lunedì 15 aprile 2013

Egitto – Crisi interna e internazionale per Mubarak (3)


Cablegate – #CABLE 09CAIRO2064 –
Postato da  il 08-03-2012 alle ore 16:33:26


REF: A. CAIRO 1182
¶B. CAIRO 451
¶C. 08 CAIRO 2430
Classificato da : Consigliere Ministeriale Politico Economico Donald A. Blome; motivo 1.4 (d).
1. PUNTI CHIAVE
– (S) Avvocati affidabili dei diritti umani che rappresentano membri della cellula di Hezbollah detenuti da fine 2008 ritengono che il governo egiziano abbia torturato i sospetti con scosse elettriche e privazione del sonno per ridurli a “zombie”.
– (S) I legali ritengono che il governo egiziano abbia usato le stesse torture a un gruppo diverso accusato di aiutare Hamas. Hanno commentato che tali torture sono più gravi di quelle che essi normalmente constatano.
– (C) Un avvocato dei diritti umani sta lavorando a una indagine sulla presunta morte per tortura del fratello del portavoce di Hamas in una cella egiziana anche se i risultati della perizia medico legale sono a Gaza.
– (C) Il governo egiziano ha concluso le sue indagini sulle torture da parte della polizia, agli inizi del 2009, di una donna del Cairo sottoposta a bruciature, tagli e percosse di cui si era occupata Amnesty International.
2. (S) Commento: Gli avvocati dei diritti umani che accusano di gravi torture delle cellule internazionali vengono da XXXXXX. In aggiunta a queste nuove informazioni sulle cellule internazionali, questo messaggio fornisce aggiornamenti sui casi di brutalità della polizia di cui abbiamo riferito a maggio (rif. A). Comunicazioni separate forniranno un’analisi dell’attuale brutalità della polizia in Egitto. Fine commento.
3. (S) Cellula di Hezbollah: gli avvocati di XXXXXX ci hanno detto a metà ottobre di aver compilato resoconti di diversi loro assistiti relativi a torture da parte del governo egiziano mediante scosse elettriche, privazione del sonno e costrizione alla nudità per lunghi periodi. Gli avvocati ritengono che i racconti siano credibili e hanno detto che gli accusati mostrano segni psicologici di torture: “Si muovono come zombie, non hanno il senso del tempo e hanno difficoltà a comunicare con noi.” (Nota: secondo resoconti della stampa, la cellula era composta da 18 egiziani, 2 libanesi, 5 palestinesi e un sudanese. Fine nota.)
4. (S) Cellula di Hezbollah (continua): XXXXXXX ha affermato che “questo tipo di tortura” è diverso da quello che XXXXXX normalmente constata e ha ipotizzato che la tortura potrebbe essere diretta dalla sezione speciale della Sicurezza di Stato del Ministero degli Interni (SSIS). Il legale ha spiegato che il SSIS usa selettivamente le scosse elettriche contro membri della Fratellanza Mussulmana, ma che egli ritiene che scosse elettriche e privazioni del sonno consistenti siano applicati raramente dal governo egiziano in questo caso.
5. (S) Cellule di Zeitoun: I legali di XXXXXXX rappresentano 8 membri di un gruppo di 25 egiziani e un palestinese arrestati in luglio in base ad accuse, tra l’altro, di contrabbando di armi a Gaza, fabbricazione di droni per aiutare Hamas e supporto agli attentati dinamitardi del 22 febbraio al mercato di Khan Al-Khalili (rif B). Sono anche accusati di aver ucciso un gioielliere copto nel quartiere di Zeitoun del Cairo nel maggio del 2008 per finanziare i propri crimini. Il governo egiziano sta conducendo una indagine. I legali hanno detto che alcuni membri della cellula hanno lamentato gli stessi tipi di tortura dichairati da quelli della cellula di Hezbollah. Hanno detto che altri “avevano paura di dichiarare di essere stati torturati.” I legali hanno detto che questi detenuti mostrano segni di tortura simili a quelli della cellula di Hezbollah e che anch’essi “sono come zombie”. In luglio XXXXXX ci ha detto che uno dei suoi clienti ha riferito di torture mediante scosse elettriche e privazione del sonno.
(C) Il fratello del portavoce di Hamas: il 14 ottobre la stampa egiziana riportava accuse pubbliche di Hamas secondo le quali il governo egiziano avrebbe torturato a morte Youssef Al-Zohiry nella prigione Borg Al-Arab di Alessandria. XXXXXXX ci ha confermato il 18 ottobre che Al-Zohiry è morto in prigione. XXXXXXX ha detto che sta tentando di mandare nella prigione una squadra d’indagine sui fatti da XXXXXXX che ne verifichi le condizioni, previi accordi con il governo egiziano, e la squadra chiederà ai detenuti e ai dipendenti della prigione informazioni sulla morte Al-Zohiry.
CAIRO 00002064 002 di 002
Zarea ha detto che Hamas ha condotto un’autopsia di medicina legale sul corpo a Gaza e dunque non sarà possibile per i legali egiziani aver accesso a tale prova chiave per aprire una vertenza contro il governo egiziano. Comunque XXXXXXX ha considerato che, a causa della suscettibilità politica, il governo egiziano non permetterebbe mai ad avvocati egiziani di aprire un caso.
7. (C) XXXXXXX Nell’ottobre 2008 la polizia ha ucciso questa trentaduenne donna incinta nel villaggio di Samalut (150 chilometri a sud del Cairo) dopo essere entrata con la forza nella sua casa per arrestare suo fratello. A fine aprile 2009 un tribunale ha condannato per l’uccisione un ufficiale di polizia, imponendogli la pena di un anno di prigione (rif A). Gli avvocati XXXXXXXX ci hanno detto il 19 ottobre di aver presentato un appello alla Corte di Cassazione (la più alta corte d’appello in Egitto) per un nuovo processo e una sentenza più dura.
8. (C) Mona Thabet: Contatti affidabili tra i [sostenitori dei] diritti umani ci hanno detto che la Thabet è stata torturata dalla polizia agli inizi del 2009 al Cairo con tagli, bruciature e percosse dopo aver presentato una denuncia contro le torture della polizia a suo marito. XXXXXXX ci ha detto il 26 ottobre che la polizia ha chiuso le indagini dopo aver deciso che le evidenze di medicina legale dei maltrattamenti alla Thabet erano “non conclusive”. XXXXXXX si è appellato al Pubblico Ministero per la riapertura dell’indagine.
9. (C) Gli omicidi di Aswan: Nel novembre 2008 la polizia della città di Aswan nell’Alto Egitto hanno sparato a un passante mentre inseguivano un trafficante di droga; sono seguiti tumulti (rif C). Secondo gli avvocati XXXXXX che rappresentano la vittima, il processo è in corso.
10. (C) Post sul blog relativo a Port Said: il 12 agosto il blogger Wael Abbas ha messo in rete un video che rappresentava la presunta tortura di un uomo nella stazione di polizia di Port Said. Nel video l’uomo è sospeso per le mani, sanguina dal torso e implora che la tortura venga interrotta. Abbas ci ha detto il 27 ottobre che c’è stato scarso interesse mediatico al caso e che, per quanto ne sa, nessun avvocato dei diritti umani ha espresso interesse a rappresentare la vittima.
Scobey
“Traduzione a cura di Giuseppe Volpe“

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