giovedì 11 aprile 2013

Csm, Ingroia ad Aosta Ex Pm, non lascio toga



Come sostituto procuratore. Decisione del Plenum con 19 voti a favore e 7 astenuti


 Antonio Ingroia

 Niet del Csm a Ingroia, no incarico in Sicilia

ROMA - L'ex pm di Palermo Antonio Ingroia è stato trasferito alla procura di Aosta come sostituto. Lo ha deciso il plenum del Csm con 19 voti a favore e 7 astenuti. Si è quindi preferito derogare alla circolare del Csm che stabilisce che chi si candida non può tornare a fare il pm che non alla legge sul sovrannumero, visto che al tribunale di Aosta Ingroia sarebbe in sovrannumero, mentre in Procura c'é un posto. Aosta è l'unica circoscrizione in cui Ingroia - che ha preso parte alle elezioni di febbraio con Rivoluzione civile - non si sia candidato e quindi l'unica in cui potrebbe riprendere la sua attività di magistrato. La terza commissione del Csm, che nei giorni scorsi aveva esaminato il caso, aveva proposto il trasferimento al tribunale di Aosta, ma Magistratura Indipendente ha avanzato la proposta di uno spostamento alla procura. Per trovare una soluzione unitaria il plenum del Csm, che già si era riunito ieri pomeriggio, ha rinviato a oggi la decisione.
INGROIA, PER ORA NON LASCIO TOGA -  "Dimissioni imminenti? Direi di no. Magari qualcuno lo vorrebbe". L'ex pm di Palermo Antonio Ingroia esclude per ora di lasciare la toga. Prima di prendere qualsiasi decisione, compreso un ricorso al Tar, "perché non si esclude mai nulla - dice - attendo la notifica del provvedimento del Csm". "Il trasferimento ad Aosta ha il sapore di un provvedimento punitivo", ha aggiunto parlando a  Tgcom24. "Il Csm ha fatto valutazioni che mi lasciano abbastanza sconcertato. Prendo atto delle decisioni che non mi sembrano ispirate da disponibilità e attenzione nei confronti di un magistrato come me che per 25 anni ha dedicato la propria vita e la propria attività nella lotta alla mafia", aggiunge Ingroia. "Ne prendo atto e aspetto che mi venga notificato il provvedimento - aggiunge - Non so le ragioni perché si è parlato di alcune regole come se fossero inflessibili ma lo stesso CSM ha violato le regole che dice di essersi dato. Mi mandano a fare il Pm e non il giudice, violando la regola che chi rientra da un'aspettativa politica non può fare il pm". "Perché - dice ancora - fare un'eccezione a questa regola e non eccezioni a regole relative a sede di destinazione e funzioni? E' difficile non scorgere un effetto punitivo in questi provvedimenti. Ne terrò conto".
INGROIA CHIEDE AUDIZIONE MA CONSIGLIO PASSA A VOTO  - L'ex pm di Palermo, Antonio Ingroia, ha inviato al Csm una richiesta per essere ascoltato sulla questione del trasferimento ad Aosta ma il plenum del Consiglio é passato direttamente al voto che ha decretato lo spostamento del magistrato alla procura aostana. "C'é un orientamento contrario ad un ritorno della pratica in Commissione e a un audizione in plenum", ha spiegato il vicepresidente del Csm, Michele Vietti. Vietti ha specificato che al Csm è giunto questa mattina un fax da Ingroia con la richiesta di essere ascoltato relativamente alla pratica dell'assegnazione di sede e quindi della vicenda di Aosta. Roberto Rossi, presidente della III commissione, che in questi giorni ha esaminato il caso Ingroia prima del passaggio in plenum, ha spiegato che "formalmente non si può chiedere un ritorno della pratica in Commissione né credo ci sia un'ipotesi di audizione in plenum: c'é già stata un'interlocuzione". Rossi, inoltre, ha ritirato la proposta che prevedeva il trasferimento di Ingroia al Tribunale di Aosta ed è quindi rimasta valida ed è andata ai voti in plenum la proposta di Magistratura Indipendente finalizzata al trasferimento del magistrato alla procura. "Ritengo utile - ha detto Rossi - per la salvaguardia istituzionale del Csm ritirare la mia proposta: su alcune vicende il Csm deve essere unito".
Ieri la terza Commissione di Palazzo dei Marescialli aveva deciso che l'ex pm di Palermo Antonio Ingroia non può presiedere la Riscossione Sicilia Spa, la società che riscuote le tasse per la Regione. A negare l'autorizzazione a ricoprire l'incarico, la Terza commissione del Csm.
E' stato unanime il 'no' della terza Commissione del Csm all'autorizzazione per Antonio Ingroia ad andare a ricoprire l'incarico di presidente della societa' che riscuote le tasse per la Regione Sicilia. Una decisione attesa, visto che in tutti i casi analoghi precedenti, l'ultimo dei quali risaliva all'inizio di quest'anno, il Csm ha finora vietato le autorizzazioni per incarichi amministrativi. Fra poco comincera' il plenum del Csm che ha all'ordine del giorno la proposta di trasferire Ingroia al tribunale di Aosta.
''Non sussiste l'interesse dell'amministrazione della giustizia'': questa la motivazione con cui la Terza Commissione del Csm ha bocciato la richiesta di aspettativa di Antonio Ingroia per assumere l'incarico di presidente di Riscossione Sicilia Spa
(ANSA)

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