lunedì 22 aprile 2013

COME TOGLIERE IL MALOCCHIO? (E' SOLO UNA QUESTIONE DI AUTOSUGGESTIONE?)


 


Il concetto di malocchio é antichissimo e possiamo dire che é presente in tutte le culture del mondo.
In una tavoletta risalente al 3000 a.C.
Si narra di una divinità degli inferi che uccise con il solo potere dello sguardo Innana, dea dell'amore. Secondo Cicerone é attraverso l'invidia che nasce quel maligno fissare con lo sguardo da cui si genera il malocchio.
Il medico e ricercatore francese dottor Albert Leprince, morto negli anni '70, si dedicò a lungo allo studio delle energie psichiche.
Egli riteneva che il corpo di alcuni individui sviluppa, in alcune determinate condizioni, delle proprietà paranormali, ed emette un genere di energia sconosciuta, messa in evidenza soprattutto da alcuni fenomeni di proiezione a distanza.
Avendo notato che questa azione somiglia talvolta a quella dei raggi X o cosmici pensavaa potesse trattarsi di una forma speciale di "radioattività umana".
Questa sua teoria gli venne confermata da alcune esperienze dirette la più eclatante delle quali é descritta nella sua celebre opera "Energie psichiche e magiche moderne".
"Un giorno mi si presenta una contadina accompagnata da sua figlia dell'età di circa 16 anni.
- Ecco cosa mi ha indotto a venire da voi: mia figlia é affetta da una strana malattia, che nessun medico é finora riuscito a spiegare; questa meschina non può guardare un fiore senza che questo appassisca, una gallina senza che questa perisca nel giro di poche ore -.
Esaminai la paziente e constatai che la sua acutezza visiva era superiore alla norma.
L'esame del fondo oculare rivelò una pigmentazione anomala particolarmente elevata e ciò fece nascere in me un forte sospetto.
Colsi in giardino una rosa appena sbocciata e pregai la ragazza di fissarla.
Bastò qualche minuto perché il fiore appassisse.
Ripetei l'esperimento, facendo mettere alla ragazza un paio di occhiali anti raggi X, ma stavolta l'evento non si ripeté.
L'esperimento era convincente e la donna lasciò il mio laboratorio solo dopo aver acquistato gli occhiali miracolosi.
Nei giorni seguenti riflettei a lungo sullo stato di acutezza visiva, sulla colorazione della retina e conclusi che doveva esserci uno stretto rapporto tra anomalie visive e il fenomeno di sguardo malvagio, giungendo alla conclusione che l'iperattività degli elementi visivi, in primis della retina, poteva essere la causa principale e ignorata di questa nociva facoltà di certi individui".
Ma cos'é questo malocchio e soprattutto funziona davvero?
Il prof. Alfonso Maria Di Nola, docente di storia delle religioni e Antropologia culturale presso la III Università di Roma, nel suo libro "Lo specchio e l'olio" sostiene: "Anche se la meccanica della iettatura é fondata su di un inesistente rapporto tra la persona colpita ed il portatore del potere malefico, la credenza può ingenerare in chi vi crede una suggestione così intensa da determinare una predisposizione a cercare situazioni negative e a farsi vittima di disgrazie, secondo le linee di tendenza inconsce autolesionistiche chiarite da Freud.
Credere nella iettatura rende iettato, perché essa causa un indebolimento delle proprie capacità di autocontrollo".
Secondo la tradizione popolare il malocchio é provocato da chi ha lo sguardo torvo; in realtà l'aspetto fisico non ha grande importanza, in quanto ciò che conta realmente é il sentimento di invidia.
La persona colpita dal malocchio é soggetta a cefalee, caduta dei capelli, malinconia, anemia, persistente malinconia stato d'ansietà e squilibri organici generali.
Tutti gli uomini sono dotati di questo potere ma solo alcuni lo sviluppano e lo esercitano volontariamente.
Ma effetti ugualmente negativi possono essere provocati dal malocchio involontario, lanciato dagli invidiosi o da chi ha uno sguardo evasivo.
Va comunque precisato che il malocchio colpisce soprattutto soggetti particolarmente debilitati o per motivi di salute o per situazioni stressanti sotto il profilo sociale ed emotivo. Non bisogna dunque abbassare la guardia, l'ideale é crearsi una sorta di autodifesa opponendo la propria volontà positiva a quella negativa di chi desidera arrecarci danno. COME COMBATTERE IL MALOCCHIO


COME COMBATTERE IL MALOCCHIO

Prendere una scodella piena d'acqua e versare alcune gocce d'olio.
Se l'olio si spande e si allarga significa che la persona é stata colpita.
In questo caso bisogna ungere collo, polsi e caviglie dell'affatturato pronunciando alcune formule magiche.
Ogni regione ha le sue, ad esempio a Napoli la formula di scongiuro é la seguente: due occhi ti hanno addocchiato tre santi ti hanno aiutato, con il nome del Padre, Figliolo e Spirito Santo il malocchio va indietro e non avanti.

San Cosma e Dammiano la mano ci tocca e Dio ci sana, nel nome di Dio e Santa Maria il malocchio se ne va via.
Il maleficio viene così scongiurato e l'acqua va gettata immediatamente.
Un altro metodo é quello di guardare la presunta vittima negli occhi, se in essi si vede riflessa la propria immagine la persona é incolume, se il riflesso non si scorge la persona potrebbe essere vittima del malocchio.
Sin dall'antichità più remota il sale é stato ritenuto il rimedio più sicuro ed efficace contro tutte le azioni di stregoneria.
Per evitare il malocchio é bene conservare del sale possibilmente grosso, in un sacchetto bianco che sarà portato al collo, oppure nelle tasche o nelle scarpe.
Anche gli abiti indossati al rovescio e le scarpe vecchie (appese in casa) costituiscono una potente forma di protezione.
Se si conosce l'autore del sortilegio bisogna ridere per rendere nulla la sua azione: ciò ci rende più forti e ci immunizza dalla iettatura.
Un atto di protezione assai diffuso consiste nel soffiare sulla superficie dell'acqua per cancellare i sortilegi o gli influssi negativi accumulatisi nel corso della giornata.
Se si ha il sospetto di essere colpito dal malocchio basterà lasciar consumare per 9 sere consecutive una candela e quindi gettare ogni giorno, il più lontano possibile dalla vostra casa, la cera residua.
Un altro metodo piuttosto semplice é costituito dalle fumigazioni di incenso.
Bisogna accendere l'incenso nella stanza principale recitando queste parole: "O male o maglie, o spiriti maligni fermatevi come si fermò il Giordano quando Giovanni battezzò Cristo", quando l'incenso si sarà consumato e ridotto in cenere, gettate via i residui.
Bisogna comunque porre in rilievo il fatto che la diffidenza, il timore, la paura, l'invidia, l'ansia, contribuiscono a spegnere la vitalità di ogni individuo e divengono veri veicoli delle energie negative in genere; pertanto, l'autodifesa più efficace sul piano psichico consiste nell'impedire che le proiezioni mentali negative degli altri deteriorino il nostro spirito, facendoci assalire da pnsieri negativi.
In fondo questa é la via di difesa più efficace per resistere a qualunque corrente negativa: pensare in positivo (per dirla con Jovanotti) e sorridere di più alla vita.


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