venerdì 12 aprile 2013

Coca Cola chiese a Stratfor di spiare PETA, documenti riservati FBI a disposizione


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Postato da  il 04-03-2012 alle ore 16:47:34


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Coca Cola chiese a Stratfor, in occasione delle olimpiadi di Vancouver del 2009, di spiare gli attivisti PETA.
E così si scopre che Stratfor ha accesso a documentazione classificata dell’FBI.
- Coca Cola mi ha appena inviato una email con una lunga serie di domande sugli attivisti del PETA, in occasione delle olimpiadi di Vancouver. (-ndr- 2009). Questo scriveva Anya Alfano della Stratfor in una email inviata a due analisti della compagnia di spionaggio segreta, Fred Burton e Scott Stewart. Lo rivelano le email trafugate da Anonymous alla stessa Stratfor, che Wikileaks sta pubblicando per esporre i comportamenti delle compagnie di spionaggio private.
- Quanti attiviste PETA ci sono in Canda?
- Quanti di questi sono inclini all’effettivo attivismo?
- In che misura gli attivisti statunitensi si recheranno in Canada per protestare?
- Qual’è la metodologia di PETA per questo genere di proteste?
- In che misura PETA Canada è collegato a PETA USA o ad altri stati?
- In che misura altri gruppi potrebbero dare appoggio a PETA?
Queste alcune delle domande rivolte alla Stratfor da parte della Coca Cola che, quale sponsor delle olimpiadi di Vancouver e cliente della Stratfor, si mostrava preoccupata per l’organizzazione della manifestazione ed eventuali proteste del PETA.
Dopo una serie di informazioni organizzative su come Coca Cola e Stratfor avrebbero potuto gestire il flusso di informazioni, si arriva alla parte interessante, che da un’idea del potere di Stratfor nel gestire\reperire informazioni:
“L’FBI ha un’investigazione classificata sugli attivisti del PETA. Controllerò cos’è che posso scoprire”. Risposta di Fred Burton, analista Stratfor che compare a più riprese nella corrispondenza interna della compagnia di spionaggio privato.

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