lunedì 22 aprile 2013

DragoRosso Ticino - H_P_ Lovecraft


di Daniel Maurer

Howard Phillips Lovecraft nasce il 10 agosto 1890 a Providence nel Rhode Island. La sua situazione familiare non è delle migliori; suo padre, per altro di mezzi modesti, soffre di paresi e sua madre è nevrotica. Quest'ultima è fermamente decisa a mettere il figlio al riparo dalle avversità e dai pericoli della vita, un atteggiamento che si rafforza dopo la morte del padre del giovane Howard nel 1898. Howard passa, quindi, infanzia e giovinezza in un ambiente piuttosto ristretto, eccessivamente coccolato dalla madre. Inoltre, per via delle sua pessima salute, frequenta le scuole in modo discontinuo e apprende molto come autodidatta.
Durante la sua adolescenza Howard è affascinato dall'astronomia e scrive dapprima dei contributi per The Rhode Island Journal of Astronomy, che lui stesso aveva fondato e poi parecchi articoli su fenomeni astronomici correnti, pubblicati sul Providence Evening Tribune. La vera passione di Lovecraft era però la letteratura (aveva un debole per la letteratura del XVIII secolo): nel 1914 diventa membro della United Amateur Press Organisation, un'organizzazione di scrittori dilettanti, i quali si spedivano reciprocamente i propri scritti. È durante questa fase della sua vita che Lovecraft incomincia la sua abitudine di scrivere lettere molto lunghe (anche più di 20 pagine scritte a macchina!). Nel frattempo la situazione economica per la famiglia peggiora e Lovecraft, fiducioso di potersi guadagnare da vivere con un'attività letteraria, diviene un critico e revisore di testi per una paga irrisoria, appena sufficiente per garantirgli un reddito di poco superiore al minimo vitale.  Nel 1922, dopo la morte di sua madre,  riesce, per la prima volta, a pubblicare due racconti su una rivista di larga tiratura, ma ad assicuragli un mercato fino alla morte è la fondazione delle rivista Weird Tales nel 1923. Presso quest'ultima viene pubblicato il primo racconto della serie sui Miti di Cthulhu intitolatoDagon (scritto nel 1917), seguiti poi dalla maggior parte dei racconti pubblicati durante la corta vita di Lovecraft. Nel 1924 si trasferisce a New York e si sposa, ma il matrimonio ha vita breve; già dopo due anni si separa e ritorna alla sua amata Providence da cui non si sposterà più. Lovecraft muore il 15 marzo 1937 per un cancro all'intestino complicato da una forma di nefrite. Nel 1939 i suoi amici  August W. Derleth e Donald Wandrei fondano la piccola casa editrice Arkham House, che darà un forte contributo per la diffusione degli scritti di Lovecraft.
Durante la sua breve vita Lovecraft scrisse circa una quarantina di racconti e una dozzina di testi più lunghi, che apparvero soprattutto su riviste Pulp degli Anni Venti e Trenta; egli stesso vide solo uno dei suoi scritti apparire in forma di libro, ciononostante le sue opere influenzarono molto la letteratura horror. In particolare Lovecraft ebbe il pregio di dare nuovi spunti all'orrore introducendo elementi tipici della fantascienza, soprattutto riguardo all'Orrore Cosmico presente nelle serie dedicata a Cthulhu. Gli autori che ispirarono il Solitario di Providence furono Edgar Allan Poe (1809-1848) e Lord Dunsany (1878-1957); infatti nello stile di Lovecraft si riconoscono influssi di entrambi. Queste caratteristiche sono evidenti soprattutto nei suoi primi scritti comePolaris (1918), The White Ship (1919), The Quest of Iranon (1921) o The Dream-Quest of Unknown Kadath (1926).
Le opere di Lovecraft possono venir suddivise in due parti: in quelle che appartengono ai  Miti di Chtulhu e in quelle che non sono direttamente legate ai Miti (anche se spesso contengono degli elementi che possono essere ricollegati aiMiti stessi). Del primo gruppo vanno ricordati i seguenti racconti e romanzi: The Shadow Out of Time (1934), che per molti critici è l'opera più significativa di Lovecraft, At the Mountains of Maddnes (1931), The Case of Charles Dexter Ward (1927) e The Call of Cthulhu (1926), da cui ha preso il nome tutta la serie. Per il secondo gruppo è soprattutto degno di mota The Dream-Quest of Unknown Kadath (1926) dove Lovecraft narra di uno straordinario viaggio nel Mondo dei Sogni di Randolph Carter (il personaggio preferito dallo stesso Lovecraft, protagonista anche di altri scritti e suoalter ego) alla ricerca dello Sconosciuto Kadath; una saga onirica che è vivamente consigliabile ad ogni appassionato di letteratura fantastica.
Lovecraft era un tipo eccentrico e solitario, politicamente reazionario, allergico alle temperature basse e, non essendo soddisfatto del suo stile di scrittura, molto reticente a pubblicare i suoi scritti. Il successo delle sue opere venne dopo la sua morte, soprattutto grazie agli sforzi del suo amico A. W. Derleth che, oltre a pubblicare i suoi scritti, completò e revisionò anche alcuni suoi racconti rimasti incompleti. Negli Anni Settanta ci fu sia negli USA sia in Europa Occidentale una riscoperta delle opere del cosiddetto Solitario di Providence, la quale contribuì a consolidare la sua posizione tra i grandi maestri della letteratura fantastica.

