venerdì 12 aprile 2013

Doug Cameron si unisce alla sinistra per Julian Assange


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DIC
Doug Cameron si unisce alla sinistra per Julian Assange
Postato da  il 17-12-2010 alle ore 18:36:23


Due deputati di spicco del partito Laburista Australiano hanno levato la propria voce unendosi al coro di dissensi che circonda il primo ministro e la sua linea di condotta ufficiale sull’affair Wikileaks, dicendo sul Crikey che il pubblicista rinnegato  Julian Assange dovrebbe essere sostenuto fino in fondo in virtù dei diritti sulla libertà di espressione.
Il Senatore Laburista Doug Cameron, che aveva precedentemente lamentato la mancanza di dibattito in seno al caucus federale, ha affermato stamattina che ad Assange dovrebbe essere offerto il pieno appoggio del consolato. “Dovrebbe essere considerato innocente fino a prova contraria” ha detto oggi in una intervista al Crikey.
Cameron ha detto che  Wikileaks ha centrato il cuore del problema della libertà di stampa senza infamia e senza lode. “Io sono a favore della libertà di stampa che credo sia un elemento importante  di una società democratica… Wikileaks sembra operare con altri media solo su vasta scala”
Anche la collega di Cameron, Calwell Maria Vamvakinou, dall’alto del suo imponente seggio del 19.7% di Melbourne ha rotto i ranghi dicendo, sempre su Crikey, che si tratta di una semplice equazione” Se credi nella libertà di parola e nella trasparenza, allora non c’è altra scelta”.
“Anche se lo Stato può preoccuparsi che alcune informazioni non dovrebbero essere di dominio pubblico, la realtà dei fatti  è che molte delle informazioni che Wikileaks sta rivelando interessano proprio al pubblico”
A Cameron ha fatto eco il Ministro degli Esteri Kevin Rudd che ha affermato che le fughe di notizie sono solo il prodotto del fallimento della sicurezza Usa e che dovrebbero rivedere le loro  posizioni quegli estremisti che chiedono la condanna di Assange in base alle leggi anti terrorismo.
“La continua fuga di notizie è solo il risultato del fallimento dei sistemi di sicurezza Usa e le richieste di misure più restrittive qui ed in Australia per usare la legge anti terrorismo contro Assange sono opinabili e, a mio parere, insostenibili”
Tra gli estremisti a cui si fa riferimento sono inclusi il Primo Ministro e il Procuratore generale Robert McClelland, che hanno entrambi iniziato una procedura investigativa internazionale su Assange. Il Primo Ministro ha ritenuto Assange un  cittadino australiano responsabile del “furto” dei cables, bollando la sua condotta come  quella di un apripista “grossolanamente irresponsabile”.
Meno di 24 ore dopo l’apparizione sul sito dei primi cables, McClelland si è affrettato a condannare  la loro pubblicazione ed ha affermato che all’AFP e a “tutta la task force governativa”  era stato ditto di investigare su Assange e su Wikileaks per verificare se avessero infranto qualche legge australiana”
McClelland ha chiaramente ditto che l’Australia avrebba fatto qualunque cosa per per aiutare gli Stati Uniti “La pubblicazione di queste informazioni potrebbe mettere a rischio la sicurezza della popolazione delle nazioni coinvolte e, inoltre, potrebbe essere lesiva per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dei suoi alleati, inclusa l’Australia. Perciò, l’Australia appoggerà qualsiasi azione restrittiva che si deciderà di intraprendere”.
La rivolta all’interno della Sinistra- che include Laurie Ferguson, Sharon Grierson and Melissa Parke — aumenterà la pressione sul Primo Ministro convincendolo ad ammorbidere le sue affermazioni su Wkileaks ed arriva dopo un fine settimana di proteste levatesi da tutta l’Australia in difesa di Assange.
Potrebbe anche riaccedere le recriminazioni tra i partiti che continuano ad infestare il panorama politico dalla destituzione di Rudd dalla carica di Primo Ministro in Giugno.
( Il Ministro per I diritti umani, Tanya Plibersek sembra non aver ben compreso l’ultimo memo del caucus di sinistra, visto che è andata su Sky News ieri chiedendo che Assange “affronti la legge” e facendo spocchisamente riferimento alle azioni dell’America e dell’Australia)
Rudd sembra aver cambiato la sua retorica su Wikileaks rimettendosi un pò più in linea con elementi della sinistra che lo hanno appoggiato nella battaglia con il primo Ministro. Nonostante le sue precedenti condanne riportate in un dispaccio del 4 dicembre del Bahrain Al Arabiya, ha detto nottetempo a  The Australian  che avrebbe cercato di far rilasciare Assange- che stava languendo a Londra in una prigione di Wandsworth- con solo un laptop ad assisterlo nella difesa.
Rudd ha inoltre fatto notare che lui e non il primo Ministro è stato il responsabile per la Legge sui passaporti, e contro i suggerimenti di McClelland e Gillard che il passaporto di Assange potrebbe essere revocato.  Ironia della sorte, l’intervento in prima pagina si inserisce in già rodato schema di destabilizzazioni e attacchi che è stato proprio messo a nudo dagli stessi cables pubblicati la scorsa settimana.

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