venerdì 19 aprile 2013

CONFERMATO ERGASTOLO ALLA BR LIOCE PER SPARATORIA SU TRENO


Nadia Desdemona LioceFIRENZE - La Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna all'ergastolo per Nadia Desdemona Lioce in relazione alla sparatoria sul treno Roma-Firenze in cui il 2 marzo 2003 rimasero uccisi il sovrintendente della Polfer Emanuele Petri e il brigatista Mario Galesi.

I giudici d' appello hanno confermato in tutto la sentenza di primo grado del 9 giugno scorso, aggiungendo solo la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali a favore della Presidenza del consiglio dei ministri - a cui in primo grado era stato escluso il risarcimento dei danni - e l' innalzamento da 150.000 a 250.000 euro della provvisionale in favore del Ministero dell' interno.

La sentenza, che ha accolto la richiesta di conferma dell' ergastolo avanzata ieri dal pg Gaetano Ruello, e' stata letta pochi minuti dopo mezzogiorno.

La corte di assise d' appello si era ritirata in camera di consiglio poco prima delle 10, subito dopo l'arringa del difensore d' ufficio della Lioce, l' avvocato Alessandro Rossi.

Il legale si era limitato a chiedere l' assoluzione della Lioce dall' imputazione di omicidio e tentato omicidio ritenendo insussistente il concorso dell' imputata nella sparatoria in cui morirono Petri e Galesi. Sostenendo la inapplicabilita', in ogni caso, dell' aggravante della finalita' di terrorismo.

Nadia Lioce non era presente in aula alla lettura della sentenza. Al momento della conclusione dell' udienza, stamani, l' imputata aveva infatti chiesto alla Corte di rientrare in carcere in quanto non intendeva assistere alla lettura del verdetto.

La sentenza e' stata accolta con ''soddisfazione'' dai familiari dell' agente ucciso, rappresentati in aula dall' avvocato Valter Biscotti.

(ANSA)

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