I Miti di Cthulhu

Tutti gli scritti che appartengono al ciclo di Cthulhu si basano –  come lo stesso Lovecraft ci spiega – ... su di una leggenda fondamentale, secondo la quale questo mondo fu abitato, un tempo, da un'altra razza che, per aver praticato la magia nera, perse il suo dominio e venne scacciata, ma vive al di fuori, sempre pronta a riprendere possesso della terra. Nei suoi scritti Lovecraft crea una vera e propria mitologia "aliena", e il gruppo di storie da essa ispirate viene appunto battezzato I Miti Cthulhu (anche se questa denominazione poi non fu mai utilizzata dell'autore).
In principio – secondo il mito – esistevano i Dei Primigeni (di cui conosciamo solo Nodens, Signore del Grande Abisso) e altre divinità che in genere erano benevole. L'habitat naturale degli Dei Primigeni è una regione nei pressi della stella Betelgeuse, nella costellazione di Orione. Queste divinità vengono presentate nell'antica tradizione come i protettori del genere umano. Poi vennero le divinità del Male, conosciute come i Grandi Antichi o gli Antichi. Tra questi ultimi troviamo Cthulhu, Azathoth, Nyarlatothep, Yog-Sothoth, Hastur e Shub-Niggurath. A questo gruppo originario di Grandi Antichi, Lovecraft aggiunse successivamente divinità, di solito di rango inferiore: Hypnos, Dagon, Yig e molte altre. In seguito, racconto dopo racconto, lo scrittore e i suoi epigoni (come August W. Derleth e Donald Wandrei) misero insieme altre strutture necessarie a perfezionare e sviluppare questa mitologia: vennero create delle razze preumane per servire gli Antichi; ne venne stabilita la provenienza (posti reali come Aldebaran e le Pleiadi, un gruppo di astri nelle costellazione del Toro, ma anche immaginari, come Kadath e l'Altopiano di Leng).
Nonostante la complessità del pantheon delle divinità e delle creature dei Miti di Cthulhu, va notato che essi non hanno mai costituito un'unità chiusa, ma, al contrario, una struttura piuttosto malleabile che poteva venire ampliata e adattata da altri autori (e ciò fornisce il motivo per cui tanti autori si sono ispirati ai Miti). Del resto l'intento di Lovecraft non era tanto quello di fornire un complesso mitologico ben definito, bensì quello di creare un'ambientazione per il suo terrificante e inquietante  universo, dove l'uomo viene degradato ad una insignificante e minuscola creatura, la quale è del tutto impotente nei confronti delle spaventose e potentissime divinità dei Miti

