti dei partiti politici d’opposizione hanno detto che stanno premendo per un “dialogo nazionale” sul governo egiziano e sul partito al governo. I dirigenti sono stati concordi sul fatto che l’esercito giocherà un ruolo significativo in qualsiasi scenario post-Mubarak e che [il rispetto del]le norme della costituzione sarà secondario rispetto alle preoccupazioni per la stabilità interna. Il dirigente del Partito per le Riforme e lo Sviluppo, non registrato, ha detto che l’esercito non appoggerà la successione di Gamal Mubarak alla presidenza, ma che la lealtà nei confronti del presidente Mubarak lo trattiene dal mettere fuorigioco Gamal ora. Abaza ha definito “apolitico” l’esercito, ma che interverrà, se necessario per garantire la stabilità.
8. (C) Quanto alla promozione della democrazia da parte degli USA il gruppo ha sollecitato un continuo sostegno alla società civile e una pressione “di principio” sul governo egiziano. Comunque Sadat ha notato suscettibilità riguardo alle “interferenze esterne” sia nel regime sia nell’opposizione. Il vicepresidente del Partito Al-Ghad, Wael Nawara, ha suggerito che le critiche esterne siano accompagnate da “incentivi” principalmente economici per incoraggiare il governo a impegnarsi in riforme democratiche concrete.
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Ex candidato presidenziale Ayman Nour
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CAIRO 00000145 003 DI 003
9.(C) In un incontro separato il fondatore del Partito Al-Ghad, Ayman Nour, ha detto che gli egiziani sono pronti al cambiamento e sono alla ricerca di una leadership. “A me è vietato partecipare alle prossime elezioni, ma parteciperò alla lotta politica” ha detto Nour. Nour ha espresso l’opinione che un’alternativa liberale a Gamal Mubarak rafforzi i Fratelli Mussulmani. Ha sottolineato l’impatto dell’interferenza dei servizi di sicurezza nell’attività politica dell’opposizione e ha sollecitato una accresciuta pressione USA per evidenziare le restrizioni del governo egiziano. Nour ha spronato l’A/S Posner ha esercitare pressioni sul governo egiziano perché gli restituisca i suoi diritti individuali permettendogli di riprendere il suo lavoro di avvocato o giornalista, di recarsi all’estero e di vendere le sue proprietà. Nour ha ringraziato l’A/S Posner per la dichiarazione pubblica del Dipartimento del 6 novembre 2009 che esprimeva disappunto per la decisione del governo egiziano di impedirgli di recarsi negli USA.
10. (U) L’A/S Posner ha controllato questo messaggio.
SCOBEY
“Traduzione a cura di Giuseppe Volpe“

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