mercoledì 10 aprile 2013

Costa patteggia sanzione di 1 milione di euro



Societa' non piu' imputata ma ora rischia mega risarcimenti. Il difensore: 'una soluzione ragionevole, equilibrata'


 Costa Concordia

GROSSETO - Il gip di Grosseto Valeria Montesarchio ha accolto la richiesta di patteggiamento della compagnia di navigazione Costa Crociere spa stabilendo una sanzione amministrativa di 1 milione di euro in relazione all'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia. Il gip ha deciso con una camera di consiglio di circa un'ora. "E' la soluzione più ragionevole rispetto a quello che è accaduto. E' una soluzione equilibrata". E' il commento dell'avvocato Marco De Luca difensore di Costa spa, alla decisione del gip di Grosseto di stabilire la sanzione di un milione di euro per la compagnia dopo averla ammessa al patteggiamento. "La sentenza di patteggiamento - ha detto De Luca - recepisce l'applicazione di una sanzione amministrativa, in linea con l'indirizzo già emerso dopo il consenso avuto dalla procura".
Con la sentenza di patteggiamento Costa Crociere spa esce dall'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia. La compagnia di navigazione è stata indagata ai sensi della legge 231 sulla responsabilità delle società a causa di reati commessi da propri dipendenti o incaricati. Tuttavia, secondo quanto spiegato, Costa Crociere continuerà ad essere presente nel processo come parte danneggiata a causa della perdita della nave.
COSTA NON PIU' IMPUTATA, MA RISCHIA RISARCIMENTI - Con la sentenza di patteggiamento emessa oggi dal gip di Grosseto - accompagnata da una sanzione di un milione di euro che sarà incamerata dall'erario -, Costa Crociere spa esce dall'elenco degli imputati nel processo sul naufragio della Costa Concordia avvenuto all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012 (anche se all'udienza preliminare chiederà di essere parte civile per la perdita della nave, come ha annunciato oggi il legale della società). Ma la partita dei risarcimenti su cui dovrà cimentarsi la compagnia non è chiusa. Sul piano civile, viene spiegato, potrebbero aprirsi le cause dei passeggeri e dei dipendenti che non hanno accettato le proposte di 'compensazione' del danno fatte dalla compagnia. Chi accetta l'offerta di Costa chiude qualsiasi possibilità di adire vie legali. Circostanze che, caso per caso, si potranno vedere sia in contenziosi avviati direttamente dagli interessati davanti al tribunale civile, sia in sede di udienza preliminare, dal prossimo 15 aprile: qui il gup può rimandare al tribunale civile la quantificazione del danno riconosciuto, caso per caso, a ciascuna parte civile costituita. Inoltre, all'estero, negli Stati Uniti, sono in piedi cause risarcitorie aperte da naufraghi americani contro la capogruppo multinazionale delle crociere Carnival e la stessa Costa spa.
"Ci costituiremo parte civile nel processo. Chiederemo il risarcimento del danno per la perdita della nave": lo ha annunciato il difensore di Costa Crociere spa, avvocato Marco De Luca. La richiesta sarà fatta all'udienza preliminare che inizia il 15 aprile. De Luca lo ha detto dopo la sentenza di patteggiamento per Costa spa indagata ai sensi della legge 231.
(ANSA)

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