Il Necronomicon

Per dare una base che possiamo definire "storica" ai suoi miti, Lovecraft parlò spesso, talvolta citandone qualche brano, di un libro blasfemo e terribile, il Necronomicon, scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred. Per rendere più affascinate e credibile l'esistenza del Necronomicon, che in realtà non esiste, Lovecraft inventò sia la biografia di Abdul Alhazared che una finta cronologia del libro (History and Chronology of the Necronomicon (1936), edizione ampliata e riveduta di una pubblicazione sullo stesso tema del 1928). Questa Storia del Necronomicon, in cui si trova l'elenco delle edizioni originali e delle traduzioni, nonché quello dei luoghi in cui erano conservate copie e frammenti del libro innominabile, fu così convincente che molti bibliotecari e librai si videro richiedere delle copie. Ed anche ai nostri giorni non sono pochi quelli che sono convinti della sua esistenza.
Il Necronomicon, in sostanza, è un grimorio di magia nera con il quale si possono evocare i Grandi Antichi, risvegliandoli dal loro stato di dormiveglia. Esso è inoltre contiene definizioni oscure, spiegazioni subdole ed apparentemente casuali come anche agghiaccianti prove nascoste dietro alle farneticazioni di visioni irreali, riguardanti i Miti di Cthulhu. È scritto in modo apparentemente contorto e simbolico, con un gergo criptico come il linguaggio dei sogni (non per niente il suo autore, l'arabo originario dello Yemen Abdul Alhazred, viene definito da Lovecraft come "Il Pazzo"). Nelle sua versione originale il titolo dell'opera è Al Azif, termine usato dagli arabi per designare gli strani suoni notturni (dovuti agli insetti) che credevano essere il lamento dei demoni. Solo nelle sua traduzione in greco – che secondo la cronologia di Lovecraft venne effettuata nel 950 da Teodoro Fileta di Costantinopoli – l'opera venne chiamata NecronomiconIl Libro dei Nomi dei Morti .
Benché il Necronomicon sia stato il frutto della fantasia di Lovecraft, esistono delle versioni dell'innominabile ottenute da traduzioni di antichi testi (v. il Liber Logaeth o le tavolette di Kutu), i quali presentano inquietanti analogie con i Miti di Cthulhu, a un punto tale da far credere ad alcuni studiosi, che Lovecraft abbia creato i suoi miti sulla base di antichi testi reali e che quindi ben poco sia stato inventato!
Per tutti coloro che vogliono approfondire il mistero legato al Necronomicon  e conoscere il suo presunto contenuto, consiglio lettura dei seguenti libri: NecronomiconIl Testo di R'Lyeh entrambi editi presso Fanucci (Economica Tascabile n. 17 risp. 37), Roma 1994 risp. 1996.

Bibliografia (la lista non comprede i racconti scritti con altri autori):
1905: The Beast in the Cave; 1917: Dagon/The Tomb; 1918: Polaris; 1919: The Transition of Juan Romero/The Doom the Came to Sarnath/Beyond the Wall of Sleep/The Statement of Randolph Carter/The White Ship; 1920: The Cats of Ulther/ Arthur Jeremyn (The White Ape)/Celephais/From Beyond/The Terrible Old House/The Picture in the Temple/The Tree/The Terrible Old Mann; 1921 The Moon Bog/The Music of Erich Zann/The Nameless City/The Other Gods/The Outsider/The Quest of Iranon: 1922: Azathoth (un frammento)/Herbert West: Reanimator/The Hound/Hypnos/The Lurking Fear; 1923: The Festival/The Rats in the Wall/The Unnamable; 1924: The Shunned House; 1925: He/The Horror at Red Hook/In the Valut; 1926: The Descendant (un frammento)/The Call of Cthulhu/The Cool Air/Pickman's Model/The Stange High House in The Mist/The Dream-Quest of Unknown Kadath/The Silver Key/The Colour Out of Space; 1928: The Case Of Charles Dexter Ward/The Dunwich Horror; 1930: The Whisperer in Darkness; 1931: The Shadow over Innsmouth/At The Mountains of Madness; 1932: Dreams in the Witch House/ Through the Gates of the Silver Key; 1933: The Thing on the Doorstep; 1934: The Book (un frammento)/The Thing in the Moonlight (un frammento). The Shadow out of Time; 1935: In the Walls of Eryx/The Haunter of the Dark; 1937: The Evil Clergyman.

Molti racconti sono stati tradotti e sono stati pubblicati da Modadori e Fanucci. Personalmente consiglio le seguenti raccolte: Tutti i racconti di H.P. Lovecraft (4 volumi: 1897-1922/1923-1926/1927-1930/1931-1936) a cura di G. Lippi, Oscar Mondadori, Milano 1989-1992; I racconti del Necronomicon (2 volumi, Economica Tasc. n. 24 e 26), Fanucci, Roma 1994 e 1996. 

Articolo tratto da: Atlantis 3, Settembre-Ottobre 1997

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